E mentre la crisi corre a piè sospinto, diminuiscono i posti di lavoro, aumentano i casi diemarginazione sociale che nella loro estremizzazionespingono fino al suicidio, il Governo ha appena autorizzato, con decorrenza dall’1 gennaio 2014 e fino al 30 giugno del medesimo anno, tutta una serie di spese. A voi il giudizio sull’utilità di queste:
- 235.156.497 euro per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan
- 9.056.445 euro per la proroga dell’ impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatar e a Tampa
- euro 81.523.934 euro per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione delle Nazioni Unite in Libano
- euro 117.163.246 euro per la stipulazione dei contratti di assicurazione e di trasporto e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni internazionali
- euro 3.604.700 euro per garantire la manutenzione ordinaria delle unità navali cedute dal Governo italiano al Governo libico
- euro 805.000 euro alle Forze armate somale: n. 50 veicoli tipo ACM80, effetti di vestiario ed equipaggiamento
- euro 1.369.262 euro per l’invio in missione o in viaggio di servizio di personale del Ministero degli affari esteri in aree di crisi
- euro 11.647.276 euro per l’anno 2014 e a euro 34.665.051 per l’anno 2015 per la partecipazione dell’ Italia alla ristrutturazione del Quartier Generale della NATO in Bruxelles.
Pare dunque chiaro, quantomeno dando una scorsa a questa ‘notula’, che i cosiddetti needs fondamentali dei cittadini italiani non rappresentano una priorità per i politici che reggono il Bel paese. Una constatazione triste, alla luce dell’emergenze che sempre più si fanno largo nella cronaca di questi giorni.