sabato 12 ottobre 2013

vergognoso

Animal Amnesty Milioni di animali ogni anno vengono trasportati in condizioni allucinanti da una parte all'altra dell'Europa per essere poi macellati nel paese di destinazione. I viaggi sono estenuanti. Gli animali sono stipati all'inverosimile in camion che percorrono centinaia di chilometri, spesso senza soste per consentire loro di bere o mangiare, spesso sotto il sole cocente dei pomeriggi estivi o nel gelo delle notti invernali. Molti di essi perdono la vita prima di arrivare al macello. Cavalli, maiali, capre, agnelli, mucche, polli... A questi e ad altri poveri animali sono inflitti dall'uomo viaggi terribili di molti chilometri. Ogni settimana, qualcosa come 15.000 capre sono stipate sui camion per un viaggio di 2300 km dalla Namibia al Sud Africa. Esse subiscono il trasporto per 36 ore senza mangiare e senza bere. Molti maiali vengono trasportati vivi per oltre 4.500 chilometri, via terra e via mare, dal Canada occidentale alle Hawaii, in un viaggio che dura fino a nove giorni. Centinaia di maiali sono stipati insieme al buio, in condizioni di sovraffollamento, prima su un camion, poi in una nave. Sono affamati ed esausti e restano per lungo tempo senza cibo. Ogni settimana migliaia di bovini vivi sopportano un viaggio di tre settimane dal porto amazzonico di Belem in Brasile fino a Beirut, in Libano. I bovini sono stipati sui camion nel caldo rovente dell’Amazzonia. Per quattro giorni non potranno più muoversi o sdraiarsi e non riceveranno né cibo né acqua. Quelli che cadono restano intrappolati e si feriscono. Una volta giunti alla nave, l’uso di pungoli elettrici durante il caricamento infligge ulteriori sofferenze ai bovini indeboliti. Ogni anno milioni di pecore vive subiscono un trasporto estenuante via terra e via mare dall’Australia al Medio Oriente, che dura mesi. L’equivalente di tre pecore per ogni metro quadrato viaggia in ricoveri scarsamente illuminati e infuocati. Ogni sera centinaia di migliaia di polli soffrono o muoiono durante il viaggio in camion fino a Bangkok. I volatili, provenienti da allevamenti industriali dove sono stati cresciuti in condizioni penose, sono stipati in gabbie sporche per il trasporto. Qui restano schiacciati, si feriscono e perdono sangue. Circa il 95% dei polli da carne subisce fratture ossee multiple. Molti muoiono durante il viaggio a causa del caldo intenso. Quelli che sopravvivono defecano costantemente a causa della sofferenza, diffondendo le malattie fra le gabbie. Per concludere con le crudeltà, una volta giunti al mercato ai volatili viene tagliata la gola, per poi essere gettati in un bidone e lasciati morire. Gli allevamenti industriali di pollame rappresentano un pericolo per gli essere umani e un orrore per gli animali. I metodi da essi impiegati hanno contribuito all’evoluzione dell’influenza aviaria. Solo nell’anno 2000 sono stati trasportati nel mondo oltre 40 miliardi di polli, un numero sei volte maggiore dell’intera popolazione umana del pianeta. Milioni di animali ogni anno vengono trasportati in condizioni allucinanti da una parte all'altra dell'Europa per essere poi macellati nel paese di destinazione. I viaggi sono estenuanti. Gli animali sono stipati all'inverosimile in camion che percorrono centinaia di chilometri, spesso senza soste per consentire loro di bere o mangiare, spesso sotto il sole cocente dei pomeriggi estivi o nel gelo delle notti invernali. Molti di essi perdono la vita prima di arrivare al macello. Cavalli, maiali, capre, agnelli, mucche, polli... A questi e ad altri poveri animali sono inflitti dall'uomo viaggi terribili di molti chilometri. Ogni settimana, qualcosa come 15.000 capre sono stipate sui camion per un viaggio di 2300 km dalla Namibia al Sud Africa. Esse subiscono il trasporto per 36 ore senza mangiare e senza bere. Molti maiali vengono trasportati vivi per oltre 4.500 chilometri, via terra e via mare, dal Canada occidentale alle Hawaii, in un viaggio che dura fino a nove giorni. Centinaia di maiali sono stipati insieme al buio, in condizioni di sovraffollamento, prima su un camion, poi in una nave. Sono affamati ed esausti e restano per lungo tempo senza cibo. Ogni settimana migliaia di bovini vivi sopportano un viaggio di tre settimane dal porto amazzonico di Belem in Brasile fino a Beirut, in Libano. I bovini sono stipati sui camion nel caldo rovente dell’Amazzonia. Per quattro giorni non potranno più muoversi o sdraiarsi e non riceveranno né cibo né acqua. Quelli che cadono restano intrappolati e si feriscono. Una volta giunti alla nave, l’uso di pungoli elettrici durante il caricamento infligge ulteriori sofferenze ai bovini indeboliti. Ogni anno milioni di pecore vive subiscono un trasporto estenuante via terra e via mare dall’Australia al Medio Oriente, che dura mesi. L’equivalente di tre pecore per ogni metro quadrato viaggia in ricoveri scarsamente illuminati e infuocati. Ogni sera centinaia di migliaia di polli soffrono o muoiono durante il viaggio in camion fino a Bangkok. I volatili, provenienti da allevamenti industriali dove sono stati cresciuti in condizioni penose, sono stipati in gabbie sporche per il trasporto. Qui restano schiacciati, si feriscono e perdono sangue. Circa il 95% dei polli da carne subisce fratture ossee multiple. Molti muoiono durante il viaggio a causa del caldo intenso. Quelli che sopravvivono defecano costantemente a causa della sofferenza, diffondendo le malattie fra le gabbie. Per concludere con le crudeltà, una volta giunti al mercato ai volatili viene tagliata la gola, per poi essere gettati in un bidone e lasciati morire. Gli allevamenti industriali di pollame rappresentano un pericolo per gli essere umani e un orrore per gli animali. I metodi da essi impiegati hanno contribuito all’evoluzione dell’influenza aviaria. Solo nell’anno 2000 sono stati trasportati nel mondo oltre 40 miliardi di polli, un numero sei volte maggiore dell’intera popolazione umana del pianeta.

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