venerdì 18 ottobre 2013

cavallo

Carrozze a cavalli a Trapani?
La polemica continua

Il sindaco nega, Rizzi di Animalisti italiani ne chiede le dimissioni

"Esistono documenti che provano l'intenzione di introdurre il servizio"
Cavallo da carrozza (Foto L.Gallitto)
Cavallo da carrozza (Foto L.Gallitto)
Trapani, 18 ottobre 2013 -  Il sindaco di Trapani Vito Damiano continua a negare. Continua a sostenere che la Sua Amministrazione comunale non intende istituire il sevizio pubblico non di linea a "trazione animale", eppure molti documenti dicono esattamente il contrario.
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Non solo. Sembra che sia proprio il sindaco in prima fila a promuovere l'operazione. Ma lui nega e sull'intera vicenda, di cui abbiamo trattato anche nei giorni scorsi su questa pagina, ha rilasciato una lunga dichiarazione Enrico Rizzi, coordinatore nazionale di Animalisti italiani onlus.
<Il sindaco Vito Damiano mente sapendo di mentire e per l'ennesima volta lo invito a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni. Il primo cittadino dimentica che la proposta di istituire le carrozze con i cavalli porta come soggetto proponente proprio la sua firma e risale già allo scorso 5 maggio>.
<Forse dimentica anche - continua Rizzi - che è stato proposto il numero di ben venti carrozze e nella propostavengono allegate addirittura le fotografie dei vari tipi di carrozze che si vorrebbero utilizzare e si è anche già ricevuto il parere favorevole del comando della Polizia Municipale. Per quanto bisogna continuare ancora a prendere in giro i cittadini?>, chiede il coordinatore di Animalisti italiani onlus.
<Perché Damiano propone un numero di licenze da attribuire se poi lui stesso sostiene di non voler attivare il servizio?>.  E ancora: <Il sindaco giustifica il suo comportamento facendo intendere che la legge lo obbliga a farlo e ciò è assolutamente falso. La legge quadro n.21 del 15 gennaio 1992 infatti disciplina il trasporto delle persone mediante gli autoservizi pubblici non di linea ma non obbliga assolutamente i comuni a disciplinare tutte le categorie di trasporto, compresa quella a trazione animale. Mi chiedo quindi ancora perché bisogna modificare il regolamento attualmente in vigore introducendo le motocarrozzette elettriche e quelle trainate dai cavalli se dovranno essere istituite solo le prime?>, si interroga Rizzi.
<E' semplice...se le carrozze con i cavalli non ci saranno come continua a sostenere il sindaco, la leggenon lo obbliga a fare il regolamento. Ma Damiano crede davvero che i cittadini vadano presi in giro in questo modo? Una cosa è certa: non permetteremo che un solo cavallo sia  costretto a trainare carrozze e turisti>, conclude Enrico Rizzi.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net

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