venerdì 18 ottobre 2013

VACCINAZIONI

VACCINI !!! MA TU DA CHE PARTE STAI ??? DA QUELLA DEI TUOI FIGLI O DEI MEDICI ??? O DELLE MULTINAZIONALI DEL DOLORE ???

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Casi di danni da vaccino riconosciuti dal Ministero
Storia di M.A M. è stata diagnosticata la SINDROME DI WEST all’età di 16 mesi. Terapia con acth, depakin e sabril. Dopo un anno di acth via intramuscolo a giorni alterni ho chiesto la sospensione, continuando a somministare sabril e depakin. All’età di sette anni compiuti, il bambino non prendeva più farmaci e ora stà molto bene anche se è seguito da educatrici sanitarie nel doposcuola. Svolge l’attività scolastica seguito da un’insegnante di sostegno e incontra difficoltà più nella gestualità e quindi nella scrittura, piuttosto che nelle materie di studio e apprendimento. Matteo ha una sorellina che credo lo abbia aiutato molto nei primi anni, hanno solo 21 mesi di differenza. Entrambi sono stati vaccinati con antipolio a virus morto da quando è stata diagnosticata la sindrome. Svolge tutte le attività normali dei suoi coetanei, gioca a calcio e nuoto e credo di avere preteso molto quando era piccolo, ma sono convinta di aver avuto ragione visti i risultati.
Storia di Pietro
All’età di 2mesi e mezzo prima vaccinazione (salk, epatiteb,difterite,tetano,pertosse acellulare). Prima di allora perfettamente sano, allattato al seno. Dopo 4 ore dalla vaccinazione pianto lamentoso continuo, rifiuto di latte o altri liquidi. No febbre (la pediatra aveva prescritto 1 takipirina “preventiva” subito dopo la vaccinazione e 1 dopo 4ore – somministrate. Durante la notte si ferma il pianto, occhi girati in alto a dx, le gambine continuano a pedalare).Ricovero ospedaliero, dopo 2 giorni in rianimazione per crisi epilettiche e insufficienza respiratoria. Diagnosi del Policlinico xxx: encefalite n.d.d. – Non riconoscono il nesso con la vaccinazione ma non trovano altre cause!! La commissione medica ospedaliera militare di xxx riconosce il nesso di causalità con la vaccinazione ascrivibile alla 1° categoria della tabella A, D.P.R. 30/12/81 N.834. Pietro ha una tetraparesi spastica con epilessia farmacoresistente, non parla, non è in grado di compiere alcun movimento volontario, non segue con lo sguardo.
Storia di Fabiola Fabiola nasce il 06.09.1973 in perfetta salute. Due giorni dopo aver effettuato la prima vaccinazione antipolio Sabin, non “regge più il capo”: Dopo una settimana compaiono “spasmi”, “scatti nervosi”, seguite poi da crisi convulsive. La piccola rimane ricoverata in ospedale per ben 4 mesi…….., mesi nei quali vengono effettuate moltissime analisi, ma non emerge nessun beneficio e nessuna cura viene trovata!. Da allora Fabiola continua a peggiorare. Rimane sempre sulla sedia a rotelle, è completamente ipotonica, non riesce a sorreggere la testa, mentre il corpo viene sorretto da un busto rigido. Il suo sviluppo cerebrale si è fermato all’epoca della prima vaccinazione, quindi a 3 mesi…… Le sue condizioni peggiorano sempre durante l’estate, momento in cui insorge una febbre alta di cui nessuno riesce a spiegare la natura. Dopo 30 anni di sofferenze, amorevolmente seguita dalla sua famiglia che non l’ha mai abbandonata nemmeno per un attimo e l’ha amata moltissimo, il 25 luglio 2003, all’età di 30 anni, Fabiola muore per un arresto respiratorio. DIAGNOSI: ENCEFALOPATIA POST-VACCINICA INDENNIZZO L.210/92: INDENNIZZATA – DECEDUTA
Storia di Andrea Andrea nasce il 9 marzo 2000, un bimbo bellissimo, di 4 kg e con un Apgar 9 e 10. Alle visite di controllo con il pediatra del consultorio e con il pediatra di base risulta sempre in piena salute, rispetta i modelli di crescita e, con riguardo all’esame neurologico, risulta nella norma. A 2 mesi comincia ad interagire: tiene la testa e guarda la giostra delle “apine” posta sopra il suo letto. Il 12 maggio 2000 (a 2 mesi e 3 giorni), come da indicazioni del pediatra, nostro figlio si sottopone alle vaccinazione obbligatorie. Viene effettuato il vaccino della trivalente (antidifterite, antipertosse, antitetanica) contro l’antipolio e contro l’antiepatite B. Nei giorni successivi si cominciano a manifestare i primi comportamenti anomali nel bambino (piccoli scatti, quasi impercettibili) e sotto suggerimento del pediatra prenotiamo una visita neurologica. Purtroppo il 17 maggio, a soli 5 giorni dal vaccino, gli eventi sono precipitati e nostro figlio perde conoscenza cominciando a sussultare su tutto il corpo. A quel punto ci siamo precipitati al pronto soccorso dell’Ospedale XXX dove gli hanno diagnosticato convulsioni afebbrili. Ovviamente viene ricoverato immediatamente al reparto di neurologia infantile dove rimane per 31 giorni e dove viene sottoposto ad un’infinità di analisi anche molto invasive (Risonanza magnetica, Prelievo liquor lombare, controlli cardiaci, biopsie muscolari, potenziali evocati, ecc.). Tutte queste analisi non conducono però ad alcuna diagnosi; apparentemente l’unica anomalia risulta dagli elettroencefalogrammi che mostrano “una disorganizzazione dell’attività celebrale per presenza di anomalie per lo più epilettiformi. ” ovvero è perennemente disturbato. Nel periodo di ospedalizzazione, il bimbo, rapidamente regredisce in molti suoi comportamenti (non guarda più, non tiene più la testa, ecc.) e le diverse terapie farmacologiche di controllo delle crisi epilettiche si dimostrano inefficaci se non deterrenti (ACTH, EN, vitamina B6, Sabril, Mogadon, Luminalette, Urbanil, Dintoina). All’ipotesi di una reazione al vaccino non ci avevamo pensato fino a quando in ospedale ci hanno fatto tutta una serie di domande riguardanti l’andamento della gravidanza e del parto; quando ci hanno chiesto se era stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie ci si è accesa una lampadina. Noi non eravamo affatto a conoscenza che un vaccino, per di più obbligatorio potesse generare qualche problema, tanto meno disturbi così gravi e irreversibili, ma lo abbiamo cominciato a sospettare allora. Le nostre osservazioni sul fatto che lo scatenarsi del problema potesse derivare dal vaccino sono state sempre