venerdì 21 febbraio 2014

BASTA QUESTA VERGOGNA CONTRO LA VITA

Un articolo del Daily Express di Londra del 5 luglio 1985, intitolato «MOLTI MEDICI NE AVEVANO RICHIESTO IL RITIRO 15 ANNI FA», diceva:
"Nel 1978 il Fondo nazionale di ricerca sulle malattie renali metteva in guardia contro il Paracetamolo [...] Nonostante i noti pericoli provocati dal farmaco ai reni e al fegato, l'Health Education Council (Consiglio per l'Educazione Sanitaria) consigliava il Paracetamolo come una cura per i postumi delle sbronze negli anni '70."

Un consiglio ragionevole contro le sbronze sarebbe stato quello di ridurre l'ingestione di alcol, piuttosto che fare pubblicità a un altro veleno che danneggia ulteriormente fegato e reni; ma i fabbricanti di farmaci, e anche quelli di alcolici, non lo avrebbero apprezzato, e quindi qui abbiamo un'altra chiara dimostrazione che le agenzie governative non si sentono obbligate a salvaguardare la salute pubblica, che non rende, ma favoriscono sempre i noti gruppi d'interessi, che chiaramente pagano.

Dal Daily Mail di Londra del 29 settembre 1984: «Nuovo avvertimento in seguito a tragiche nascite in America»; «QUESTO FARMACO DEFORMA I BAMBINI» era il titolone di prima pagina, e l'articolo di John Illman, corrispondente medico, cominciava così:

"Future madri che avevano preso un farmaco molto forte contro l'acne su ricetta medica hanno dato alla luce bambini gravemente deformi [...]
Il numero di tragedie non smette di crescere da quando il farmaco Roacutane fu lanciato negli Stati Uniti nel 1982 e, più tardi, in Gran Bretagna.
In America, più di 200 donne che erano incinte quando prendevano questo farmaco, prodotto dalla multinazionale svizzera Roche. Dei 53 bambini nati da queste donne, 24 sono gravemente deformi, e si pensa che metà di questi ultimi siano morti di quella che viene descritta come una «triade d'anomalie cardiache, dell'udito e del sistema nervoso centrale».
Due donne britanniche hanno scelto l'aborto dopo aver saputo quali rischi stavano correndo […]"

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Continua il massacro legalizzato

Slaughter of the Innocent metteva in guardia fin dal 1978 dai pericoli del Paracetamolo, un analgesico "sicuro" che in Gran Bretagna nel 1971 aveva spedito all'ospedale 1500 dei suoi utilizzatori. Ma questo avvertimento non sembra aver avuto effetto, a riprova che la medicina moderna non è una scienza basata sulla ragione, ma una religione basata sulla fede, ossia su una superstizione. Sicuramente dal 1978 sempre più gente si è incamminata verso l'ospedale o il cimitero grazie al Paracetamolo.

Un articolo del Daily Express di Londra del 5 luglio 1985, intitolato «MOLTI MEDICI NE AVEVANO RICHIESTO IL RITIRO 15 ANNI FA», diceva:
"Nel 1978 il Fondo nazionale di ricerca sulle malattie renali metteva in guardia contro il Paracetamolo [...] Nonostante i noti pericoli provocati dal farmaco ai reni e al fegato, l'Health Education Council (Consiglio per l'Educazione Sanitaria) consigliava il Paracetamolo come una cura per i postumi delle sbronze negli anni '70."

Un consiglio ragionevole contro le sbronze sarebbe stato quello di ridurre l'ingestione di alcol, piuttosto che fare pubblicità a un altro veleno che danneggia ulteriormente fegato e reni; ma i fabbricanti di farmaci, e anche quelli di alcolici, non lo avrebbero apprezzato, e quindi qui abbiamo un'altra chiara dimostrazione che le agenzie governative non si sentono obbligate a salvaguardare la salute pubblica, che non rende, ma favoriscono sempre i noti gruppi d'interessi, che chiaramente pagano.

Dal Daily Mail di Londra del 29 settembre 1984: «Nuovo avvertimento in seguito a tragiche nascite in America»; «QUESTO FARMACO DEFORMA I BAMBINI» era il titolone di prima pagina, e l'articolo di John Illman, corrispondente medico, cominciava così:

"Future madri che avevano preso un farmaco molto forte contro l'acne su ricetta medica hanno dato alla luce bambini gravemente deformi [...]
Il numero di tragedie non smette di crescere da quando il farmaco Roacutane fu lanciato negli Stati Uniti nel 1982 e, più tardi, in Gran Bretagna.
In America, più di 200 donne che erano incinte quando prendevano questo farmaco, prodotto dalla multinazionale svizzera Roche. Dei 53 bambini nati da queste donne, 24 sono gravemente deformi, e si pensa che metà di questi ultimi siano morti di quella che viene descritta come una «triade d'anomalie cardiache, dell'udito e del sistema nervoso centrale».
Due donne britanniche hanno scelto l'aborto dopo aver saputo quali rischi stavano correndo […]"


L'alibi dei fabbricanti era che «queste donne erano consapevoli dei rischi che correvano».

La vecchia storia si ripete ancora una volta nel caso dell'Oraflex. Nell'edizione del 12 febbraio 1983 dell'Economist britannico troviamo una nuova dose del vecchio sedativo somministrato al pubblico dai fabbricanti dell'Oraflex, spacciato in Gran Bretagna con il nome di Opren.
Il deputato laburista Jack Ashley sta facendo una campagna contro il rifiuto della Eli Lilly di pagare i danni ai familiari delle vittime dell'Opren. La casa farmaceutica dichiara che ha compiuto tutti i test di sicurezza obbligatori prima della messa in vendita e che quindi non può essere accusata di negligenza.

Occorre forse sottolineare che i summenzionati «test di sicurezza» obbligatori prima della vendita - e invocati come alibi - consistevano in una ennesima sperimentazione massiccia su migliaia di animali col tristemente noto test LD-50, che i ricercatori stessi dichiarano poco attendibile ogniqualvolta ciò può aiutare a sfuggire ad una giusta condanna?
Naturalmente tutto questo rappresenta solo la punta del tradizionale iceberg. Il che prova, a chi sa guardare anche sotto la superficie, che l'umanità tollera di essere vittima della più grossa truffa a cui è andata soggetta dai secoli oscuri, quando si credeva che la Chiesa fosse l'unica depositaria della salute, dello scibile e del progresso.

[…]

Continua …

(tratto da pag. 235-236):

Dall'Autore di IMPERATRICE NUDA, Hans Ruesch: LA FIGLIA DELL'IMPERATRICE _ La grande industria della malattia.
Stampa Alternativa
A cura e con un saggio di Marco Mamone Capria

Vedi la descrizione dell'album: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.483595725051612.1073741836.469925656418619&type=1

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