mercoledì 13 novembre 2013

VERAMENTE UNA RIVINCITA

In Polonia premiato come miglior vino rosso, in Italia boicottato perché il produttore è anti-Kyenge

Di Riccardo Ghezzi, il  - # - 1 commento
1458673_561859840550628_1468554019_nFulvio Bressan ha avuto un riconoscimento importante, gradito a chiunque faccia di mestiere il produttore di vini: il suo Schioppettino, o Ribolla nera, è stato premiato a Varsavia come miglior vino rosso presente sul mercato polacco nel 2013. Un attestato di stima da parte della Polonia, ad un’azienda, Mastri Vinai Bressan, che da anni rappresenta un’eccellenza italiana che tiene alto in primis il nome della regione Friuli Venezia Giulia.
Eppure, la Mastri Vinai Bressan non gode della stessa fortuna in Italia. Capita, a parecchie eccellenze italiane. Ma in questo caso i motivi sono paradossali in quanto riconducibili esclusivamente alla politica. Del suo caso avevamo già parlato lo scorso 2 settembre, in un articolo dal titolo “Il produttore insulta la Kyenge? I suoi vini escono dalle recensioni”. Tutto vero: la slow food-slow wine non ha più voluto recensire i vini di Bressan, anche se ottimi, perché il produttore ha insultato il ministro Kashetu Kyenge, detta Cecile, su facebook. Ma c’è anche chi ha invitato al boicottaggio per lo stesso motivo.
Mentre in Italia le campagne di boicottaggio continuano, la Mastri Vinai Bressan e Fulvio Bressan si godono questo ennesimo premio al loro lavoro. Alla faccia di “radical-chic perbenisti” e “catto-comunisti”, come scrive lo stesso Fulvio Bressan, che sul suo profilo facebook tiene a precisare che “In Polonia le degustazioni le fanno veramente alla cieca”. Senza condizionamenti, dettati da motivi politici o quant’altro. A Varsavia è stata premiata davvero la qualità.
Friuli Venezia Giulia e Italia dovrebbero esserne orgogliosi.

Nessun commento:

Posta un commento