giovedì 17 ottobre 2013

CARCERI

Carceri, 1 su 3 è straniero. Mandiamoli a casa loro, altro che amnistia!

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Un documento del Dap snocciola alcuni dati riguardanti le carceri italiane. L’amnistia non serve!
Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha stilato un documento che illustra tutti i numeri delle carceri italiane. La capienza di queste è di 45588 unità, volendo considerare i termini di legge (9 metri quadrati per persona). I detenuti che invece le “abitano” sono 66009. Ci sono poco più di 20mila persone in più rispetto alla capienza attuale.
Senza considerare che quasi 30mila sono ancora in attesa di una sentenza definitiva, il numero degli stranieri nelle patrie galere si attesta a quota 23772 unità. In altri numeri, il 35% dei detenuti nelle carceri italiane è di origine straniera. Provengono per la precisione da 149 paese diversi.
Considerato che la capienza delle carceri aumenterà i seguito alle ristrutturazioni che risultano essere in corso, preso atto che in Italia esistono più di 40 carceri fantasma mai divenute operative e visto che l’attuale capienza risulta essere di 45mila posti circa su 66mla detenuti totali, perché i quasi 25mila stranieri non possono scontare la pena nei loro paesi d’origine? È una proposta cosa assurda ed irrealizzabile?
Facendo un rapidissimo calcolo matematico il problema del sovraffollamento delle carceri italiane potrebbe essere risolto mandando i detenuti stranieri a scontare la pena detentiva nel loro paese di appartenenza. Non è una questione di razzismo ma di opportunità. Se i detenuti in totale sono 66mila e la capienza effettiva delle carceri è di 45mila unità, significa che 21mila persone sono di troppo. Gli stranieri nelle nostre galere sono 23mila, pertanto basterebbe fargli scontare la pensa a casa loro. Altro che amnistia!
Non è difficile: servono 21mila posti, gli stranieri sono 23mila, basta mandarli nelle galere dei loro paesi!

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