MI VERGOGNO DI ESSERE UN CARABINIERE
Lettera aperta di un carabiniere che si vergogna
Riceviamo e pubblichiamo.
· Di essere stato comandato, ignorando i veri ordini
· Di non aver sentito le grida di chi chiedeva Giustizia
· Di non aver contribuito ad allentare il giogo
· Di aver permesso ai Padroni di comandare
· Di aver difeso gli Indifendibili
· Di non aver dato voce a chi già non ne aveva
· Di aver taciuto quando sarebbe stata ora di parlare
· Di aver contribuito involontariamente ad opprimere gli oppressi
· Di aver zittito quanto c’era da urlare
· Di aver negato quanto c’era da affermare
· Di non aver ascoltato quanto c’era da ascoltare
· Di aver guardato in una unica e sola direzione
· Di aver favorito anziché arrestare chi veramente lo meritava
· Di essere rimasto in vigile attesa quando non v’era nulla per cui ne valesse la pena
· Di non aver compreso quanto c’era da comprendere
· Di non aver saputo piangere quanto chi mi stava di fronte
· Di non aver ascoltato chi meritava di esserlo
· Di aver fatto tacere chi già, non aveva voce
· Di aver fatto gridare chi non ne aveva diritto
· Di aver fatto rispettare regole che di fatti, non lo sono
· Di aver sacrificato chi con Amore mi è affianco da una vita
· Di aver detto sempre la verità, scoprendo che essa era solo una grande Bugia
Di tutto questo e di tanto altro mi VERGOGNO e chiedo PERDONO a Dio ed agli Uomini.
Ma soprattutto chiedo perdono ai miei Figli, perché il loro padre non sapeva quel che faceva.
Un Carabiniere
Un Padre
Nessun commento:
Posta un commento