Fiat, sede fiscale in Gran Bretagna. Non pagherà piu’ le tasse in Italia
ECONOMIA, In risaltodomenica, 26, gennaio, 2014
L’idea dell’amministratore delegato sarà valutata dal consiglio di amministrazione di Fiat nei prossimi giorni, prima ancora della diffusione dei risultati del quarto trimestre e del 2013. Gli analisti stimano per Fiat e Chrysler un utile netto combinato in lieve aumento a 400 milioni di euro per il quarto trimestre e una flessione del 24% a 1,07 miliardi di dollari per il 2013. Una flessione – afferma il Wall Street Journal – imputabile ai problemi di Fiat in Europa, dove il Lingotto si trova a far fronte a vendite deboli. “I risultati rifletteranno un’inversione dei ruoli per le due case automobilistiche. Chrysler è stata trainata fuori dalla bancarotta da Fiat, ma ora le attività americane sostengono” la casa italiana.
La proposta di Marchionne arriva a poche settimane dall’accordo con il Veba per rilevare la restante quota di Chrysler e precede la presentazione del piano industriale, nel quale Fiat illustrerà – mette in evidenza il Wall Street Journal – i dettagli del rilancio di Alfa Romeo, soprattutto negli Stati Uniti. Fiat nel piano dovrebbe anche specificare come raccoglierà fondi per realizzare le sue iniziative. Gli analisti prevedono che sarà raccolto almeno un miliardo di euro, perchè nè Fiat nè Chrysler producono abbastanza cash per finanziarsi da sole. «Fiat e Chrysler si trovano in una posizione più debole rispetto alle rivali perchè hanno un portafoglio prodotti più limitato e quote inferiori nei mercati tradizionali. Inoltre sono state anche più lente a espandersi nei mercati emergenti come la Cina». libero
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