lunedì 21 ottobre 2013

L’esercitazione ad Aviano

L’esercitazione ad Aviano
“svela” le bombe atomiche

Da domani a fine mese addestramento in Base per gli F-16 Usaf con le B61. Coinvolti i Tornado italiani di Ghedi e reparti della Nato tedeschi e turchi
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    di Dario Bortolin
    AVIANO. Gli americani di Aviano si esercitano con le atomiche. E non soltanto loro: anche gli italiani (con i cacciabombardieri Tornado Ids della base di Ghedi), i tedeschi, i turchi... Ovvero i Paesi nei quali è presente, come evidenziato da tempo e da più analisti internazionali del settore militare-strategico, il residuo armamento atomico di provenienza statunitense, retaggio della Guerra fredda. I tagli Usa alle basi in Europa, avvenuti negli ultimi anni, hanno comportato un dimagrimento delle testate. In Italia, tra Aviano e Ghedi Torre (Brescia), ne rimarrebbero una settantina, la maggior parte stoccate nell’aeroporto pedemontano.
    L’esercitazione. Negli ambienti militari della Nato è conosciuta come “Steadfast Noon”. Ha cadenza annuale e viene effettuata a rotazione nelle basi aeree europee per addestrare i reparti abilitati all’uso degli ordigni nucleari, le atomiche del modello B-61. Nel 2001 venne ospitata nella base olandese di Volkel, l’anno scorso, dal 15 al 26 ottobre, nella base tedesca di Büchel.
    Quest’anno è toccato ad Aviano (dal 22 al 31 ottobre), come già avvenuto nel maggio del 2010. I protagonisti sono sempre gli stessi: olandesi, tedeschi, belgi, turchi e italiani. Unificate le procedure per “manipolare” correttamente questi delicati ordigni, stoccati in bunker sotterranei a pezzi, con le testate staccate dall’involucro della bomba – quello che viene agganciato all’aereo – per questioni di sicurezza. Il tutto sotto la supervisione di uno speciale reparto statunitense, il quale ha la gestione vera e propria degli ordigni, garantendone la manutenzione ordinaria e non.
    Si è sempre mantenuto un basso profilo nel divulgare questo genere di attività, e non soltanto in Italia (l’anno scorso le proteste dei pacifisti all’estero anticiparono addirittura l’avvio dell’esercitazione). Ma le informazioni viaggiano su internet con la velocità della luce. E così, recentemente, in alcuni siti specializzati sono emerse le prime indiscrezioni sull’edizione 2013. In uno dei siti è comparso anche un dettagliato schema degli spazi aerei italiani utilizzati dai jet e dagli Awacs che garantiranno la copertura radar dal cielo.
    L’igloo gelato. A destare curiosità è soprattutto un dettaglio di “Steadfast Noon 2013” ad Aviano. Un’esercitazione nell’esercitazione, sempre in ambito Nato. Va sotto il nome di Cold Igloo, più o meno igloo gelato. A prima vista non significa nulla, se non fosse che nel gergo militare Usa con “igloo” vengono indicati genericamente i ricoveri corazzati nei quali sono stoccate le atomiche. La Federation Of American Scientist (Fas), da tempo va indicando ad Aviano la presenza di 18 caveau corazzati sotterranei, all’interno di altrettanti hangar. Si tratterebbe di speciali rastrelliere, a scomparsa nel sottosuolo – anche di queste vi sono dettagliate informazioni nel web – in grado di contenere complessivamente 72 ordigni.
    Annotava nel 2001 l’analista Hans M. Kristensen, direttore del Progetto di informazione atomica del Fas: «Sono tutte bombe B-61 adatte agli F-16, gli aerei del 31° Fighter Wing. Le bombe sono funzionanti e di due versioni: B61-3 e B61-4. A partire dal 2018, circa, gli Usa prevedono di sostituirle con una nuova versione, la B61-12». Con buona pace di chi ancora non crede nella deterrenza nucleare della Nato. Anche ad Aviano.
    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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