venerdì 7 febbraio 2014

SENTENZA GIUSTISSIMA

Roma, venerdì 7 febbraio 2014 - Prima udienza, al Tribunale Militare di Roma in Viale delle Milizie, contro il Tenente Barbara Balanzoni, rea di aver salvato la vita di una gatta in Kosovo, aiutandola a partorire (senza il suo intervento, l'animale sarebbe morto tra atroci sofferenze). I volontari dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus –www.animalisti.it – guidati dal Presidente Walter Caporale, hanno manifestato pacificamente per mostrare la loro solidarietà al Tenente Balanzoni, donna coraggiosa ed altruista, medico anestesista, laureanda in Legge, che in passato aveva prestato la propria opera di aiuto umanitario anche in Afghanistan, con Medici Senza Frontiere.
Tra le accuse rivolte al Tenente Balanzoni - Medico Chirurgo specialista in Anestesia e Rianimazione e Ufficiale Medico del ROLE 1 di Villaggio Italia -, compare quella per “disobbedienza aggravata continuata”. Tale accusa fa riferimento all’intervento compiuto in una missione in Kosovo (nella città di Pec), durante la quale la soldatessa aveva aiutato una gatta partoriente non in grado di espellere un feto morto dall’utero. Nei mesi precedenti Barbara aveva anche accudito alcuni cuccioli randagi.
ASSOLTA DALL'ACCUSA DI DISOBBEDIENZA AGGRAVATA E CONTINUATA, RELATIVA AL SALVATAGGIO DI UNA GATTA IN PERICOLO DI VITA. ASSOLTA PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE. Restano i capi di accusa per diffamazione e ingiuria. Prossima udienza venerdì 7 marzo e conclusioni venerdì 4 aprile. Tutti i capi d'accusa partono dalla stessa denuncia sporta da un suo superiore.
"Esprimo grande soddisfazione. Una vittoria del buon senso. Salvare una vita è sempre un meraviglioso gesto di bontà" - dichiara Walter Caporale -"che andrebbe premiato con un encomio e portato ad esempio. Il Tenente Balanzoni, al contrario, ha rischiato fino ad un anno di carcere per aver salvato una gatta che, in Kosovo, non riusciva ad espellere un micetto morto! Le Basi Militari italiane all'estero sono territorio italiano e dunque anche nelle Basi Militari vigono le Leggi italiane! L'omissione di soccorso è un reato, non la salvezza di un essere vivente! Felice del grande risultato e della celerità del tribunale militare. Noi torneremo a sostenere il Tenente Balanzoni anche alle prossime udienze. Felici comunque che l'accusa più grave è difficile, legata alle questioni animaliste, è caduta.
L’ Art. 716 del TU 90/2010 sui doveri dei militari riporta: “Il militare, specie se investito di particolari funzioni e responsabilità, non può invocare a giustificazione della propria inerzia, di fronte a circostanze impreviste, il non aver ricevuto ordini o direttive.”
Ancora una volta, sembrano opportune, le parole pronunciate nel 2013 da Papa Francesco: “Dobbiamo avere rispetto per ogni Creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo”.
Esiste un precedente sulla vicenda e riguarda David Grassi, l’ufficiale di Marina che tempo fa si rifiutò di adempire all’ordine di gettare in mare migliaia di rifiuti oleosi; condannato a 15 giorni di galera e con una carriera finita, dopo 12 anni ha vinto ottenendo giustizia. Chi onora il proprio Paese andrebbe investito dei giusti meriti, andrebbe sopportato, sostenuto e gratificato. Dunque anche questo processo si è concluso con l’assoluzione con formula piena. Chi salva una vita non commette mai un reato. Esprimiamo la nostra solidarietà al Tenente Barbara Balanzoni: barbarabalanzoni@yahoo.it

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