UNA NUOVA TRUFFA AL SUPERMERCATO: IL BAMBINO (ROM) CHE TI ACCUSA DI AVERGLI PRESO I SOLDI. LEGGETE E DIVULGATE!

 
truffa del bambino

LETTERA PUBBLICATA DA “IL GAZZETTINO”

La nuova truffa del bimbo dell’Est. nel parcheggio del supermercato

Volevo raccontarvi quanto mi è capitato sabato scorso al supermercato Tosano di Montecchio Maggiore. Dopo aver parcheggiato l’auto nel parcheggio del supermercato, mi dirigo con mia moglie verso l’entrata del punto vendita. Qui mi punta un ragazzino, con evidente accento dell’Est Europa, che mi chiede con molta sfrontatezza se ho raccolto da terra 10 euro che erano caduti di tasca a lui (non capisco come, dato che io ero appena arrivato mentre lui era già lì).
Lo guardo con attenzione, la faccia non mi è nuova, mi sembra d’averlo già visto davanti all’entrata di un altro supermercato della zona; gli rispondo con cipiglio che non so nulla dei suoi 10 euro e mi allontano da lui in cerca di un carrello. Dopo 1 minuto me lo ritrovo alle spalle, questa volta accompagnato da un adulto, il quale mi chiede con fare minaccioso se sono proprio sicuro di non aver preso da terra i 10 euro del bambino.
Gli rispondo ancor più chiaramente che non so di cosa parli, e mia moglie gli lascia intendere che la faccia non ci è nuova e quindi abbiamo capito il trucchetto. Sicuri di aver finalmente risolto la grana, entriamo serenamente nel supermercato a fare la spesa. Ma qualche minuto dopo mi ritrovo dietro le spalle un agente della sicurezza interna del supermercato che mi invita, in modo neanche troppo discreto, a seguirlo in ufficio. Nel mio più grande stupore, mi chiede se sono davvero sicuro di non aver raccolto i soldi del ragazzino, il quale a suo dire si era messo a piangere per l’accaduto e quindi secondo lui non poteva non essere sincero.
Trasecolato, gli chiedo se stesse scherzando o meno, se la parola del bambino fosse supportata da qualche prova che conducesse a me, perchè altrimenti non mi spiego come mai questo piccolo mariuolo goda di tanta credibilità in quel posto, al che l’agente mi chiede: “Ma davvero lei non ha in tasca nemmeno 10 euro? Le conviene tirarli fuori, altrimenti qui è una seccatura, perchè mi tocca chiamare i carabinieri”.
Se non ho capito male il giochetto: il bambino mi accusa di una cosa completamente fasulla per estorcermi 10 euro, io rifiuto facendogli intendere che ho capito il giochetto e non ci sto, e poco dopo la vigilanza di quel supermercato di cui sono cliente da quasi 10 anni, anzichè tutelarmi, mi minaccia dicendomi che mi conviene assecondare il bambino altrimenti chiamano i carabinieri. Al che mi sorgono due domande: primo, se non ci fosse stata mia moglie, che evidentemente poteva rafforzare la mia parola (due contro uno), ma fossi stato da solo (uno contro uno), cosa ne sarebbe stato della mia onorabilità? Secondo, posso capire che il ragazzino tenti il giochino per guadagnarsi 10 euro se gli va bene, ma gli agenti della vigilanza del Tosano, invece come mai si danno tanto animo di assecondarlo in questo? Cosa ci guadagnano loro da quei 10 euro che escono in modo così fraudolento dalla mia tasca per entrare nelle mani del piccolo furfantello? Una cosa è certa, chi non ci guadagna nulla ma anzi ci perde molto è l’immagine del supermercato in questione.