Come disse Upton Sinclair, non puoi chiedere ai presunti giornalisti di capire qualcosa per non capire la quale sono pagati. In questo caso però, siamo oltre, capiscono benissimo, non sono pagati per non capire, ma per mentire.
Per confondere le acque sulle marchette che fanno ai Rom, loro e i loro padroni usano quella che Orwell definì nel suo romanzo 1984 ‘neolingua’. Un modo per distorcere la realtà storpiando i termini che la descrivono. Un metodo noto ai semiologi. E così, le case popolari diventano ‘social housing’ – l’inglese fa sempre effetto sugli ignoranti e i poco intelligenti.
Il social housing sta alle case popolari come un prestanome al delinquente. Un metodo che i sindaci – per confondere gli elettori – utilizzano per fare le marchette agli zingari: nulla di più, nulla di meno.
Nessuna differenza tra dare una casa popolare a qualcuno, o trovargli una casetta e pagare l’affitto al posto suo. Anzi, peggio, perché le persone normali, nelle case popolari, l’affitto lo pagano.
Nessuna differenza tra dare una casa popolare a qualcuno, o trovargli una casetta e pagare l’affitto al posto suo. Anzi, peggio, perché le persone normali, nelle case popolari, l’affitto lo pagano.
Ma, dicono i galoppini dei sindaci nei vari giornali e blog amici degli zingari, ‘i soldi non sono del Comune, vengono dall’Europa!‘. E qui, cadono le braccia.
Ci sono ancora dei poveri di spirito e ignoranti della materia che credono i soldi arrivino dalla Ue: l’Italia, meglio dire i contribuenti italiani, danno alla Ue 10 e in Italia ritorna 7, e come vediamo dall’uso che ne fanno i sindaci, non torna certo in opere utili ai cittadini italiani. La Ue è un grande ‘redistributore’: ruba ai poveri per dare ai parassiti. Per questo la Ue piace tanto alle varie associazioni che speculano sull’accoglienza: le finanzia.
Ci sono ancora dei poveri di spirito e ignoranti della materia che credono i soldi arrivino dalla Ue: l’Italia, meglio dire i contribuenti italiani, danno alla Ue 10 e in Italia ritorna 7, e come vediamo dall’uso che ne fanno i sindaci, non torna certo in opere utili ai cittadini italiani. La Ue è un grande ‘redistributore’: ruba ai poveri per dare ai parassiti. Per questo la Ue piace tanto alle varie associazioni che speculano sull’accoglienza: le finanzia.
Infatti, i soldi che i Comuni spendono a favore dei Rom, spacciandoli per ‘fondi europei’, altro non sono che tasse pagate dagli italiani. Lo capiranno, i creduloni che si abbeverano come pecore cieche alla fonte dell’ignoranza? Non crediamo. Perché non vogliono capire. Negano l’evidenza: per loro, quando la realtà diverge dall’idea che se ne sono fatti, è la realtà a sbagliare, mica loro.
Giorni fa, il giornale d’attacco VoxNews ha pubblicato alcuni articoli denuncia sui privilegi che vari sindaci elargiscono ai cosiddetti ‘nomadi’. Una di queste notizie è stata condivisa su Facebook quasi 1 milione di volte. Alcuni blog e giornaletti si sono scatenati, preoccupati della diffusione che VoxNews consente a notizie che prima rimanevano nell’ombra. E’ evidente che questi bloggers e giornalisti sono i cani da riporto del Sistema, il loro unico scopo è difendere l’indifendibile, arrivando a negare l’evidenza dei fatti.
Prendiamo il caso di Torino. Fassino ha pagato i Rom per sgomberare il loro campetto abusivo. E già questo sarebbe abbastanza per denunciare lui e chi lo appoggia. Questi 800 zingari – che per anni hanno molestato il vicino canile e i residenti – saranno alloggiati a spese del Comune. Che siano case del Comune o ‘Social Housing’, non cambia una virgola, sono case che il Comune, invece di trovare a cittadini torinesi, ha preferito assegnare a chi ha violato la legge per anni. Non solo, questo cosiddetto ‘social housing’ è una doppia marchetta: una ai Rom, l’altra alle associazioni a delinquere che fanno dell’accoglienza un business.
Queste case, infatti, sono delle note associazioni – ci siamo capiti – che riceveranno dal Comune, quindi dai torinesi, il relativo affitto. Due piccioni con una fava, il contribuente.
Queste case, infatti, sono delle note associazioni – ci siamo capiti – che riceveranno dal Comune, quindi dai torinesi, il relativo affitto. Due piccioni con una fava, il contribuente.
In un’opera di disinformazia che non convince nemmeno i loro lettori più sfegatati, sono arrivati a dire che i Rom si pagheranno l’affitto: più facile che la Kyenge si iscriva alla Lega. Ma dico, hanno visto cosa è accaduto a Vicenza? Dove un altro sindaco malato di xenofilia – e guarda caso sempre del Pd – ha pagato le bollette agli zingari dopo avere, per anni, detto che se le sarebbero pagati da soli? Ma chi cavolo credete di prendere per il cosiddetto?
Altri, sempre della stessa muta latrante, sono arrivati a dire che si, avranno le casette, ma ci staranno ‘solo’ due anni. Casa ammobiliata gratis per due anni, non male. Ma poi, questi sono stati per anni in un campo abusivo, e qualcuno crede che tra due anni se ne andranno come inquilini modello? Parlano degli zingari come parlassero d’un lord d’altri tempi. Siamo alla patologia.
In conclusione. C’è un’ondata di marchette ai Rom:
- A Roma Marino ha messo in piedi un sistema, la ‘carta Roma’ – già ribattezzata ‘Carta Rom’ – le cui regole di assegnazione sono fatte su misura per gli zingari. La carta consente di riscuotere 500€ mensili.
- A Vicenza, Variati paga le bollette del campo nomadi, 150mila euro in due anni.
- A Torino, Fassino destina 5 milioni ai Rom e li sistema in casette moderne e ammobiliate.
- A Lucca, Tambellini si prepara a trasferire gli zingari in casette nuove in centro città.
- A Milano, Pisapia costruisce centri delux nei quali sistemare i suoi ‘fratelli’
Una sequela di vergogne e di sindaci anti-italiani con una cosa in comune: sono tutti del Pd.
Ma non solo fanno le marchette, esigono anche che non se ne parli, o che se ne parli utilizzando la neolingua. E funzionava, perché i giornalisti sono servi e al di là di lievi differenze ideologiche, hanno in comune la patologica adorazione della società multietnica. Sono talmente assuefatti alla droga multietnica e alle menzogne che scrivono per sostenerne le fragili fondamenta, da essere ormai convinti di essere liberi. Alcuni di questi si credono anche ‘giornalisti contro il Sistema’: sono solo gli utili idioti del Sistema.
Le cose sono cambiate. Da oggi, le notizie si danno. E si danno nude e crude. Fatevene una ragione.
Nessun commento:
Posta un commento