giovedì 12 dicembre 2013

LOTTARE CONTRO QUESTO POTERE CRIMINALE CHE VUOLE DISTRUGGERE IL PIANETA

11/12/13

Sapir: Maidan contro l’Ucraina?

Prof. Sapir chiarisce i dati macroeconomici dell'Ucraina e ci conferma quanto già possiamo immaginare:  se i manifestanti dovessero prevalere, gli toccherebbe prepararsi a un futuro di grande delusione



Le manifestazioni di Kiev minacciano di prendere una piega insurrezionale. Per quanto i manifestanti siano numerosi, essi non rappresentano che una parte dell'Ucraina. La mappa delle elezioni presidenziali del 2010, vinte da Victor Yanukovich, conferma una divisione dell'Ucraina, non in 2, ma in 3 parti. La questione importante è capire da che parte starà l'Ucraina centrale. Al governo ucraino non rimane altro che poter contare su una maggioranza della popolazione che non sostiene, qualunque cosa se ne dica, i manifestanti.


                                                                              Mappa
                                     Ripartizione dei voti nelle elezioni Presidenziali del 2010
 


In effetti, bisogna sapere che gli interessi economici dell'Ucraina stanno molto più dal lato dell'Unione doganale eurasiatica (con Russia, Bielorussia e Kazakistan) che dal lato dell'Europa. Il commercio estero dell'Ucraina con la Russia è in aumento e, cosa molto significativa, se le importazioni dalla Russia sono forti, le esportazioni verso la Russia sono in aumento sin dal 2005.

             Fonte: Banca Nazionale dell'Ucraina e lo Servizio Statistico Statale della Russia


Quello che è impressionante è vedere che le esportazioni verso la Russia, che nel 2004 rappresentavano solo il 14 % delle esportazioni totali, sono ormai oltre il 22 %, con un incremento del 58%. Inoltre, possiamo vedere che le esportazioni verso la Russia sono parallele a quelle della Bielorussia e del Kazakhstan. Questa è la prova del successo dell'Unione doganale, che è ben lungi dall'aver raggiunto tutto il suo potenziale.
 
                                            
  Fonte : Servizio Statistico Statale della Russia..http://www.gks.ru/wps/wcm/connect/rosstat_main/rosstat/ru/statistics/ftrade/#

Da questo punto di vista, dato che l'Unione europea è in stagnazione e che la domanda interna si contrae nella maggior parte dei paesi, tranne che in Germania, è chiaro che il più importante potenziale di sviluppo si trova dalla parte dell'Unione doganale. Se l'Ucraina decidesse di firmare un accordo con l'UE che esclude le relazioni economiche con la Russia, l'UE dovrebbe compensare il significativo deficit per le industrie ucraine. Va osservato che questo porterebbe a un flusso di trasferimento di 15-20 miliardi all'anno ($ 20 miliardi nel 2011). Chiaramente, l'UE non può permettersi di versare una tale somma all'Ucraina. Naturalmente, i saldi commerciali dei paesi dell'Unione doganale sono negativi nei confronti della Russia. Ma va notato che il saldo della Ucraina è lo stesso della Bielorussia 

  Fonte : Servizio Statistico Statale della Russia.http://www.gks.ru/wps/wcm/connect/rosstat_main/rosstat/ru/statistics/ftrade/#

Ciò significa che l'Ucraina, come gli altri paesi, dovrebbe cercare di sviluppare il suo commercio verso la Russia. Da questo punto di vista, la firma dell'Unione doganale rappresenterebbe un significativo passo avanti nelle relazioni commerciali, e potrebbe alla fine - e data la complementarietà esistente tra l'industria russa ed ucraina - consentire all'Ucraina di riequilibrare la sua bilancia commerciale. D'altronde, uno dei motivi del sostegno al presidente e al suo governo da parte dell'Ucraina orientale sta proprio nell'importanza di queste relazioni commerciali per le popolazioni interessate.

I manifestanti di Kiev hanno certamente delle buone ragioni per protestare. Ma non dovrebbero dimenticare che essi non rappresentano né la maggioranza della popolazione ucraina né gli interessi di questa popolazione. Se dovessero dimenticarlo, dovrebbero prepararsi a un futuro di grande delusione. Per quanto riguarda gli Eurocrati di Bruxelles e gli europeisti di ogni genere, è il caso di dire "giù le mani" dall'Ucraina. Non cercate di provocare una guerra civile dalle conseguenze geopolitiche incalcolabili per difendere i vostri interessi particolari.

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