sabato 16 novembre 2013

VERGOGNE ITALIANE

LETTA E’ STATO FINANZIATO DAI GESTORI DEL POKER! LA SMENTITA DEL PREMIER SMASCHERATA DALLE “IENE” (LINK VIDEO)

 
IL PREMIER HA SMENTITO DI AVER RICEVUTO CONTRIBUTI PERSONALI, MA SOLO DONAZIONI ALLA SUA FONDAZIONE VEDRO’. IERI UN SERVIZIO DELLA TRASMISSIONE TELEVISIVA “LE IENE” HA INVECE INTERVISTATO IL MANAGER DI UN’AZIENDA CONCESSIONARIA DI SALE BINGO CHE HA CANDIDAMENTE AMMESSO DI AVER FINANZIATO DIRETTAMENTE IL NIPOTE DI GIANNI LETTA DURANTE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2004 (ELEZIONI EUROPEE).
ALL’ESTERO CHI RACCONTA BALLE SI DIMETTE IMMEDIATAMENTE, IN ITALIA FA CARRIERA
QUI IL VIDEO DEL SERVIZIO TV

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Enrico Letta e le lobby del gioco d’azzardo: agli italiani tasse e lacrime

Mentre il governo discute sulle misure da adottare nella Legge di Stabilità, che sicuramente sarà di lacrime e sangue per gli italiani, non sembrano placarsi le polemiche che riguardano il premier Enrico Letta per i suoi presunti rapporti con i colossi del gioco d’azzardo.
Lo scandalo messo in risalto da un servizio di Flavio Roma delle Iene, il programma in onda su Italia 1, ha cercato di mettere in luce i presunti finanziamenti, che molti politici avrebbero ottenuto dai big del settore del gioco d’azzardo per ottenere in cambio una sorta di protezione e garanzia.
Il servizio delle Iene vedeva politici tenuti a libro paga dalle lobby del gioco d’azzardo che mensilmente percepivano dai mille ai duemila euro, mettendo in risalto un vero e proprio traffico illecito nei palazzi del potere.
Ci sono le multinazionali che ogni mese per mezzo di un loro rappresentante fanno il giro dei palazzi sia del Senato, che della Camera e incontrano noi assistenti e ci consegnano dei soldi da dare ai rispettivi Senatori o Onorevoli“, dichiarava un assistente parlamentare intervistato anonimamente. Ed è proprio quest’ultimo che aveva fornito dati e cifre sullo scandalo, evidenziando come erano due le principali multinazionali che operano nel settore dei videogiochi e delle slot machine avvezze a questo sistema. Il tutto affinché “quando ci sono degli emendamenti da votare in commissione o in aula, i Senatori e gli Onorevoli li votino a favore della categoria che paga“.
Una situazione che già ha avuto i suoi beneficiari, come afferma l’anonimo assistente parlamentare intervistato ai microfoni della Iena Filippo Roma: “basti pensare che per quanto riguarda le sale Bingo, si sono formati due gruppi che sono partecipati sia da uomini di centrosinistra che da uomini di centrodestra; ragione per la quale c’è una totale spartizione delle varie sale Bingo per tutta l’Italia“.
Uno scandalo che non guardava in faccia nessuno, tutti dal centrodestra al centrosinistra beneficiavano di questi presunti “regalini” che facevano capo a due ex ministri.
Si tratta di introiti che lo Stato avrebbe dovuto ricevere da queste multinazionali e che invece, grazie agli aiutini elargiti a questo o a quel politico, hanno occultato, rendendo praticamente vuote le casse dello Stato.
Cifre astronomiche se pensiamo che secondo gli ultimi dati Eurispes almeno 32 milioni di persone giocano d’azzardo e due milioni sono considerate “a rischio” dipendenza; tutto ciò rende gli italiani i più incalliti giocatori d’azzardo d’Europa e i terzi nel mondo.
Una situazione che, grazie alle Iene, vide anche l’intervento del presidente del Senato, Pietro Grasso, che aveva invitato a denunciare chi fosse a conoscenza di questi comportamenti illeciti tra i palazzi della politica.
Ma il vero scoop nasce quando il Movimento 5 Stelle attacca direttamente il premier Enrico Letta, reo secondo i grillini di aver beneficiato, per il tramite della fondazione Vedrò, di circa 30mila euro; a questi si aggiungerebbe un finanziamento di alcuni anni fa, direttamente al premier Enrico Letta, per il valore di 15mila euro, erogato da Porsia, titolare dell’Hbg, il gruppo che gestisce le concessioni dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato. Finanziamenti, è bene dire che sono privati e leciti, ma ci domandiamo se è opportuno che uno dei principali leader politici italiani, per di più l’attuale premier, riceva finanziamenti da multinazionali che basa la sua attività sulla concessione governativa dello Stato? Insomma è il governo che rilascia le autorizzazioni a quelle multinazionali che finanziano Letta e la sua Fondazione (con altri 7 ministri). Sarà scevro da condizionamenti quell’uomo politico?
Se per gli italiani infatti il governo riserva solo discussioni sul pagamento o meno dell’Imu e sull’aumento delle tasse, dall’altro lato pensa di condonare una parte di quanto i concessionari del gioco d’azzardo devono pagare allo Stato. Le cifre? La sanzione sarà ridotta da 2miliardi e mezzo di euro a 625milioni di euro. Una sanatoria che nei fatti condona i ricchi e indebolisce i bilanci familiari dei poveri cittadini.
Già nel 2007 le stesse multinazionali erano state sanzionate con una “multa” di 98miliardi di euro per i mancati introiti, poi ridotta a 2miliardi e mezzo. I big del gioco d’azzardo erano stati condannati perché tutti i dispositivi di giochi non erano collegati con il sistema informatico del Fisco. Nessuno insomma pagava le tasse dovute.
Ed il governo che fa? Prepara un ulteriore sconto, pari al 75%, che nei fatti agevola di gran lunga queste vere e proprie lobby di potere, fra le quali quella che avrebbe finanziato con 15mila euro il premier Letta.
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