Adopt - Do Not Buy A Life ha condiviso la foto di Hans Ruesch per l'abolizione della vivisezione. Ora.
Il caso DES Imperatrice nuda aveva già parlato (nel 1976) del caso dello Stilbestrolo, i cui danni da allora sono andati aumentando. Il nome completo di questo farmaco, come detto sopra, è Dietil-Stilbestrolo, ma negli Stati Uniti è stato ridotto a DES. Il prototipo di tutti gli estrogeni sintetici (ormoni sessuali femminili) era stato sviluppato nel 1939 e provato per anni senza effetti avversi su animali, ma poi d'improvviso si era rivelato capace di sviluppare il cancro in ragazze adolescenti alle cui madri il medico aveva prescritto questo nuovo "farmaco miracoloso" durante il periodo della gravidanza. Questo farmaco è dunque capace di passare attraverso la barriera placentare e può innescare il cancro nel feto. Ma perché questo farmaco era stato prescritto a donne gravide? Non è forse sempre un pericolo prescrivere farmaci a donne incinte? Questa regola era stata trasgredita perché il nuovo farmaco era stato espressamente raccomandato come sicuro anche in gravidanza. E come mai? Perché era stato provato intensamente su animali gravidi. Il dott. Robert W. Miller del National Cancer Institute di Bethesda nel Maryland, che nel 1973 aveva redatto l'avvertimento ufficiale pubblicato in tutta fretta dall'OMS di Ginevra, aveva rivelato quanto segue: Esperimenti su animali: Non vi è stata alcuna correlazione tra i tipi di tumore ottenuti in modelli sperimentali [ossia animali da laboratorio, n.d.a.] e tipi di cancro infantile. Al dott. Miller, o mancava l'avvedutezza di trarre la conclusione che le prove su animali sono tragicamente ingannevoli e perciò vanno abbandonate al più presto, oppure gli mancava il coraggio di dirlo, il che è più probabile, perché lui e centinaia di suoi colleghi al Bethesda vivono di sperimentazione animale non sapendo bene come altrimenti sbarcare il lunario. E difatti questo esimio scienziato non trovò nessun miglior consiglio da dare che quello di intensificare gli sforzi sui medesimi binari, sebbene i nuovi casi di cancro da lui testé riportati avessero avuto dai 14 ai 22 anni prima di manifestarsi. Il mio dattiloscritto finale consegnato a Bantam Books nel settembre '76 riportava che fino a quel momento erano stati segnalati almeno 34 casi di cancro causati dal DES. Era un nuovo tipo di cancro, mai visto prima. Vediamo le precise parole del dott. Miller nel suo storico documento pubblicato dall'OMS di Ginevra nel 1973 sotto il titolo Genesi transplacentare del cancro: Meno di sei mesi fa è stato fatto il drammatico annuncio che il cancro può essere indotto in una bambina da un farmaco assunto dalla madre durante la gravidanza. Un caso simile non era mai stato osservato prima. Una forma particolare di cancro vaginale (clearcell adenocarcinoma), una malattia da anziani, è stata per la prima volta osservata in otto giovani donne dell'area di Boston […] Già nel 1973, nel numero di ottobre di Animali e Natura diretto da Vittorio Menassé, avevo pubblicato per primo in Italia il caso del DES, che era appena stato scoperto in America e riportato dall'OMS. In quell'occasione avevo previsto che, dato il lungo periodo di latenza della malattia, quei pochi casi segnalati sarebbero verosimilmente stati solo i primi di molti. Purtroppo sono stato facile profeta. Non chiamatemi menagramo, chiamate menagrami gli eserciti di individui che popolano le camere di torture in tutto il mondo e gli strapagati ministri della Sanità che operano in collusione con l'industria farmaceutica. Ormai esistono in America varie associazioni fondate dalle "figlie" del DES, e con un paio d'anni di ritardo si è svegliata anche la Francia, dove il DES è chiamato Distilbène. Nel '73 avevo anche inviato un comunicato stampa ai più importanti giornali italiani, avvertendoli del caso Stilbestrolo. Soltanto il direttore di Panorama ne prese nota ringraziandomi con una lettera personale, ma si vede che non considerò necessario divulgare la notizia, perdendosi così un bello scoop. Per almeno altri due anni nessun medico in Italia fu avvertito dei pericoli di questo ennesimo "farmaco miracoloso". Non temo di sbagliarmi asserendo che ancora oggi molti medici italiani non ne abbiano sentito parlare. Intanto le associazioni delle "figlie" del DES in USA continuano a crescere. Non mi pare di esagerare parlando di negligenza criminale alla luce di quanto accaduto da allora. Negli USA, la notizia ritornò di attualità il 4 aprile 1978 con un dispaccio della United Press International da Newark, che apparve come un semplice trafiletto nel New York Times col titolo "UNA VITTIMA DEL CANCRO SI ACCORDA CON I FABBRICANTI DEL DES": Una ditta del New Jersey, che fabbricava un ormone prescritto per assicurare gravidanze senza problemi, si è dichiarata disposta oggi a pagare un indennizzo a una donna che aveva sviluppato un cancro dopo che sua madre aveva assunto il farmaco, comunemente noto come DES. La ditta, Carnrick Laboratories di Ceder Knolls, è giunta a un compromesso privato prima del dibattito in tribunale. Si è