venerdì 18 ottobre 2013

Monti

Sicut transit gloria Monti

Solo pochi mesi fa Mario Monti era prendere o lasciare. Adesso l'agenda Monti è ingiallita. Nemmeno i montiani credono più in Monti. Il tutto in pochi mesi.

MIRIAM VICINANZA
venerdì 18 ottobre 2013 17:06


di Miriam Vicinanza

C'era una volta l'agenda Monti. Che solo pochi mesi fa era il punto di riferimento di coloro che sostenevano di voler fare le "riforme", tanto più gradite all'Europa - dicevano - quanto più toglievano diritti in nome del mercato e dei diktat della Troika.

Solo pochi mesi fa l'agenda Monti - senza voler scomodare Mao - era una sorte di libretto rosso, anzi grigio, del padronato e delle lobby. Ma che faceva tanto moderno, tanto Rotary della politica. Sei favorevole all'agenda Monti? Ti segniamo nella lavagna dalla parte dei buoni. Non sei favorevole? Tra i cattivi o tra i primitivi trogloditi.

Solo pochi mesi fa Mario Monti era prendere o lasciare. Senza mediazioni. Con metà Pd, che quando sente le parole mercato, liberismo, Marchionne ha già dei piacevoli brividi di suo, pronto ad arruolarsi. E l'altra metà pronto a scendere a patti. Anzi a compromessi al ribasso.

E lui, Mario Monti: presidente della Repubblica? Perché accontentarsi di poco... dobbiamo cambiare l'Italia. Almeno quella parte di Italia che era sopravvissuta alla disoccupazione, alle pensioni da fame e all'esodo forneriano, non inferiore a quello biblico.

Poi, si sa, l'ennesimo tentativo neocentrista tra i montiani, l'Udc, i montemozemoliani e altri pulviscoli liberisti e moderati, è mezzo naufragato. Alle elezioni hanno raggiunto il minimo sindacale e ben presto il progetto si è dissolto tra mancanza di progettualità, assenza di coesione interna e liti, personalismi e divisioni da far invidia al miglior Pd.

L'agenda Monti è ingiallita precocemente. Buttata in un cassetto, utile come ci può essere utile una agenda del 2005, che serve al massimo per trovare un numero telefonico cancellato dalla sim o per puntellare la gamba di un tavolino rotto. Fino all'epilogo: nemmeno i montiani credono più in Monti e, forse, nemmeno lui crede più in se stesso. Prego, si accomodi.

Il tutto in pochi mesi. Datte stelle alle stalle? Per Monti sarebbe un paragone irriguardoso. Meglio il famoso detto latino: sicut transit gloria mundi. Anzi: sicut transit gloria Monti.

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