MAGGIORANZA DEI TEDESCHI VUOLE LE NORME DELLA SVIZZERA! SPAGNA: CHI VA VIA PIU’ DI 3 MESI PERDE ASSISTENZA SANITARIA!
domenica 16 febbraio 2014
Gli europei stanno scoprendo che la libera circolazione dei cittadini della UE in realtà riguarda solo i lavoratori, e che i cittadini comunitari che non possono mantenersi, possono essere espulsi dagli altri paesi dell’UE. Lo scorso anno il Belgio ha inviato 2.700 lettere di espulsione ad altrettanti cittadini dell’Unione europea, tre volte di più rispetto ai tre anni precedenti. Questa storia, abbastanza controversa, è così riportata da Euronews:
“Nella direttiva europea del 2004 sulla libera circolazione dei lavoratori si legge che: “Le persone che esercitano il loro diritto di soggiorno non dovrebbero, tuttavia, diventare un onere eccessivo per il sistema di assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il periodo iniziale del soggiorno” Questa affermazione della direttiva dà ai paesi membri dell’UE il diritto di espellere cittadini comunitari.
Le persone alle quali è stato intimato di lasciare il Belgio sono persone che hanno perso il lavoro o studenti che hanno smesso di studiare.
Dominique Ernould, dell’Ufficio Belga per stranieri, conferma: “Non è particolarmente grave. E’ giusto, è ragionevole ed è in linea con la legislazione europea. Anche se attualmente ci sono un gran numero di persone a cui è stato rifiutato il diritto di soggiorno, la legge ci autorizza a prendere queste decisioni. Quindi penso che abbiamo applicato correttamente e oggettivamente la legislazione europea e nazionale”.
“Si ha il diritto di entrare in un altro paese dell’UE e di rimanervi fino a tre mesi senza alcun obbligo, ma anche senza alcun diritto alle prestazioni sociali nel corso di questi tre mesi. Fino a sei mesi, si può stare solo se si può veramente dimostrare che si sta cercando attivamente un lavoro in questo altro Stato UE. E poi non si può stare a meno che non si abbiano i mezzi finanziari per sostenersi e non si disponga di un’assicurazione sanitaria”, ha detto a euronews la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva.
La maggior parte delle persone espulse per il fatto di essere un ‘peso’ dei servizi sociali del Belgio sono, nell’ordine, rumeni, bulgari, spagnoli e italiani.
Nella stessa direzione va la notizia che, un mese fa, la Spagna ha introdotto una nuova norma secondo la quale i disoccupati spagnoli che passano più di 90 giorni all’estero, anche se in cerca di lavoro, perderebbero il diritto di avere le prestazioni sanitarie dalla Spagna, come riportato da Expansión.
E nel frattempo, e sulla scia del referendum svizzero che limita l’immigrazione di cittadini della EEA (European Economic Area), l’emittente tedesca Deutsche Welle riporta un sondaggio di opinione secondo il quale anche il 48 % dei tedeschi sarebbero favorevoli a imporre dei limiti in materia di immigrazione, contro il 46 % dei contrari (differenza che corrisponde al margine di errore del campione di 1000 intervistati).
Quindi, le nuove norme introdotte in Svizzera dalla vittora referendaria di due settimane fa che hanno gridare allo “scandalo” le elite oligarchiche ai vertici della UE sono nè più n+ meno le medesime norme in vigore nell’Unione Europea, leggi alla mano.
Fonte notizia: presseurope.eu Fonte: (Qui)
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