lunedì 16 dicembre 2013

CHI SONO VERAMENTE QUESTE PERSONE AL POTERE

La strana estorsione al fratello della Boldrini


laura-boldrini
16 dic – Studio-approfondimento sulla scomparsa di Sergio Isidori». Si parte dalla sparizione del piccolo Sergio di soli 5 anni, nel lontano 1979, per passare al Silenzio della Rosa, una raccolta di racconti scritti da un prete (Don Mario Buongarzoni che però confessò: «L’ho scritto anche nella prefazione: quel racconto è pura fantasia», il parroco si è sempre trincerato dietro “il segreto del confessionale” pur di non rispondere e di non rivelare l’identità dell’uomo che appare nel racconto.).
. Il culto della Madonna delle rose, la simbologia della Vergine e della Madre nera: «Rosa equivale a Iside e Iside equivale a Isid-ori» … Di questi argomenti tratta  il bislacco «dossier» che il 6 settembre 2013 MicheleRiccardi, un ragioniere disoccupato di 43 anni, consegna all’ufficio comunale di Monte Roberto (Ancona): l’uomo vuole che ne prenda visioneUgo Boldrini, segretario in quel comune ma soprattutto fratello della presidente della Camera, Laura Boldrini.
La mattina del 13 settembre i due si incontrano in comune. Ma sono in ascolto anche i carabinieri, perché Ugo Boldrini ha presentato una denuncia per tentata estorsione. Riccardi, che gli si è presentato sotto il falso nome di «Mirko Rocchi», vuole infatti concludere un affare con i Boldrini: vuole vendere un farneticante «dossier» dove ha distillato il suo studio sulla scomparsa del bambino e su misteriose trame esoteriche che a suo dire coinvolgerebbero Laura.
La presunta estorsione, peraltro, è assai anomala. Prima di tutto perché l’uomo ritira da Ugo Boldrini un assegno di 3 mila euro, più 500 in contanti, e in cambio gli consegna addirittura una quietanza firmata, con tanto di contratto. Tutto, insomma, è tracciabile, tutto è alla luce del sole. [...]
«Pensava davvero che venderlo in quei termini fosse una cosa lecita» sostiene il suo legale, Alessandro Petrillo. «Riccardi aveva una visione deformata della realtà, non a caso aveva preparato una quietanza per la riscossione dell’assegno». Quella paradossale quietanza, di cui resta traccia anche nell’intercettazione, non è però agli atti. Ed è scomparso anche Riccardi.

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