BIOLOGO INGLESE: "I GATTI PENSANO CHE L'UOMO SIA COME LORO"
Giovedì, 16 Gennaio 2014
JOHN BRADSHAW HA STUDIATO I MICI PER DECENNI
Il vostro gatto probabilmente pensa che anche voi siete un micio, anche se uno molto più grande. Lo sostiene il biologo inglese, John Bradshaw, il quale spiega che il modo in cui i felini a quattro zampe ci salutano (con la coda in su) e si strofinano sulle nostre gambe è simile a quello che fanno gli animali per comunicare affetto ad altri gatti.
"Nella società dei mici, questa sequenza è di solito eseguita da un gatto più piccolo verso uno più grande, un gattino o gatto giovane verso la madre o un parente più anziano, una femmina verso un maschio", ha detto Bradshaw, che è direttore della fondazione dell'Anthrozoology Institute presso l'Università di Bristol, a "The Huffington Post".
"Questo sembra essere un modo con il quale i gatti più piccoli indicano a quelli più grandi che vogliono rimanere amici. Quando i mici iniziarono a diventare cordiali verso di noi, forse 5.000 a 10.000 anni fa, hanno semplicemente adattato questa parte di comportamento per mostrare che noi piaciamo a loro", ha continuato.
Autore di un libro del 2013 sul tema, Bradshaw ha studiato la storia e il comportamento di questi felini per decenni. E afferma che per vivere felicemente con i nostri gatti, dobbiamo prima arrivare a capire il loro comportamento e le loro eccentricità. Ad esempio, secondo il biologo, il fatto di sapere che i mici svolgono questo rituale di stare con la coda in su e poi si strofinano sulle nostre gambe come forma di saluto amichevole, dovrebbe influenzare il modo in cui i proprietari di gatti interagiscono con i loro animali domestici.
"La ricerca ha dimostrato che quando le persone interagiscono con i loro gatti, le interazioni tendono ad andare avanti più a lungo se sono iniziate dal gatto. Quindi il consiglio sarebbe questo: prenditi il tuo tempo quando si avvicina il tuo micio e attendi che almeno metta la coda in su prima di iniziare un contatto vero e proprio", ha sottolineato Bradshaw.
"Nella società dei mici, questa sequenza è di solito eseguita da un gatto più piccolo verso uno più grande, un gattino o gatto giovane verso la madre o un parente più anziano, una femmina verso un maschio", ha detto Bradshaw, che è direttore della fondazione dell'Anthrozoology Institute presso l'Università di Bristol, a "The Huffington Post".
"Questo sembra essere un modo con il quale i gatti più piccoli indicano a quelli più grandi che vogliono rimanere amici. Quando i mici iniziarono a diventare cordiali verso di noi, forse 5.000 a 10.000 anni fa, hanno semplicemente adattato questa parte di comportamento per mostrare che noi piaciamo a loro", ha continuato.
Autore di un libro del 2013 sul tema, Bradshaw ha studiato la storia e il comportamento di questi felini per decenni. E afferma che per vivere felicemente con i nostri gatti, dobbiamo prima arrivare a capire il loro comportamento e le loro eccentricità. Ad esempio, secondo il biologo, il fatto di sapere che i mici svolgono questo rituale di stare con la coda in su e poi si strofinano sulle nostre gambe come forma di saluto amichevole, dovrebbe influenzare il modo in cui i proprietari di gatti interagiscono con i loro animali domestici.
"La ricerca ha dimostrato che quando le persone interagiscono con i loro gatti, le interazioni tendono ad andare avanti più a lungo se sono iniziate dal gatto. Quindi il consiglio sarebbe questo: prenditi il tuo tempo quando si avvicina il tuo micio e attendi che almeno metta la coda in su prima di iniziare un contatto vero e proprio", ha sottolineato Bradshaw.
- TAG: animali
Nessun commento:
Posta un commento