sabato 11 gennaio 2014

BASTA VIVISEZIONE VERGOGNA DELLUMANITA"

ESCLUSIVA! Dietro lo scandalo: il caso Simonsen arma della lobby farmaceutica?
Il caso Caterina Simonsen è esploso a metà dicembre su tutti i giornali italiani (e persino nel Regno Unito sulla BBC): la storia di una ragazza malata che viene insultata e minacciata di morte fa subito colpo. Una notizia ghiotta da sbattere in prima pagina, senza preoccuparsi troppo del reale stato delle cose: una superficialità non voluta, si spera, che però ha portato alla strumentalizzazione della situazione, che ha creato demoni e angeli in un discorso complicato come la lotta tra sperimentazione animale e sostenitori della ricerca sui metodi alternativi. In tutto il polverone che si è creato intorno a Caterina Simonsen, riteniamo non si sia data abbastanza voce all’altra campana: agli animalisti che sostengono l’inutilità della sperimentazione animale nella lotta alle malattie dell’uomo. Siamo stati contattati da un’animalista direttamente coinvolta nella vicenda e siamo stati ben felici di sentire il suo parere. Per non attirare le attenzioni su di sé (dal momento che la sua intenzione è quella di rappresentare l’intera organizzazione degli antivivisezionisti), questa persona ha preferito rimanere anonima: per comodità d’ora in poi la chiameremo Begheera, in onore della pantera de “Il libro della giungla” di Kipling (animale non a caso cresciuto in cattività e quindi conoscitore delle azioni malvagie dell’uomo). Di seguito vi riportiamo il contenuto dell’intervista.

Il caso Simonsen è esploso a livello nazionale, investendo tutti coloro che combattono contro la vivisezione, chiamati ironicamente “nazianimalisti”

Caterina Simonsen si è trovata, non per volontà sua credo, in mezzo ad una vera e propria lotta tra i vivisezionisti e gli animalisti. Questo caso è stato strumentalizzato per ridare consenso ad una pratica primitiva e inutile come la vivisezione in un momento storico in cui la popolazione, giustamente, stava iniziando a prendere le distanze dalla sperimentazione sugli animali. Lo scandalo Telethon, tra i più grandi sostenitori della sperimentazione animale, aveva assestato un duro colpo ai vivisettori che si sono ritrovati nella situazione di dover far partire una campagna di pubblicizzazione per cercare di risollevare i consensi, arrivando ad usare una ragazza malata per i loro fini.

Quindi Caterina Simonsen rientrerebbe in questo piano di “pubblicizzazione a favore della vivisezione”?

Senza dubbio. Basti pensare a come sono stati posti in risalto gli insulti, sbagliati non c’è dubbio, che la ragazza ha ricevuto su Facebook. Ebbene i pro sperimentazione sono stati dipinti come angeli che difendono la scienza contro dei fanatici che oppongono alle argomentazioni tecniche solo insulti e auguri di morte, niente di più falso. In realtà sono gli animalisti ad essere costantemente insultati su qualsiasi social network, esattamente come successo a Caterina nel mese di Dicembre. Vi posso fare vari esempi di questi attacchi agli animalisti, da parte non di semplici cittadini ma di vivisettori, scienziati e medici vivisezionisti (le foto degli insulti le potete vedere al fondo dell’intervista): agli animalisti vengono rivolte frasi come “crepate tutti quanti”, “siete delle persone patetiche che dovrebbero essere sterminate sistematicamente”, “rutti umani da estirpare” e ad una ragazza malata di diabete viene ironicamente suggerito di lasciarsi morire. Particolarmente significativo poi il commento di un medico a favore della sperimentazione animale che si ripropone di negare le cure mediche ai pazienti che si dichiarino contro la sperimentazione. Vorrei inoltre mettere in risalto la storia di Giovanna Bordiga, una spastica da itterizia fin dalla nascita che si dichiara contro la vivisezione: la situazione si ripropone quindi molto simile a quella di Caterina Simonsen, si tratta di una donna malata che esprime la sua opinione a riguardo di questo problema. Ebbene questa donna ha ricevuto insulti e frasi scandalose come “prima passa a miglior vita meglio è, Darwin docet”. Eppure questa storia, a differenza di quella della Simonsen, non è stata messa in risalto, come mai? Le associazioni animaliste denunciano infine l’esistenza di falsi profili su facebook, utilizzati dai pro-vivisezione per fingere di essere fanatici animalisti e dare un’immagine negativa del movimento contro la vivisezione. Anche Susanna Penco, dottoressa biologa ricercatrice e malata di sclerosi multipla, interviene a commentare il caso Caterina come un modo per farsi pubblicità e recuperare finanziamenti, da parte dei fautori della sperimentazione animale, che è, secondo il suo parere, una “scienza spazzatura”.