però, tacitate dicendoci che non potevano esserci correlazioni e che non esisteva letteratura a riguardo. Solo qualche dottore è stato più possibilista, e comunque sempre e solo in conversazioni riservate. Con il trascorrere dei mesi Andrea è stato ricoverato diverse altre volte e ci siamo rivolti anche ad altre strutture e ad altri dottori, perché, è triste ammetterlo, anche loro non sapevano più che pesci prendere e spesso si contraddicevano tra loro sulla terapia migliore da adottare. Durante tutti i vari ricoveri è stato sottoposto ad ulteriori esami (DNA, altra risonanza, altro prelievo lombare, ecc.) senza che però sia stata trovata alcuna anomalia che possa identificare la causa del problema. La diagnosi definitiva ancora non l’abbiamo, dopo due anni ancora si parla di “cerebropatia o encefalopatia epilettogena di natura da determinarsi”. La sua situazione è andata via via stabilizzandosi, ma comunque persistono gravi episodi epilettici, e il bimbo presenta un forte ritardo psicomotorio non relaziona con il mondo esterno in alcun modo, non cammina, non sta seduto, ecc). Tutti i farmaci antiepilettici e le terapie conosciute per combattere i sintomi di questa malattia sono stati provati su nostro figlio senza purtroppo dare risultati apprezzabili. Sono stati somministrati anche terapie molto rischiose e mai sperimentate su bimbi così piccoli, ma senza alcun miglioramento. Attualmente Andrea sta sperimentando la “dieta chetogena” basata sull’alimentazione e non sui medicinali e forse possiamo dire di cominciare a vedere almeno un leggero miglioramento. Certo non possiamo dire di stare tranquilli, ogni nuova terapia nel tempo ci ha delusi, e comunque anche se avessimo dei buoni risultati i medici ci dicono che per l’encefalopatia attualmente non ci sono cure. La nostra storia, per il momento, finisce qui. Nostro figlio sarà visitato di nuovo, probabilmente cambieremo ancora terapia, magari con qualche medicinale in fase di sperimentazione, sperando di trovare quella che funzioni anche se solo in parte. (E’ stato riconosciuto l’indennizzo per danno da vaccino nel 2003) Considerazioni dei genitori …Tutti i farmaci antiepilettici e le terapie conosciute per combattere i sintomi di questa malattia sono stati provati su nostro figlio senza purtroppo dare risultati apprezzabili. Sono stati somministrati anche terapie molto rischiose e mai sperimentate su bimbi così piccoli, ma senza alcun miglioramento. Attualmente Andrea sta sperimentando la “dieta chetogena” basata sull’alimentazione e non sui medicinali e forse possiamo dire di cominciare a vedere almeno un leggero miglioramento. Certo non possiamo dire di stare tranquilli, ogni nuova terapia nel tempo ci ha delusi, e comunque anche se avessimo dei buoni risultati i medici ci dicono che per l’encefalopatia attualmente non ci sono cure. La nostra storia, per il momento, finisce qui. Nostro figlio sarà visitato di nuovo, probabilmente cambieremo ancora terapia, magari con qualche medicinale in fase di sperimentazione, sperando di trovare quella che funzioni anche se solo in parte. Lui continuerà a crescere nel “suo” mondo e noi a fare i genitori nel “nostro” … ma … sarà giusto sottoporlo a tutte queste terapie? Stiamo facendo tutto quello che dovremmo per lui? Sarà contento di vivere così? Quante di queste domande ci siamo posti e ci poniamo da due anni ad oggi. Forse questo è il vero problema che stiamo vivendo come famiglia. Chissà cosa provano le altre mamme e gli altri papà vivendo un’esperienza come la nostra. Ancora ci fa molto male parlare chiaramente della malattia del nostro bambino e del fatto che attualmente non sia possibile curarlo. Nel frattempo come da indicazioni del dottore abbiamo attivato le richieste per ottenere almeno il riconoscimento dei suoi diritti di malato. Purtroppo sembra che le strutture pubbliche attendano di avere informazioni da noi piuttosto che di fornircele. Oltre al danno la beffa. Molti medici ti guardano strano quando gli dici che si sospetta un danno da vaccino, ma una motivazione alternativa non sanno dartela. Qualche altro dottore dice “si purtroppo sono casi che accadono; però la statistica dice che per un bambino che si ammala per il vaccino se ne salvano molti di più dalla malattia per cui si vaccinano”. Perché non ci dicono quali sono i rischi quando noi giovani mamme portiamo i nostri piccoli (di due mesi) a fare i vaccini? Dopo, leggendo qua e la scopri, che poi non sono tutti obbligatori, che in realtà puoi anche decidere di non vaccinarli o che puoi vaccinarli con calma quando sono più “grandicelli” magari somministrando una dose per volta e non tutti quei vaccini insieme. Quanto soffre un genitore per una situazione del genere; il bambino forse neanche si rende conto di dove sta e di cosa gli succede intorno, mentre il genitore vive la propria vita e quella che immagina stia vivendo il figlio. Ma a chi si può rivolgere? Tutto è lasciato alla sensibilità personale del medico o dell’impiegato a cui ci si rivolge. Spesso però il muro che si incontra è insormontabile. Noi abbiamo mobilitato nonni amici e parenti, ma ad oggi dopo due anni ancora non abbiamo ottenuto nulla di quello che abbiamo richiesto (indennità di accompagno, riconoscimento del danno, stanziamenti per abbattimento barriere architettoniche, ecc). Ci chiediamo come facciano tutte quelle persone che non possono contare sul supporto dei familiari e degli amici. Che dobbiamo fare per avere chiarezza e giustizia? Possibile che per ottenere ciò che ci spetta c’è necessità di fare notizia o meglio ancora scandalo?. Per quanto ci riguarda ad oggi noi non possiamo cancellare il danno fatto e non possiamo garantire a nostro figlio una vita diversa. Quello che però, come genitori, possiamo fare è raccontare la sua storia, sperando di sensibilizzare qualcun altro e di essere di conforto (se questo può aiutare) e di chiarimento per altre famiglie. Un’altra cosa stiamo facendo e speriamo di fare bene, è dosare insieme a tutte le varie medicine l’amore e la serenità familiare che abbiamo scoperto può fare miracoli (almeno nei cuori). I genitori di Andrea.