dichiarata disposta a pagare un indennizzo, il cui importo non è stato rivelato, a Catherine Conway Kershaw di Wilmington, Del. L'accordo è stato fatto poco tempo prima che un gran giurì si riunisse per iniziare un dibattito in tribunale. Faceva parte dell'accordo che ambo le parti non rivelassero a nessuno l'ammontare della somma da pagare né altri aspetti del caso. Questo è stato uno dei primi compromessi nel caso di un processo contro un fabbricante di Stilbestrolo o DES. La signora Kershaw e sua madre sono andate in tribunale affremando che la signora Dershaw aveva sviluppato un cancro in seguito all'ingestione del farmaco 25 anni prima da parte di sua madre, dopo aver sofferto di un'inspiegabile serie di aborti. Il DES è oggi noto come un farmaco responsabile di cancro vaginale in un numero ridotto di donne le cui madri avevano ingerito il farmaco. Da notare l'impegno dell'UPI di minimizzare il fatto nel capoverso finale. Nonostante ciò, il caso continuò a crescere, inesorabilmente, come un cancro curato dalla medicina ufficiale. Da allora i casi venuti alla luce si sono moltiplicati, e vittime del DES o i loro parenti si sono riuniti per portare i fabbricanti in tribunale. L'edizione di agosto di Mother Jones pubblicò una "Lettera al direttore" di Margot Gramet di New York, che si identificava come una "Figlia del DES e un'attiva partecipante nell'organizzazione Azione-DES di New York". Comprendeva la seguente dichiarazione: [...] Il numero di casi è il doppio di quello menzionato nell'articolo - più vicino ai 400 - e il numero dei morti supera i dieci. Inoltre fino al 90% delle Figlie del DES hanno una normale condizione benigna conosciuta come adenomi vaginale o qualche altra anormalità del sistema riproduttivo. Circa 6 milioni di donne hanno assunto il DES durante la gravidanza, così il numero di Figlie del DES è stimato e approssimato alla metà del numero reale. Poiché le più anziane delle Figlie del DES vengono stimate avere oggi intorno ai 30 anni, è impossibile predire che fine faranno le donne che adesso si trovano in condizione irregolare benigna. Il New York Times del 17 luglio 1979 parlava ancora di questo caso, in un articolo intitolato "UNA DONNA VINCE UN PROCESSO IN UN CASO DEL DES" che cominciava così: In un verdetto innovatore emesso ieri dalla Corte Suprema del Bronx, una compagnia farmaceutica è stata condannata al pagamento di 500.000 dollari a una donna per un cancro causatole dal DES, un farmaco che era stato prescritto alla madre allo scopo di prevenire aborti. La parte lesa è stata identificata come Joyce Bichler, venticinquenne, e il fabbricante condannato a pagare la somma era Eli Lilly & Co. Il 26 agosto 1979 un altro articolo nel New York Times era intitolato "UNA DONNA CHE RITIENE CHE IL DES LE ABBIA CAUSATO UN CANCRO SI E' VISTA ACCORDARE 800.000 DOLLARI". La donna era la ventiseienne Anne Needham. Il fabbricante responsabile del danno, il White Laboratories di Kenilworth, N. J., che nel frattempo è stato assorbito dalla Schering-Plough Corporation. L'articolo continuava: Durante il processo, Mr. Charfoos [l'avvocato della parte lesa] ha riferito che circa 400 donne avevano sviluppato un cancro vaginale perché le loro madri avevano preso quel farmaco e che almeno altre 1000 giovani donne si trovavano in condizione pre-cancerosa. Mentre il cancro continuava ad avanzare in tutti i paesi in cui la popolazione ottusa continua a lasciarsi dominare dal potere medico e dall'industria chimica, c'è una domanda che attende risposta: "Perché i fabbricanti di medicinali continuano a essere portati in tribunali civili, anziché in tribunali criminali sotto l'accusa di strage?". Di seguito la spiegazione. Il settimanale Time pubblicò un altro articolo sulle "figlie" del DES nel numero del 24 marzo 1980, che diceva tra l'altro: Adesso vi sono altre notizie preoccupanti per le figlie del DES. Quando raggiungono l'età della fertilità sembra che siano più predisposte di altre all'aborto, a partorire un bimbo morto, a nascite premature e a gravidanze extrauterine. Il New England Journal of Medicine e altre riviste mediate hanno fornito ulteriori informazioni e tutte quanto mai preoccupanti. I danni del DES possono estendersi alla terza generazione e danneggiare anche gli organi genitali dei discendenti maschi. Il DES è ancora sul mercato, come "pillola contraccettiva del giorno dopo". Ironicamente, giusto l'opposto di quel che era stato il suo scopo iniziale. ___ * ___ Quanto scritto è la continuazione del paragrafo: "Le nuove malattie":http://www.facebook.com/photo.php?fbid=487521691325682&set=a.483595725051612.1073741836.469925656418619&type=3&permPage=1 Dall'Autore di IMPERATRICE NUDA, Hans Ruesch: LA FIGLIA DELL'IMPERATRICE _ La grande industria della malattia. Stampa Alternativa A cura e con un saggio di Marco Mamone Capria Vedi la descrizione dell'album: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.483595725051612.1073741836.469925656418619&type=1 Info:http://www.hansruesch.net______________________________________
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