domenica 1 dicembre 2013

COLPA DI UNA NAZIONE CHE RICONOSCE I DOVERI SENZA AVERE I DIRITTI. FERMARE TUTTO

Immigrati benestanti dichiaravano di vivere in povertà per avere i sussidi del comune

 
barcone immigrati
Fare un’analisi dei motivi per i quali un continente come l’Africa, con il più ricco sottosuolo del pianeta, non riesca a non far morire di fame la propria gente e così gli immigrati che arrivano in Europa, buona parte dei loro guadagni li spediscono ai familiari rimasti a casa.
Grande senso di responsabilità e della famiglia, se i soldi sono stati guadagnati col proprio lavoro, ma quando gli extracomunitari fanno i furbi allora qui non c’è giustizia. Bussano alle porte dei servizi sociali affermando che non hanno i soldi per arrivare alla fine del mese: non possono fare l a spesa, pagare bollette ed affitto, dichiarando di vivere nella più completa povertà e dichiarando redditi di neppure 6,500 euro all’anno. E siccome dicono di non averli, i soldi li chiedono.
Ma l’assegno di sussidio(dai 500 ai 3 mila euro una tantum che percepivano dal Comune, lo intascavano illegalmente. Perché non erano affatto poveri e quei soldi pubblici li inviano nei propri Paesi d’origine, mantenendo così famigliari, parenti e amici. Con una serie di controlli incrociati, guardia di finanza e polizia locale di Lecco hanno smascherato i  disonesti del sussidio comunale e stroncato un raggiro che, solo nel 2012, è costato alle casse municipali 53 mila euro.

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