Storia di Alessandro”Quando sono entrata in ospedale mio figlio stava bene. Sono uscita che la sua vita, la mia vita, era irrimediabilmente rovinata”. Alessandro è un ragazzo di 23 anni. È nato a Desenzano del Garda nel maggio 1979. Vive a Mantova, immobile, nel letto di sua madre Ivana. Dal letto scende solo per andare in ospedale o in bagno”. Alessandro è alto 1 metro e 72, pesa 35 kg. È totalmente paralizzato. Alessandro era un bambino come tanti. Nato sano. Giocava, rideva. Nell’agosto del ‘79 viene sottoposto a vaccinazione. La legge la impone per prevenire il polio, la difterite, il tetano, l’epatite B. La prima somministrazione va bene. Poi a settembre Alessandro è sottoposto al richiamo del vaccino. È l’inizio dell’inferno. Dopo 48 ore ha un attacco di dissenteria. Dopo 60 c’è un forte rialzo febbrile e una parte del suo corpo non risponde più ai comandi. Emiparesi diranno i medici. Alessandro viene ricoverato all’ospedale civile di Brescia. Poi a quello di Mantova. Ma le cose peggiorano. e gli viene diagnosticata un’encefalite, che gli provocherà il blocco dello sviluppo psicomotorio. Oggi Alessandro è stomizzato e si alimenta con l’ausilio di un tubicino. Prende numerosi antibiotici perché il suo corpo è continuamente a rischio infezioni. Una crisi respiratoria potrebbe spedirlo all’altro mondo. Ma il dramma non finisce qui. Ivana, la mamma, nel tempo rimane sola. Accanto non ha solo i genitori, perché il marito senìè andato, non sopportava più lo stress e l’ha lasciata sola! Dopo anni di battaglie e carte bollate nel 1995 (il figlio si era ammalato nel 79) riesce a vedere riconosciuto dal Ministero della Sanità il nesso causa-effetto. Il Ministero dunque ammette – dopo 16 anni – che Alessandro soffre di encefalite per colpa della vaccinazione. Questo consente ad Ivana di percepire un indennizzo di 600 euro al mese. Soldi reinvestiti in medicine: “Ho smesso di vivere nel settembre del 1979″. Ci racconta Ivana. “Da allora non so più cosa sia il cinema, una passeggiata, la leggerezza”. Storie drammatiche come quella di Alessandro in Italia ce ne sono centinaia, migliaia. Centinaia se parli con il Ministero della Salute.
Storia di Alessia M.Alessia nasce, dopo una gravidanza portata a termine senza problemi, sanissima. Si dimostra subito una bimba “vispa e vivace”, tanto che la nonna preferisce prepararle il lettino “per terra” per evitare che la sua vivacità la faccia cadere! Viene vaccinata, come tutti i bimbi verso i tre mesi e ancora verso i 6/7 mesi, nonostante presenti una forte seborrea al viso e al corpo. La seconda dose di vaccino viene somministrata con qualche giorno di ritardo perché la piccola è raffreddata, tanto che la pediatra effettua una visita a domicilio. La prima ad accorgersi, pochi giorni dopo la seconda somministrazione dei vaccini, che nella bimba qualcosa non va, è la nonna paterna “Alessia atteggiava gli occhi in modo strano, come roteandoli, senza fissare le persone, a differenza di come faceva prima”. La situazione si aggrava di giorno in giorno: la piccola non ride più, piange, senza emettere un solo lamento, facendo scendere grossi lacrimoni dagli occhi che “strabuzza” sempre più spesso e ha frequenti crisi respiratorie. A nulla valgono i controlli e le visite a cui Alessia viene sottoposta, dopo un calvario durato quasi un anno, nel marzo del 1987, la bimba muore, stroncata da una crisi respiratoria. Inutili gli sforzi dei medici che si erano prodigati con grande impegno nel tentativo di strappare la piccina al suo “troppo breve destino”. Da allora i genitori, Paolo e Mara Morando di Arcè in provincia di Verona, non hanno mai smesso di lottare per ottenere giustizia e veder riconosciuto il nesso causale fra la morte della loro piccola creatura e le vaccinazioni. La CMO ha negato questo nesso, ma loro hanno presentato ricorso al Ministero della Salute, certi di far valere le loro ragioni. Forti della perizia del prof. Giulio Tarro, primario di virologia all’ospedale Cotugno di Napoli, esperto di vaccinazioni – è stato il delfino di Albert Sabin, padre della vaccinazione antipoliomielitica Sabin – che è sicurissimo dell’esistenza del nesso causale fra il decesso della piccola Alessia e la vaccinazione. I genitori vogliono che, finalmente, giustizia sia fatta. Quel giorno, forse, potranno mettere un fiore sulla tomba del loro angioletto e ricordare il suo tenerissimo sorriso senza provare rabbia, ma solo dolcezza.
