martedì 17 marzo 2015

CI FANNO CONOSCERE IN TUTTO IL MONDO


Tangenti, in carcere il capo di Federacciai La rete degli affari di Antonio Gozzi in Congo
Parte dalla misteriosa scomparsa di un contabile della Duferco la vicenda che ha portato oggi all’arresto a Bruxelles del manager di primo piano di Confindustria. Ecco i particolari dell’indagine per corruzione internazionale. Partita da una mazzetta versata alla moglie dell’ex primo ministro del grande Paese africano
Sulle rive del fiume Congo, quello di “Cuore di tenebra”, è sparito nel nulla un anonimo contabile belga. Comincia così, come un romanzo di Joseph Conrad, la vicenda giudiziaria che ha portatoin un carcere di BruxellesAntonio Gozzi,presidente di Federacciai e nome di peso nell’organigramma di Confindustria.
Partendo dalla misteriosa scomparsa del revisore di bilancio Stephan De Witte, i magistrati di Bruxelles sono approdati alla Duferco, il gruppo siderurgico guidato da Gozzi. Nelle mani degli inquirenti c’è una fattura di 60 mila euro pagata dall’azienda al politico Serge Kubla, già ministro dell’Economia del governo autonomo della Vallonia e fino a poche settimane fa sindaco di Waterloo, il paese della battaglia che segnò la fine di Napoleone.
Il sospetto è che quei soldi, prima rata di un pagamento complessivo di 240 mila euro, siano stati versati da Duferco per aprirsi la strada in Congo, l’ex colonia belga ricchissima di materie prime, diamanti e oro. Gozzi conosce bene Kubla, un politico di lungo corso molto vicino al premier di Bruxelles, Charles Michel. Nel 2003 la multinazionale dell’acciaio avviò la riconversione delle sue attività in Vallonia grazie ai finanziamenti pubblici per cui si spese l’allora ministro regionale. De Witte, invece, aveva lavorato a lungo come consulente di Duferco, che in Belgio controlla stabilimenti e altre attività logistiche e immobiliari.
Sta di fatto che un paio di anni fa il contabile decide di cambiare vita: lascia la famiglia e trova un impiego in un grande parco botanico a un centinaio di chilometri daKinshasa, la capitale del Congo. A un certo punto, però, De Witte smette di dare notizie di sé. Lo cercano amici, parenti e anche la moglie che nel giugno dell’anno scorso ne denuncia la scomparsa.
L’inchiesta giudiziaria arriva a una svolta meno di un mese fa, il 24 febbraio, quando la polizia arresta Kubla. «L’indagine riguarda le attività del gruppo industriale Duferco nella Repubblica Democratica del Congo», questo è quanto si legge nel comunicato ufficiale della procura federale di Bruxelles. In altre parole l’azienda guidata da Gozzi è sospettata di aver corrotto «pubblici ufficiali congolesi per favorire – si legge ancora nel comunicato – la realizzazione di importanti INVESTIMENTI nel settore dei giochi e delle lotterie».

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