venerdì 15 novembre 2013

FERMIAMO QUESTI ORRORI SUI NOSTRI FRATELLI ANIMALI

Le mucche da latte sono così sfruttate e sottoposte a tali sofferenze sia fisiche che psicologiche, che alcune non riescono ad arrivare al momento del macello ancora in piedi sulle loro zampe e quindi vengono caricate sui camion spingendole con una ruspa, issandole con una carrucola o con altri metodi violenti.
Le mucche vengono costrette a produrre 10 volte tanto il latte che servirebbe al loro cucciolo per vivere. E' naturale che questo, insieme alle condizioni terribili in cui sono tenute negli allevamenti, metta a dura prova il loro fisico. E' ovvio che dopo pochi anni di tale tortura questi animali siano letteralmente a pezzi. Tutto questo è normale, quotidiano: è quello che accade per avere nei negozi latte, burro, panna, yogurt, mozzarella, formaggi di ogni genere. Si può leggere negli occhi di questi animali la sofferenza dovuta al dolore fisico e psicologico: queste creature sono costrette a partorire un vitello ogni anno, solo così producono latte. Il piccolo viene portato via dalla madre appena nato e confinato in piccoli box per sei mesi e poi ammazzato e la sua carne venduta. In alternativa viene ammazzato subito, oppure lasciato morire d'inedia (come accade ai bufalini, gli scarti della produzione di mozzarella di bufala).
E' bene ricordare che il latte non è un alimento adatto al nostro organismo e l'uomo è l'unico animale che continua a berlo anche dopo lo svezzamento (tra l'altro di una specie diversa dalla sua).
Guarda il video: http://laverabestia.org/play.php?vid=419
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