Storia di SilviaA Sabbioneta (MN), nel 1997, nasce Silvia, una bella bimba di 4 chili, sana e vivace. A 2 mesi e 20 giorni pesa già 6.120 grammi e viene vaccinata: antipolio Sabin, antidiftotetanica, antiepatite B e, antipertossica. La mamma è preoccupata e chiede se possono esserci reazioni gravi alle vaccinazioni, le viene risposto che no, non siamo più nel ‘600, ma nel 2000 e le vaccinazioni oggi non hanno più effetti collaterali….Per tranquillizzarla le danno un foglio dove vengono indicati i possibili effetti avversi ai vaccini: “qualche linea di febbre, gonfiore o bruciore in sede di inoculazione……niente altro!!!! Dopo 29 giorni Silvia si paralizza…è una polio indotta dal vaccino! La corsa da un ospedale all’altro in cerca di qualcuno che possa curarla, qualcuno che, solo dopo moltissime difficoltà i genitori troveranno perché, come gli viene spesso ripetuto: “la polio non esiste più in Italia dal 1882…..provi in qualche ospedale che le piace…..”. Fortunatamente il piccolo ospedale che li ha ricoverati per primi le indica una fisioterapista meravigliosa che, grazie alla sua grande umanità e alla sua abilità professionale indicherà ai genitori gli specialisti da interpellare e inizierà un’attività fisioterapica che permetterà a Silvia di deambulare (ma non di danzare, cosa che lei chiede insistentemente da qualche anno….) La stessa Asl ammette il danno da vaccino “è evidente”, ma qualche luminare cerca di convincere i genitori che si tratta di un “danno da parto” cambiando la diagnosi solo dopo aver letto i risultati dell’Istituto d’Igiene (risultati ottenuti con la “rachicentesi” -prelievo del liquor spinale- effettuata a soli tre mesi di vita) che sentenziano con certezza assoluta una “polio post-vaccinica”. Chissà quanti “danni da parto” saranno “danni da vaccino” si chiedono allibiti i genitori…… Cosi decidono di scoprire quanti bimbi si sono ammalati dopo aver ricevuto le vaccinazioni e sono stati lasciati soli e senza indicazioni su come e dove curare i propri figli… Quello che hanno scoperto li ha lasciati senza parole, tanto che, insieme ad altri genitori colpiti dallo stesso problema, hanno deciso di far nascere il “Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino” per aiutare chi, come loro si è trovato solo e senza aiuto, per richiedere studi e ricerche per migliorare le condizioni di vita di questi bimbi, per chiedere prevenzione e informazioni, perché ciò che è accaduto a loro non accada più!
Fonte: Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino

DENUNCIAMO I PEDIATRI CHE PRENDONO MAZZETTE E PREMI PER PRODUZIONE PER FAR VACCINARE I NOSTRI FIGLI !!!

ALLERGIE E AUTISMO PROVOCATI DA VACCINAZIONI UMBRIA 60 CASI

VACCINAZIONI AI BAMBINI !!! NON SONO OBBLIGATORIE LO SAI ???

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Scritto difensivo (sanzione per mancata vaccinazione) febbraio 6, 2009 in Uncategorized Etichette: vaccinazioni Qualche tempo fa (qui) avevo introdotto una questione, che ora riprendo, pubblicando lo “scritto difensivo” inviato all’Azienda sanitaria e all’Assessore alla salute per contestare una multa per mancata vaccinazione. La pubblico perché potrebbe servire da modello a qualcuno che volesse intraprendere un’azione simile. Ho ovviamente cancellato tutti i riferimenti personali; ci sono invece alcuni riferimenti alla realtà trentina. OGGETTO: Scritto difensivo in merito alla contravvenzione con sanzione amministrativa ai sensi della legge 24.11.1981, n. 689, in materia di igiene e sanità pubblica. Noi sottoscritti XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX, genitori di XXXXXXXXXXXXXXX, nato a XXXXXXX il XXXXXXXX, in seguito alla contravvenzione pervenutaci in data XXXXXXXX relativa al nostro rifiuto di sottoporre il bambino alle vaccinazioni obbligatorie e non, desideriamo contestare la sanzione amministrativa n. XXXXXXX, con questo scritto difensivo. Quando abbiamo ricevuto la lettera per sottoporre il bambino ai vaccini obbligatori e facoltativi, l’invito non era accompagnato da alcuna informazione sulle vaccinazioni (effetti collaterali, controindicazioni, composizione, etc.). Eppure, secondo la legge n. 210 del 1992, i genitori hanno il diritto di conoscere non solo i benefici dei vaccini, ma anche tutti gli effetti collaterali possibili, riportati dalla letteratura medica internazionale. Dopo avere espresso telefonicamente la nostra intenzione di non recarci all’appuntamento e la richiesta di maggiori informazioni, siamo stati invitati a un colloquio con un dirigente medico (XXXXXXXXX). Solo in quella occasione e dopo nostra esplicita richiesta ci sono state consegnate le fotocopie dei foglietti illustrativi di questi farmaci, assieme ad altra documentazione informativa. La documentazione che ci è stata consegnata risponde però solo in parte ai nostri dubbi: infatti, dopo avere letto anche altri testi e documenti scientifici sull’argomento, permangono in noi notevoli preoccupazioni, dubbi e perplessità sulle conseguenze negative derivanti dalla somministrazione dei vaccini e sulla loro effettiva utilità. I vaccini sono farmaci indispensabili per prevenire le malattie? Se sono indispensabili, perché in Italia, ad esempio, non ci si ammala più di peste, anche se non esiste il vaccino, mentre in paesi come l’India tale malattia è ancora presente? Perché nel nostro paese non si muore più di colera o di tifo anche senza vaccinazioni? In Italia, a differenza di quasi tutti i paesi europei, esiste l’obbligo di quattro vaccinazioni, ma, in base all’Articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana, nessuno può essere costretto ad una pratica medica contro la propria volontà, se non per disposizione di legge; la legge non può però in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona. Obbligare i genitori a sottoporre i loro figli alle vaccinazioni è compatibile con il rispetto della persona, nonostante lo Stato stesso riconosca che dall’immunizzazione artificiale possono sorgere gravi o gravissime conseguenze per il vaccinato? Esistono ben due leggi in Italia che ammettono che i vaccini possano recare gravissimi danni e che il soggetto ha diritto ad un risarcimento (legge 210 del 1992 e legge 229 del 2005). Centinaia di famiglie hanno, su questa base, ottenuto un indennizzo e migliaia sono le domande per ottenerlo. Con la sentenza n. 258/94 la Corte Costituzionale riconosce che la mancanza di accertamenti preventivi alla vaccinazione atti ad individuare i soggetti a rischio sia in “non piena consonanza con la garanzia costituzionale del diritto alla salute assicurata al singolo” e che “si dovrebbero fissare