giovedì 14 novembre 2013

PERCHE NON LI CACCIA IL VATICANO I SOLDI PER IL LORO CULTO SE VOOGLIONO FEDELI

Emilia: se la chiesa viene prima della casa

Il ter­re­mo­to che ha de­va­sta­to l’an­no scor­so l’E­mi­lia Ro­ma­gna ha fat­to pe­san­tis­si­mi dan­ni e mol­te vit­ti­me. Sono par­ti­ti, a ri­len­to, i la­vo­ri per la ri­co­stru­zio­ne. An­che per­ché le isti­tu­zio­ni han­no pre­fe­ri­to of­fri­re una cor­sia pre­fe­ren­zia­le alla ri­co­stru­zio­ne del­le chie­se, con sbloc­co di fon­di, av­vio di can­tie­ri e stan­zia­men­to di cen­ti­na­ia di mi­lio­ni dal­la Re­gio­ne. In zone dove an­co­ra c’è gen­te che non ha casa e vive nei con­tai­ner.
Prio­ri­tà alla ri­co­stru­zio­ne del­l’e­di­fi­cio di cul­to, men­tre per le case ci sono ri­tar­di
Un pro­ble­ma di cui si ren­de con­to la gen­te, che vive di­ret­ta­men­te que­sti di­sa­gi. A Ro­ve­re­to sul­la Sec­chia, fra­zio­ne di Novi di Mo­de­na col­pi­ta dal si­sma che con­ta qual­che mi­glia­io di abi­tan­ti, de­ci­ne di cit­ta­di­ni han­no pro­te­sta­to pa­ci­fi­ca­men­te da­van­ti alla chie­sa di San­ta Ca­te­ri­na. Ave­va­no sa­pu­to che la so­prin­ten­den­za avreb­be fat­to lu­ne­dì un so­pral­luo­go per ve­ri­fi­ca­re l’a­van­za­men­to dei la­vo­ri, per i qua­li sono sta­ti stan­zia­ti 3 mi­lio­ni di euro. La po­po­la­zio­ne la­men­ta di non es­se­re sta­ta coin­vol­ta nel pro­get­to e che si dia laprio­ri­tà alla ri­co­stru­zio­ne del­l’e­di­fi­cio di cul­to, men­tre per le case ci sono ri­tar­di. Tra l’al­tro, pro­prio qual­che mese fa è sta­ta eret­ta un’al­tra chie­sa, nel­le vi­ci­nan­ze del­l’al­tra. Il co­mi­ta­to di cit­ta­di­ni sot­to­li­nea la lon­ta­nan­za del­le isti­tu­zio­ni, che tra­scu­ra­no le ri­chie­ste di chi vor­reb­be tro­va­re una si­ste­ma­zio­ne sta­bi­le. Solo dopo la ma­ni­fe­sta­zio­ne la so­prin­ten­den­za si è mo­stra­ta più di­spo­ni­bi­le a or­ga­niz­za­re un in­con­tro pub­bli­co.
roveretosulsecchia
La per­ce­zio­ne del­la gen­te su quan­to pe­si­no i pri­vi­le­gi del­la Chie­sa sul­le loro ta­sche e sul­le loro con­di­zio­ni di vita ri­sul­ta pur­trop­po evi­den­te solo quan­do ci sono si­tua­zio­ni spu­do­ra­te come quel­la di Ro­ve­re­to. Oggi, l’ef­fi­ca­ce mar­ke­ting sus­si­dia­ri­sti­co (che spac­cia come ri­spar­mio l’ap­pal­to di wel­fa­re e ser­vi­zi es­sen­zia­li so­prat­tut­to a real­tà cat­to­li­che) e l’in­can­ta­men­to per papa Ber­go­glio fan­no il re­sto. Ma quan­do è trop­po è trop­po, in par­ti­co­la­re quan­do la Chie­sa si at­teg­gia a “po­ve­ra”, go­den­do però tra fi­nan­zia­men­ti ed esen­zio­ni per al­me­no sei mi­liar­di di euro pub­bli­ci l’an­no, di un pa­tri­mo­nio im­mo­bi­lia­re im­men­so (si sti­ma cir­ca un quin­to del va­lo­re in Ita­lia) e di ul­te­rio­ri man­ce quan­do ci sono ca­la­mi­tà.
Ren­de­re con­cre­ta­men­te per­ce­pi­bi­li le in­giu­sti­zie e le di­scri­mi­na­zio­ni
La cit­ta­di­nan­za non sa come stan­no le cose, ma quan­do se ne ren­de con­to di fron­te a casi pla­tea­li pro­te­sta. Sta an­che a noi, at­ti­vi­sti lai­ci,ren­de­re con­cre­ta­men­te per­ce­pi­bi­li le in­giu­sti­zie e le di­scri­mi­na­zio­ni — non solo nel cam­po “astrat­to” dei di­rit­ti, ma an­che in quel­lo con­cre­to dei ser­vi­zi — che de­ri­va­no da que­sto si­ste­ma sbi­lan­cia­to a fa­vo­re del­la Chie­sa. E dire che c’è tut­to un mon­do di pri­vi­le­gi cle­ri­ca­li da sco­pri­re, fat­to non solo de­gli ol­tre 2 mi­liar­di che 8×1000 e in­se­gna­men­to del­la re­li­gio­ne cat­to­li­ca co­sta­no allo Sta­to. Ma an­che di sol­di pub­bli­ci che, in­ve­ce di es­se­re im­pie­ga­ti per ri­co­strui­re una casa, una scuo­la pub­bli­ca dove man­da­re i pro­pri fi­gli o un ospe­da­le dove cu­rar­si, ven­go­no spe­si per ri­co­strui­re una chie­sa.
La re­da­zio­ne

Nessun commento:

Posta un commento