Quale sarebbe l’obiettivo dei pro-vivisezionisti?

L’obiettivo principale è creare consenso a livello nazionale, demonizzando i movimenti animalisti. Proprio in questi giorni in cui il Senato è chiamato ad approvare l’articolo 13 della legge di delegazione europea sulla sperimentazione animale e il metodo Stamina attende di essere legalizzato esplode questo “caso”, che sicuramente ha influenzato l’opinione pubblica. Purtroppo questo processo parte dai piani alti della politica. Noi riteniamo infatti che sia per primo il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a non voler finanziare la ricerca per i metodi alternativi. Il Ministro risulta infatti iscritto al think thank “Vedrò”, finanziato direttamente da Farmindustria: è evidente quindi il conflitto di interessi tra il lavoro obiettivo di sviluppo della ricerca che dovrebbe svolgere in qualità di Ministro della Salute e gli interessi che ha a supportare la lobby dell’industria farmaceutica, che ha forti interessi economici in ballo e sostiene la sperimentazione sugli animali a discapito dei metodi alternativi. E’ proprio il ministro Lorenzin ad aver stravolto l’ottimo lavoro del ministro Brambilla. Beatrice Lorenzin ha inoltre completamente stravolto il senso dell’articolo 13 della legge 96/2013 di delegazione europea, non rispettandone punti cardine come il divieto di sperimentazioni animali a fini didattici, la sperimentazione di sostanze d’abuso (alcool, tabacco, droghe), i divieto di fare xenotrapianti (trapianto di organi da una specie all’altra), l’obbligo di anestesia sugli animali da sperimentazione. Tra questi punti cardine risultava anche l’obbligo di effettuare controlli periodici nei laboratori: ebbene, con una deroga il ministro ha inserito la clausola che obbliga a preavvisare i laboratori prima di effettuare un controllo, rendendo quindi vano il senso stesso dell’azione, dal momento che preavvisando i laboratori,questi hanno tutto il tempo di sistemare gli ambienti e far cessare le attività illecite. il Ministro Lorenzin è infine accusato di aver creato commissioni di parte per la discussione di argomenti chiave come il metodo Stamina, con la collaborazione di Silvio Grattini, direttore dell’Istituto Mario Negri e acceso vivisezionista. Lo scandalo Caterina Simonsen è stato un vero e proprio scoop articolato ad hoc…