degli standard di fattibilità che nella discrezionale valutazione del legislatore dovrebbero dover tenere anche conto del rapporto costi benefici, eventualmente stabilendo in ordine alla utilità di eseguire gli accertamenti in questione”. Se dal luglio ’94 il Parlamento e soprattutto il Ministero della Sanità non hanno prodotto queste misure di prevenzione dei danni ai più deboli, come si può chiedere alle famiglie di continuare a rischiare, “tanto la probabilità che capiti a suo figlio è irrisoria”? Come possiamo consentire di vaccinare nostro figlio quando, nella stessa dispensa consegnataci dalla Azienda sanitaria, si può leggere questa ammissione: “Come qualsiasi altro farmaco, i vaccini possono provocare effetti collaterali. Rispetto ai farmaci di uso corrente i vaccini sono assai più sicuri. Tuttavia, eccezionalmente, può capitare di avere effetti collaterali anche gravi che possono comportare una invalidità permanente.” (p. 19) Vale la pena correre, sulla pelle del nostro bambino, un così grande rischio, considerando i dubbi che nutriamo sugli effettivi benefici dell’inoculazione dei vaccini? Per esempio, perché in Germania, dove il 20 % dei neonati non viene vaccinato, non si assiste ad un ritorno delle epidemie e per quanto riguarda il tetano l’incidenza è molto più bassa che nel nostro paese? Quali controlli vengono effettuati nel nostro paese nei bambini dopo la somministrazione dei vaccini, per verificare il tasso di anticorpi? Come è possibile accettare che i bambini vengano vaccinati, quando in Italia non esiste un sistema di farmacovigilanza attiva efficace e molti danni vengono sottostimati? I vaccini possono, ad esempio, provocare la malattia che si vorrebbe evitare? Se sì, con quali conseguenze? Quanti sono invece i bambini che hanno riportato conseguenze irreversibili post-vacciniche? È possibile avere dati certi a questo riguardo? Nei foglietti illustrativi dei vaccini si raccomanda di non somministrare ai bambini il farmaco in caso di ipersensibilità ad uno dei componenti: è possibile escludere che un neonato di due mesi sia ipersensibile? Quali test vengono effettuati per scoprirlo? Quali malattie allergiche, auto-immuni o neurologiche possono essere scatenate o peggiorate dai vaccini? Esistono sui vaccini studi longitudinali in doppio cieco e studi randomizzati? Se esistono, perché non vengono illustrati ai genitori? Se non esistono, come si fa ad essere certi che i vaccini rappresentino, a fronte di un rischio certo ammesso dai produttori e dal Ministero, un effettivo beneficio per la salute di un individuo e della collettività? Perché si continua a vaccinare contro la poliomielite, dopo che l’Europa è stata dichiarata nel 2000 “polio free”? Perché non si riconosce che, dato che in Italia dal 1984 gli unici casi di polio riscontrati sono quelli post-vaccinici, è molto più rischioso vaccinare piuttosto che non vaccinare? Perché invece in alcuni paesi del Sud del mondo, anche con altissime coperture del vaccino antipoliomielite, si assiste ancora all’esplosione di epidemie? Si può concludere che, più che la vaccinazione di massa, influiscano maggiormente le condizioni igieniche ed economiche di un Paese? Perché in Italia (unico paese al mondo) è stato introdotto nel 1991 l’obbligo del vaccino anti-epatite B, quando l’incidenza della malattia era già crollata, nella fascia di età 0-14 anni, già prima dell’introduzione del vaccino? Non è poi certo di poca importanza ricordare che questo virus ha bisogno di contatto di sangue per il contagio: riteniamo di poter assicurare che nostro figlio non pratichi ancora comportamenti a rischio di contrarre tale malattia. Perché si insiste nell’affermare che le vaccinazioni servono per tutelarci dal ritorno delle epidemie che potrebbero essere portate “da fuori” (indicando di solito, con questa dicitura, i flussi di immigrati extra-comunitari), quando i Paesi che vaccinano di più sono proprio quelli più poveri o del cosiddetto Terzo Mondo? Sono mai stati eseguiti confronti tra la salute dei bambini vaccinati e non vaccinati? Si può escludere con dati certi, ad esempio, che l’aumento del diabete insulino-dipendente non sia legato alle vaccinazioni? O che i vaccini possano provocare il cancro, o l’autismo o malattie auto-immunitarie? Esistono studi approfonditi e indipendenti che possano escludere qualsiasi collegamento causale tra l’inoculazione dei vaccini e lo sviluppo di determinate patologie? Quello che manca, a nostro parere, è un’informazione completa e obiettiva ai genitori: se nessuno chiede, ad esempio, i foglietti illustrativi o rivolge domande alle autorità competenti, le autorità stesse non si preoccupano di inviare già nel primo invito, a tutte le famiglie, i “bugiardini” dei farmaci, di descrivere ai genitori le possibili reazioni avverse a media e lunga distanza e i risultati di ricerche mediche indipendenti, non commissionate dalle case farmaceutiche. E, appunto, non sembra esistere un adeguato monitoraggio sia degli effetti positivi che negativi dei vaccini. Ci auguriamo che la nostra voce, unita a quella di tanti altri genitori, contribuisca a far cambiare in meglio la situazione informativa in Trentino, come prevede del resto un ordine del giorno approvato nell’autunno 2007 dal Consiglio Provinciale. Per questo motivo inviamo anche al neo-assessore provinciale il nostro scritto difensivo. Per concludere, viste le motivazioni di cui sopra e anche alla luce del fatto che la Comunità Europea ha dato indicazioni di superare l’obbligatorietà delle vaccinazioni entro il 2010, siamo a confermare la nostra volontà di sospendere a tempo indeterminato la vaccinazione di nostro figlio e chiediamo di sospendere nei nostri confronti la procedura amministrativa di inadempienza agli obblighi vaccinali. Ribadiamo che il nostro unico desiderio è quello di proteggere la salute di nostro figlio e la nostra decisione è maturata valutando serenamente i pro e i contro, i rischi di contrarre le malattie per le quali il bambino verrebbe vaccinato, i rischi da reazioni avverse in seguito all’iniezione delle tossine vaccinali, utilizzando i mezzi che sono a nostra disposizione per raccogliere informazioni e statistiche a riguardo, nell’intenzione di esercitare il nostro diritto di scelta consapevole ed informata e assumendoci la responsabilità per la nostra decisione. Riteniamo che la probabilità di contrarre le malattie per cui si vaccina non giustifichi i rischi di reazioni avverse a breve, ma soprattutto a medio-lungo termine, da parte delle sostanze inoculate. Sperando di aver chiarito la nostra posizione, inviamo distinti saluti.
