martedì 15 ottobre 2013

Bersani

Il Pdl rompe la tregua e chiede al ministro Cancellieri di mandare gli ispettori a Bologna a fare verifiche sui conti di Bersani, o meglio su un conto segreto. “Di segreto c’e solo l’origine di questa incredibile vicenda. Quei contributi sono stati erogati a norma di legge e registrati alla Corte d’Appello. Su alcuni organi di stampa si parla di conti segreti che mi riguarderebbero e si spargono interrogativi sulla regolarità di contributi di privati”. Lo afferma in una nota Pier Luigi Bersani. “Ripeto ancora una volta che i contributi di cui si parla sono quelli erogati a norma di legge e da anni regolarmente registrati dalla Corte d’Appello e dalla Camera dei Deputati. A questo punto, ho dato incarico a un legale di tutelare in ogni sede e contro chiunque la mia onorabilita”, conclude l’esponente del Pd. La richiesta di una verifica dei contoi arriva dal deputato Pdl Massimo Palmizio, che chiede: “Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri verifichi le motivazioni che hanno portato a ritardare di un anno l’inchiesta su presunti finanziamenti transitati nel conto corrente intestato alla segretaria dell’onorevole Pierluigi Bersani, all’epoca segretario del Partito democratico” e annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente al Ministero di Grazia e Giustizia. “E’ opportuno che il ministero della Giustizia invii un’ispezione presso la Procura di Bologna, per verificare come mai i magistrati, nel momento in cui hanno appreso dell’esistenza del conto corrente riservato intestato a Zoia Veronesi, indagata per truffa, hanno deciso di secretare gli atti, inviandoli per competenza alla procura di Roma solo tre settimane fa, a distanza di 12 mesi dalla presunta notizia di reato”. “Occorre appurare - prosegue l’esponente del Pdl – se di fronte al possibile coinvolgimento nell’inchiesta dell’onorevole Bersani, leader del Pd, i pm non abbiano deciso di riservargli un trattamento di favore, a pochi mesi dalle elezioni politiche”. Fonte: bastacasta.altervista.org

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