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giovedì 12 dicembre 2013
SIAMO SOTTO UNA DITTATURA A DELINQUERE
L'AGCOM STà PER CHIUDERE IL WEB
L’Agcom, infatti, varerà oggi 12 dicembre, a meno di eventi che a questo punto sembrano oggettivamente impossibili, il regolamento sul diritto d’autore, che le consentirà di cancellare i siti sospettati di non rispettarne le norme. Dopo avere suscitato le proteste di mezzo mondo, sino ad arrivare alle critiche esplicite da parte di commentatori esteri e studiosi di Università statunitensi l’Agcom varerà il contestatissimo regolamento, in perfetta solitudine (a parte i lobbisti in festa). Ma, prima di questo, accadrà qualcosa in Agcom (o, meglio, non accadrà) per chiudere in bellezza la genesi “democratica” di questo atto amministrativo, sempre al netto di colpi di scena, che probabilmente non avverranno. A dispetto di quella povera vedova che, a tutt’oggi, si chiama democrazia. Del resto il Presidente Cardani già aveva mostrato fastidio per le critiche dei “pochi” che si opponevano ai metodi dell’Agcom. I pochi peraltro sono quasi centomila cittadini, decine di Docenti Universitari, Associazioni di consumatori, Associazioni di piccole e medie imprese, e cosi via. Vediamo di cosa si tratta. Continua su fonte
La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE ON-LINE
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’AGCOM, ha deciso di far sì che gli editori e le televisioni possano cancellare in sole 72 ore i contenuti presenti sul web, anche interi siti, senza nessun vaglio della magistratura, con una semplice segnalazione. Con la scusa del diritto d’autore, l’obiettivo ancora una volta è il controllo e la censura dell’informazione libera. Una norma simile non esiste in nessun altro Paese del mondo. Se il Parlamento non interviene, la delibera sarà operativa entro un mese e mezzo. Claudio Messora intervista Fulvio Sarzana, avvocato esperto di tematiche legate alla rete. Fate girare questa intervista:
Cari membri dell'Autorità per le comunicazioni, Vi chiediamo di non adottare la nuova regolamentazione numero 452/2013 che vi darebbe il potere di rimuovere contenuti da siti internet italiani e di chiudere i siti stranieri, se sospettati di violare il copyright. Nessuna decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Il Parlamento sta decidendo già di questi temi. Vi chiediamo di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra Costituzione.
Alla Commissione e ai parlamentari Europei Cari Parlamentari Europei e Membri della Commissione Vi chiediamo di attivarvi per fermare l’adozione della regolamentazione 452/2013 dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni italiana darebbe, senza una norma parlamentare e senza il ricorso ad un giudice, per la prima volta in Europa, il potere di rimuovere entro 48 ore contenuti da siti internet italiani e di chiudere i siti stranieri, se sospettati di violare il copyright. Il regolamento viola l’articolo 52.1 della stessa Carta dell’unione Europea che prevede “eventuali limitazioni all’esercizio dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla presente Carta devono essere previste dalla legge e rispettare il contenuto essenziali di detti diritti e libertà” Nessuna decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un Parlamento e senza un giudice. Il Parlamento Italiano sta decidendo già di questi temi, in contrasto con le regole d’urgenza dell’Agcom. Vi chiediamo di rimettere la questione al Parlamento Italiano, e di richiedere all’ UE la sospensione dell’approvazione delle Regole dell’AGCOM.
Il modulo per l’invio della petizione è disponibile! QUI
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