Si spieghi meglio…

attraverso l’iniziativa di Giulia Corsini, vice presidente di Pro-test Italia (un’ associazione non governativa, finanziata da privati allo scopo di promuovere la sperimentazione animale in Italia). Tutto nasce da un litigio su Facebook , nel quale sono volati anche insulti tra me, la vostra “Bagheera”, e la Corsini. Da quel momento Giulia Corsini ha sfruttato tutte le conoscenze a sua disposizione per far seguire il mio profilo su Facebook: questi “amici” hanno trovato un insulto, sempre rivolto da me in un’altra litigata (dove ero stata attaccata pesantemente) , che aveva come argomento di discussione lo scandalo scoppiato intorno a Caterina e hanno iniziato a seguire gli sviluppi. In un secondo momento ho chiesto personalmente scusa a Caterina, ma ormai il dado era tratto: decontestualizzandolo completamente la situazione in cui il messaggio era stato scritto, hanno trascritto l’insulto alimentando ulteriormente il caso Simonsen. La prova di queste mie affermazioni è in alcuni commenti in cui la Corsini si dice soddisfatta del suo “colpo di genio”, riportando anche il link di un articolo dove gli animalisti, demonizzati e descritti in maniera falsa, vengono definiti come “nazianimalisti”. Ma noi, anche attraversola campagna Stopvivisection non molliamo…

Mi parli di questa organizzazione…

Certamente. Ci sono molte associazioni che promuovono le ricerche alternative: Icare ad esempio è il centro internazionale che sostiene i metodi alternativi (antagonista di Telethon). Hanno contatti con tutte le università. Sono a contatto con tutti i laboratori di ricerca, anche con i vivisettori poiché, con freccia45, si occupano delle adozioni degli animali scampati alle sperimentazioni. Altri centri di ricerca sono Dr. Trust e Caat. Ci sono altre associazioni di medici che non solo studiano e promuovono i metodi alternativi, ma sottolineano anche i danni che la vivisezione comporta nell’uomo. Animali e uomo sono organismi completamente diversi, quindi sperimentare sugli animali è fuorviante, pericoloso e fornisce risultati ingannevoli, dal momento che l’uomo reagisce diversamente ai farmaci. Dai dati risulta che tra il 94% e il 97% dei farmaci che hanno passato il test della sperimentazione sugli animali vengono poi scartati nel momento in cui si provano nel test per gli uomini (fonte pubmed: database bibliografico della letteratura scientifica biomedica dal 1949 a oggi). L’esempio più evidente dell’inutilità della sperimentazione animale è il farmaco Talidomide: questo farmaco, sedativo e anti-ansia prescritto in particolare per le donne incinte, fu sperimentato per anni sugli animali prima della sua messa in vendita. Passati tutti i test fu messo in commercio negli anni cinquanta: le conseguenze furono disastrose e causarono la nascita di migliaia di bambini con deformazioni e arti mancanti. Tutto questo a dimostrazione non solo che i farmaci sperimentati sugli animali causano sofferenze inutili alle povere bestie, ma soprattutto che queste sperimentazioni sono dannose per gli stessi uomini.

Ringraziamo “Bagheera” per la sua disponibilità e collaborazione.

Fonte: Jacopo Gino
http://www.quotidianonews.com/scandalo-caso-simonsen/

"Stamina e legge antivivisezione: troppe coincidenze dietro la vicenda di Caterina"
Il Partito animalista europeo e Memento Naturae ritengono che la storia della ragazza padovana sia stata strumentalizzata per creare consenso
http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2013/12/30/1003204-animali-vivisezione-pae.shtml

POI E' STATA LA VOLTA DEI MANIFESTI:

Azione antivivisezione o bufala dei vivisettori?
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151840257077539.1073741845.327214207538&type=3

COME MAI DI LORO NON NE HANNO PARLATO? (o molto poco?)

Io sto con Cristina, con Giovanna, con Federico e tante altri...
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151836604022539.1073741843.327214207538&type=3

IL CASO DI CATERINA:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151821657017539&set=pb.327214207538.-2207520000.1389434768.&type=3&theater

BIG PHARMA
http://www.mednat.org/big_farma.htm

La denuncia di Gino Strada: "La sanità è diventata profitto. Si inventano nuove malattie"
https://youmedia.fanpage.it/video/al/UWpUR-SwxgMJ1aP8

L'AIFA E LE MULTINAZIONALI DEL FARMACO
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151835949947539&set=pb.327214207538.-2207520000.1389437039.&type=3&theater

Nessun commento:

Posta un commento