FONTE : http://gattomur.wordpress.com/2009/02/06/scritto-difensivo/
UN RINGRAZIAMENTO A MAYA …..

VACCINI ALLA FORMALDEIDE !!! LO SAPEVI ???

FORMALDEIDE, ovvero FORMALINA
(Prodotto Cancerogeno contenuto nei Vaccini)La FORMALDEIDE (Formalina) – E’ un prodotto Cancerogeno !Eccipiente contenuto nei Vaccini, negli alimenti ed altri prodotti, come conservante !
Uno studio dell’American Academy of Neurology, ha dimostrato che la formaldeide puo’ produrre anche la Sclerosi !
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) sin dal 2004 ha inserito la Formaldeide nell’elenco delle sostanze considerate con certezza cancerogene per la specie umana.
Va considerato che le concentrazioni di Formaldeide presenti normalmente all’interno degli edifici sono generalmente basse, mentre vanno accuratamente valutati i rischi per gli addetti alle lavorazioni industriali che impiegano formaldeide.
Descrizione:
La Formaldeide, aldeide dell’acido formico, è un gas incolore e dall’odore acre e irritante; molto solubile in acqua, reattivo in molte sintesi e utilizzato per le più varie lavorazioni: trova larghissimo impiego nella fabbricazione di, resine sintetiche, colle, solventi, conservanti, disinfettanti e deodoranti, detergenti, cosmetici, tessuti. Costituisce il composto organico volatile (Voc) più diffuso e più noto.
Malgrado l’evidenza della sua pericolosita’…NESSUNO si batte per eliminarlarla dai Vaccini….chissa’ perche’ ?
Nel 2004 le autorità francesi avevano scoperto inaspettatamente elevati livelli di formaldeide nei gelificanti.
La presenza di formaldeide viola i requisiti di purezza degli additivi, ma veniva comunque aggiunta dalle imprese alle alghe da cui si estraggono i gelificanti perché il trattamento di essiccazione risulta più costoso.
Sebbene l’uso di formaldeide nella produzione di carragenano e di arginati sia stata eliminata da alcuni produttori di additivi, altri hanno richiesto un livello massimo di residuo di questa sostanza nell’acido alginico e nel suo sale pari a 50 mg/kg.
Al momento, nessun limite per questo residuo è incluso nella legislazione corrente (EU) su criteri di purezza per questi additivi. Tuttavia, questa sostanza, sotto forma di tetramina esametilene (E239), è attualmente permessa ad un livello massimo di residuo di 25 mg/kg (espresso come formaldeide) nel formaggio “provolone”, ai sensi della direttiva 95/2/EC del Consiglio e del Parlamento Europeo. Inoltre la direttiva 2002/72/EC sulle materie plastiche a contatto con gli alimenti fissa un limite specifico di migrazione pari a 15 mg/kg. )
Fonti
Adesivi, vernici, impregnanti, resine.
Numerosi materiali da costruzione, per finitura e per arredamento (pannelli di legno compositi, truciolari, carte, tessuti sintetici, moquettes, rivestimenti plastici, isolanti, schiume poliuretaniche e altri).
Prodotti per l’igiene e per la manutenzione della casa. Insetticidi, antitarme, tarlicidi.
Prodotti per il bricolage. Evaporazione di derivati del petrolio (benzine). Processi di combustione, fumo di sigaretta.
Vaccini ed altri prodotti farmaceutici
Effetti
Il gas è irritante per le mucose e potenzialmente cancerogeno. Gli effetti sul breve periodo sono irritazioni, infiammazioni, in particolare delle vie respiratorie e delle mucose, disturbi della vista, nausea, eczemi. L’assorbimento prolungato può dare effetti genotossici e forme tumorali (la sperimentazione ha dimostrato che è cancerogena per inalazione per gli animali).
Precauzioni
Verificare i componenti dei materiali di costruzione e di finitura, dei prodotti detergenti e per la manutenzione. Preferire materiali da finitura esenti da solventi sintetici e arredi realizzati in legno massiccio, con ridotto uso di colle, o in prefiniti esenti da formaldeide. Se per questioni economiche si acquistano arredi realizzati in pannelli truciolari, esigere almeno la certificazione E1 (basso contenuto di formaldeide).
Evitare di installare arredi realizzati con pannelli truciolari nelle stanze di lungo soggiorno, nei bagni e nelle cucine (il calore e l’umidità aumentano l’intensità e la nocività delle emissioni). Preferire sempre tessuti naturali per l’arredamento. Posare le moquette “tirate” piuttosto che con l’uso di colle.
Chiudere bene i flaconi dei prodotti per la pulizia e la manutenzione, e confinarli in armadi ben chiusi e lontani dalle scorte alimentari; in particolare gli alimenti secchi assorbono facilmente ogni sostanza e le componenti grasse dei cibi assorbono gli inquinanti volatili.
Preferire olii e cere naturali per la manutenzione degli arredi in legno e detergenti a base vegetale. Non fumare. In particolare non fumare nei locali di soggiorno prolungato e soprattutto mai nelle camere da letto.
Evitare di fumare durante le fasi di lavorazione o di posa in opera di materiali contenenti formaldeide.
Ventilare spesso i locali della casa, in particolare durante e dopo le operazioni di pulizia e di manutenzione e in presenza di fumo di sigaretta.
