sabato 19 ottobre 2013

siamo sicuri che chi fa questi casini non sono infiltrati


(*_*) ...
La Questura disattiva le cellule telefoniche nell’area della protesta. Primi incidenti si sono registrati ieri durante la manifestazione dei sindacati
Clima da guerriglia urbana ieri nella capitale. Cinque black bloc francesi fermati nei pressi di un “obiettivo sensibile”, un furgone sequestrato (pieno zeppo di manganelli retrattili, buste di biglie di vetro, martelli frangi-vetro e vario materiale per l’attacchinaggio), estintori rinvenuti vicino l’università “La Sapienza” mentre in via Prenestina un 24enne, P.L le sue iniziali, è finito in manette.
Nel bagagliaio dell’auto del ragazzo è stata trovata una mazza da baseball. Non solo. Durante la manifestazione delle organizzazioni sindacali, la Digos ha intercettato un gruppo di anarchici con maschere e cappucci a Porta Maggiore. I giovani, alla vista degli agenti, si sono dati alla fuga. Panico al mercato del Pigneto. Tra lo stupore dei presenti, gli uomini delle forze di polizia in tenuta antisommossa sono stati costretti a infilarsi tra i banchi di frutta e verdura per inseguire un gruppo di anarchici incappucciati che poco prima si era dato alla fuga dalla ‘marcia’. Questo il bilancio del corteo dei sindacati che ieri ha “militarizzato” Roma.
Singolare episodio tra via Merulana e via Buonarroti. I ‘compagni’ hanno persino lanciato uova contro la facciata dell’edificio che ospita la sede della Cgil di Roma e del Lazio. Una protesta che non è andata giù ai dirigenti del sindacato tanto caro alla sinistra che ha – addirittura – definito l’azione un “atto squadrista e fascista che sembra emulare gli assalti alle sedi sindacali, durante quel buio periodo storico, il ventennio appunto”.
Intanto sale la tensione per il secondo corteo. Quello più atteso. Pericoloso. Migliaia di anarchici, No Tav ed estremisti di sinistra, oggi, sfileranno per le vie della capitale d’Italia. Altrettanti poliziotti saranno impiegati per limitare le scorribande dei teppisti. La Questura disattiverà anche le cellule telefoniche nell’area del corteo. Non solo. Controlli lungo il percorso e nei centri sociali. Un sistema di sicurezza curato nei minimi dettagli. Partenza da piazza San Giovanni (ore 14), arrivo a piazzale di Porta Pia. Un sabato da “guerriglia”, secondo molti. Ad aggravare una situazione già di per sé complessa, l’ennesimo sciopero del trasporto pubblico, dalle 8 e 30 fino alle 17. Una valanga di critiche sono piovute addosso anche al sindaco Ignazio Marino.
“Sembra di essere in uno stato di guerra, siamo sotto assedio. L’Esquilino ormai è diventato una polveriera pronta ad esplodere. Prima la chiusura dei Fori Imperiali, ora i cortei. Stanno togliendo tutte le macchine e tutti i cassonetti, in alcune strade addirittura stanno operando la rimozione forzata dei veicoli. Quella che ci preoccupa di più è la manifestazione di oggi”. Non usa mezzi termini il presidente del Comitato Esquilino, Augusto Caratelli, nel manifestare il proprio dissenso contro i numerosi disagi creati a residenti e commercianti dai cortei del weekend. E rincara: “Il problema è che questa zona ha una percentuale molto elevata di banche e c'è il rischio che vengano assalite”. E’ un fiume in piena il rappresentante dei residenti dell’Esquilino nei confronti della giunta di sinistra: “Non ce la facciamo più. Sembra che ci sia un vero e proprio disegno contro di noi. Il 24 ottobre manifesteremo contro questa situazione. Sarà una manifestazione durissima, l’Esquilino non vuole tracollare”.
Preoccupazione anche tra i commercianti. “C'hanno consigliato di chiudere. Oggi vediamo che succede. In zona è pieno di blindati della polizia, sembra una domenica d'agosto, non passa nessuno. Ormai siamo finiti”. Così all'Adnkronos Federico Fiorucci, proprietario di un negozio in via Labicana. “La banca a fianco al mio negozio è stata sigillata con lastre metalliche altissime –ha osservato Fiorucci - oggi chiudo, tanto la zona sarà completamente blindata, gli autobus saranno deviati e non passerà nessuno. E a me chi mi paga? Marino? Hanno addirittura permesso ai manifestanti di dormire a piazza San Giovanni, è una cosa indecente. Speriamo che non succedano disastri alle case, alle macchine e ai negozi”. Anche il direttore del panificio Panella di via Merulana, Simone Braghetta, ne ha per tutti: “Sono allibito e scocciato”.
Il messaggio dei romani che rimbalza da un social network all'altro è unanime: “Sarà un sabato di violenza”.

Nessun commento:

Posta un commento