“VIOLATI I PIU’ ELEMENTARI DIRITTI CIVILI NELLE NAZIONI IN CUI E’ ARRIVATA LA TROIKA”. UNA VOCE FUORI DAL CORO SI ALZA DA BRUXELLES. FINALMENTE!
(ASCA) – Bruxelles, 9 gen 2014 – In Grecia, Portogallo, Irlanda e a Cipro, i programmi di assistenza della Troika hanno determinato una violazione dei diritti.
Lo denuncia Petros Stangos, presidente del Comitato europeo per i diritti sociali al Consiglio d’Europa (Ecsr), nel corso dell’audizione in commissione Lavoro del Parlamento europeo sul ruole delle operazioni della Troika (Commissione Ue-Bce-Fmi) nei paesi in difficolta’. L’audizione rientra nell’inchiesta avviata dal Parlamento europeo per valutare come la Troika abbiano operato in Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro. Nell’ambito della stessa inchiesta la prossima settimana, a Strasburgo, sara’ sentito il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn. In particolare, rileva Stangos, dall’1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2012 ”abbiamo registrato violazione del diritto alla protezione della salute, la violazione del diritto alla sicurezza sociale, la violazione del diritto all’assistenza sociale, e la per eta”’. In altri termini, denuncia il presidente dell’Ecsr, ”e’ stata violata” la Carta sociale dell’Unione europea, ”di cui abbiamo bisogno”. Un esempio di queste violazioni, continua Stangos, arriva dalla Grecia. ”Abbiamo registrato ben 7 volte la violazione della carta” dal 2008 a oggi. Tra le altre cose ”in Grecia sono stati istituiti dei salari minimi sotto la soglia di poverta’, proprio quando la Commissione europea dichiara di voler combattere questa situazione”.
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