Ridurre nell’arredamento la presenza di ampie superfici assorbenti, come tendaggi e mantovane, moquettes, tappeti, stuoie, tappezzerie di rafia, librerie aperte: tutte queste superfici assorbono le sostanze inquinanti occasionali (fumo di sigarette, smog, esalazioni di solventi) per poi rilasciarle lentamente nell’ambiente. Osservare maggiori precauzioni per i bambini e per i soggetti deboli.
Tratto anche da: http://www.adriaticateam.com/ecodomus/08_formaldeide.htm
vedi anche: Falsita’ della medicina ufficiale + 1000 studi sui Danni dei Vaccini + Come distruggere in maniera scientifica il sistema immunitario, con i Vaccini + Illusoria la copertura vaccinale + Medici pagati dall’industria dei Vaccini + Contenuto dei Vaccini + Danni dei vaccini
IMPORTANTE: OGNI tipo di Vaccino produce Stress ossidativo cellulare e quindi tissutale !
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Esposizione a formaldeide ed asma nei bambini: una revisione sistematica – 17 agosto 2010
Gli effetti a breve termine dell’esposizione alla formaldeide sono irritazione degli occhi, della mucosa nasale e della gola, e manifestazioni cutanee. Gli effetti a lungo termine sono prevalentemente neoplasie delle prime vie respiratorie (naso e seni paranasali) e asma bronchiale.
La maggior parte degli studi sugli effetti della formaldeide sulla salute umana hanno riguardato le patologie di tipo neoplastico, mentre in misura inferiore è stata indagata la sua relazione con l’asma bronchiale.Tra gli adulti alcuni studi hanno riportato un’associazione positiva tra formaldeide ed asma (Wieslander et al. 1997), mentre altri non l’hanno confermata (Krzyzanowski et al.1990).
Nei bambini i dati sono contrastanti, troviamo infatti alcuni studi che confermano un’associazione positiva con l’esposizione (Garrett et al. 1999) ed altri no (Symington et al. 1991).
La relazione tra formaldeide e sintomi respiratori ha suscitato una particolare attenzione recentemente riguardo alla qualità dell’aria indoor dei camper e delle roulotte usate per ospitare le popolazioni superstiti dell’uragano Katrina che ha colpito la città di New Orleans.
Una revisione sistematica della letteratura riguardante l’associazione tra asma nei bambini e esposizione alla formaldeide è stata condotta in questo studio pubblicato su Environmental Health Perspectives quest’anno.
La recensione è stata condotta usando una versione modificata del Metanalysis of Observational Studies in Epidemiology (MOOSE) guidelines per condurre revisioni sistematiche e metanalisi di studi osservazionali (Stroup et al. 2000).
Gli studi sono stati identificati attraverso i database PubMed/MEDLINE (National Library of Medicine 2009) e Google Scholar 2009 usando una strategia di ricerca che combinava l’uso di parole chiave (formaldeyde and asthma and children) e medical subject headings per identificare lavori riguardanti l’esposizione a formaldeide ed asma. Sono stati selezionati 10 studi che coinvolgono 6387 pazienti. Tre dei dieci studi selezionati non contenevano i dati riguardanti le misurazioni dei livelli di formaldeide, e i tentativi per ottenere tali dati dagli autori non hanno avuto successo.
I risultati per il fixed effect model (modello statistico utilizzato per combinare gli effect sizes e, quindi, per calcolare l’effect size medio. Tale modello assume che gli studi inclusi nella meta-analisi abbiano lo stesso effect size: per es. odds ratio, risk ratio, risk difference) indicano un aumento del 3% (95% CI, 1.021.04, p< 0.001) nel rischio di asma per ogni incremento di 10 microg./m3 di formaldeide. Mentre per il random effect model (tale modello assume che nella meta-analisi considerata gli effecet sizes possano variare tra loro) l’aumento è del 17% ( 95% CI, 1.011.22, p= 0.0158). I parametri Q e I 2 erano 14.28 (p< 0.0001) e 51% rispettivamente indicando la presenza di moderata eterogeneità tra gli studi.
I risultati di questa metanalisi suggeriscono una relazione positiva tra l’esposizione alla formaldeide e l’asma infantile. Al fine di porre in evidenza il significato della correlazione (OR 1.17 per 10 microg./m3 di aumento) tra esposizione e non esposizione, si osserva chei soggetti con i maggiori livelli di esposizione nei sette studi selezionati (80 microg/m3) hanno da 3 a 5 volte maggiori probabilità di sviluppare asma. I risultati pubblicati nello studio sono in accordo con la maggior parte degli studi sin qui presenti in letteratura riguardanti la correlazione tra esposizione a formaldeide e asma e forniscono una consistente evidenza riguardo al legame tra esposizione a formaldeide e asma nei bambini.
Per fare ulteriore luce su questo problema sono necessari ulteriori studi epidemiologici di tipo prospettico.
Bibliografia:
- Gerald McGwin Jr.; Jeffrey Lienert; John I. Kennedy Jr.Formaldehyde exposure and asthma in children: a sistematic revew. Environmental Health Perspectives.2010;118 (3).
- Delfino RJ, Gong H Jr, Linn WS, Pellizzari ED, Hu Y 2003. Asthma symptoms in Hispanic children and daily ambient exposures to toxic and criteria air pollutants. Environ Health Perspect 111: 647-656
- Garret MH, Hooper MA, Hooper BM, Rasyment PR, Abramson MJ1999. Increased risk of allergy in childrendue to formaldehyde exposure in homes. Allergy 54: 330-337.
- Krzyzanowski M, Quackenboss JJ, Lebowitz MD 1990. Chronic respiratory effects of indoor formaldehyde exposure. Environ. Res. 52: 117-125.
- Smedje G, Norback D, Edling C. 1997. Asthma iamong secondary school children in relation to the school environment. Clin Exp Allergy 27: 1270-1278.
- Stroup DF, Berlin Ja, Morton SC, Olkin I, Williamson GD, Rennie D, et al 2000. Meta-analysis of observational studie in epidemiology: a proposal for reporting. Meta-analysis of Observational
- Studies in Epidemiology (MOOSE) group. JAMA 283 (15): 2008-2012.
