Mi hanno fatto sempre ridere coloro che usano il termine “macelleria sociale” non solo perché usano il termine MACELLO per rappresentare a volte un disagio sociale, ma perché il MACELLO rappresenta il primo e definitivo passo verso lo smembramento totale del corpo, fatto di muscoli ed ossa, fatto dell’odore acre del sangue del tuo fratello, padre, madre massacrato e schiavizzato come merce senza diritto di cronaca e speranza. La sentenza del macello è scritta prima della nascita, da generazione in generazione, i figli dei figli e i nonni dei nonni tutti smembrati e fagocitati da un popolo sempre affamato e grasso alla ricerca continua di gagare il proprio pasto “succulento” di sangue per dimagrire un etto di più…neonati, vecchi (come la gallina che fa buon brodo) gonadi di toro (afrodisiache), neanche oramai ci chiediamo se il nostro piatto abbia avuto un nome, una vita o se in realtà sia mai esistito, forse è nato senza vita, o forse è vissuto senza nessuna speranza di vivere…MAI. Vorrei tornare indietro per salvarli tutti, vorrei che qualcuno sentisse come me la loro voglia di VITA, senza chiedere o avere, semplicemente vita!
Nessun commento:
Posta un commento