- Symington P, Coggon D, Holgate S. 1991. Respiratory symptoms in children at schools near a foundry. Br J Ind Med 48: 588-591.
- Wieslander G, Norback D, Biornsson E, Janson C, Boman G 1997. Asthma and the indoor environment: the significance of emission of formaldehyde and volatile organic compounds from newly painted indoor surfaces. Int Arch Occup Environ Health 69: 115-124.
Tratto da: pumpacp.blogspot.com
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Parliamo di Vaccini costituiti da virus inattivati con formaldeide.
vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Formaldeide
Tratto da quel sito: “la formaldeide è in grado di interferire con i legami tra DNA e proteine.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) sin dal 2004 ha inserito la formaldeide nell’elenco delle sostanze considerate con certezza cancerogene per la specie umana”.
Siccome la formaldeide è in grado di interferire con i legami tra DNA e proteine, in pratica si lega alle proteine del rivestimento esterno del virus vaccinale e a questo punto la struttura chimica di tali proteine risulterà cambiata, cioè diversa da quella del virus originale.
In realtà anche se tali virus fossero stati inattivati non con la formaldeide ma, ad esempio col calore o in qualunque altro modo non avrebbero comunque indotto l’immunità, il vaccino pare debba funzionare, solo se costituito da virus attenuati, in caso contrario dovrebbe essere somministrato in enormi quantità per produrre l’immunità.
Tornando al discorso della formaldeide, i macrofagi fagocitano fra l’altro piccoli corpi estranei come particelle di polvere e batteri eterologhi = estranei. Anche se tali particelle virali vaccinali, inattivati con formaldeide non possono neppure produrre l’immunità verso quel tipo di antigene: proteina virale + formaldeide, vengono ugualmente fagocitate dai macrofagi (questo fenomeno però non è sufficiente a produrre immunità verso virus che possedessero tal antigene) una volta fagocitati, tali particelle virali, vengono distrutte dentro i macrofagi da enzimi da essi prodotti, gli enzimi scindono le grosse molecole nelle molecole più piccole che le costituiscono, quindi la formaldeide viene liberata dalla proteina alla quale era attaccata e passa direttamente in circolo ! Praticamente farsi tale vaccino é come farsi il pieno di formaldeide iniettandosela direttamente in vena.
Le cellule umane, che nell’organismo sono più esposte agli agenti esterni (come le cellule epiteliali delle mani o le cellule delle pareti dello stomaco), sono probabilmente lievemente più resistenti agli agenti cancerogeni come la formaldeide (perchè può capitare che le cellule esposte ad agenti esterni vengano in contatto con agenti cancerogeni), ma se ti inietti la formaldeide direttamente nel sangue con il vaccino, non hai scampo !
Ma poi tutta questa formaldeide dove va a finire?…nell’organismo ad intossicare, infiammare, creando anche e non solo malattie autoimmuni nei soggetti vaccinati.
Quindi i vaccini costituiti da virus “inattivati con formaldeide” sono tossici e per di piu’ inefficaci perchè le proteine sulla superficie dei virus per il quale si vuole ottenere l’immunità hanno una struttura chimica differente da quella del virus originario.
Sono anche quindi inefficaci per sviluppare immunità, ma efficaci per innescare risposte autoimmunitarie che causano malattie autoimmuni (nel caso che la proteina del virus a causa della formaldeide che vi si é legata acquisirà una struttura chimica simile a una proteina antigenica di qualche cellula dei tessuti del paziente).
Ma allora tutti quegli “studi e ricerche” nelle quali viene “dimostrato scientificamente” che questi vaccini funzionano cosa sono ? …sono falsificati ! Sappiate che, oltre ad intossicare gravemente il vaccinato, non possono funzionare.
Leggendo gli effetti indesiderati dei vaccini, si puo’ osservare e dire che sono gli stessi effetti causati dall’ingestione di formaldeide. Inoltre i virus inattivati da formaldeide vengono degradati dai macrofagi gradualmente, quindi la liberazione di formaldeide é graduale, se fosse brusca darebbe un avvelenamento probabilmente anche mortale (per conoscere la quantità di formaldeide che é legata alle proteine dei virus vaccinali e la quantità di virus che vengono somministrati con ogni vaccino, occorre consultare il “bugiardino” del vaccino).
vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Jonas_Salk
Tratto dal sito: Qui, nel 1953, annunciò di essere a buon punto nella preparazione del vaccino antipolio composto di virus inattivati dal formolo[1] ed inoculabile per iniezione. L’anno dopo il vaccino di Salk veniva inoculato in 400 mila bambini, ma si dimostrò non del tutto efficace; anzi, durante questa vaccinazione di massa, furono riscontrati alcune centinaia di casi della malattia. Era ovvio che non avrebbe funzionato.
……Tuttavia il vaccino fu subito perfezionato e nel 1955 le autorità sanitarie degli Stati Uniti ne autorizzarono la vendita. Da qui in poi hanno iniziato a falsificare i risultati sull’efficacia.
Ecco dimostrata anche in questo caso, l’efficacia dei vaccini”…..per ammalare le persone !
By Luminare – News Group: it.salute
FormaldeideLa formaldeide è una sostanza molto usata in ambiente ospedaliero come sterilizzante e disinfettante sia di materiale sanitario e biancheria (materassi) sia di ambienti, oltre che nei reparti di emodialisi e in anatomia patologica per la fissazione e la conservazione dei tessuti. La formaldeide è un gas di odore fortemente irritante (presenta una soglia olfattiva molto bassa, pari a 0,13 ppm).Può essere assorbita per via respiratoria e in minima quantità anche per via cutanea ed è in grado di determinare irritazioni a carico delle mucose, dermatiti da contatto (irritative e allergiche) e asma bronchiale. La formaldeide inoltre possiede potere mutageno e cancerogeno (è classificata come sostanza con “sufficiente evidenza” di cancerogenicità per l’animale e “limitata” per l’uomo dall’ International Agency for Research on Cancer.
For additional information
Formaldehyde (Centers for Disease Control and prevention) http://aepo-xdv-www.epo.cdc.gov/wonder/prevguid/p0000016/body014.htm#head005005000000000

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