domenica 19 gennaio 2014

CUCINA NATURALE

La dieta OhsawaPDFStampaE-mail

Il regime Ohsawa n. 7

George Ohsawa (talvolta scritto Oshawa) è lo pseudonimo usato dal giapponese Nyoichi Sakurazawa per pubblicare i libri che hanno portato nel mondo occidentale la nozione di alimentazione zen macrobiotica, un'alimentazione attenta all'armonia e all'equilibrio tra alimenti yin e yang.
Ohsawa ha imparato queste nozioni in un monastero zen nel quale, grazie all'alimentazione rigorosamente studiata e calibrata, guarì dalla tubercolosi.
Ohsawa presenta sette tipi di regimi alimentari: a seconda che ci si debba curare oppure semplicemente mantenersi in salute.
Il regime numero sette è il più restrittivo: . Esso prevede che per la durata di dieci giorni si consumino esclusivamente cereali yang: grano, riso, grano saraceno e miglio in qualsiasi combinazione o proporzione si desideri, crudi o cotti, niente altro essendo ammesso, all'infuori di acqua e sale. Questo regime può essere ripetuto più volte (ogni volta per dieci Salva giorni), con una pausa da tre a cinque giorni tra l'uno e l'altro, pausa durante la quale si consumeranno alimenti preferibilmente yang, fino al raggiungimento del risultato voluto, ossia l'eliminazione definitiva della malattia, o disequilibrio energetico, con cui ci si confrontava.

Effetti del regime Ohsawa

Oltre al fatto che allontana all'incirca ogni malattia (CANCRO COMPRESO), l'azione di questo regime è estremamente purificatrice; i canali sottili energetici del corpo umano (NADI) vengono ripuliti da molte impurità che rallentano o impediscono la circolazione dell'energia sottile attraverso il corpo. Questa purificazione generale ha come effetto immediato una limpidezza e chiarezza mentale considerevoli; la digestione migliora, si regolano le secrezioni ormonali. Gli occhi acquistano lucentezza e la pelle diviene pulita e luminosa; l'essere sente una inesplicabile forza e voglia di vivere, estranee fino ad allora.
Tramite questo regime si purifica, disintossica e armonizza l'intero essere GLOBALMENTE, non, quindi, solo a livello fisico ma anche psichico ed energetico.
Talvolta, all'inizio, la disintossicazione può produrre, in alcune persone, delle reazioni fisiologiche spiacevoli che, lungi dal farci abbandonare, saranno di sprone, in quanto "tangibili" espressioni della minuziosa "pulizia" in atto.  Mano a mano che l'organismo si purifica si percepiranno, però, solo gli effetti positivi. Continuando con tenacia questo regime, gli effetti spiacevoli spariscono abbastanza rapidamente, cedendo il posto a tutt'altre condizioni fisiche, psichiche, mentali e coinvolgendo anche il metabolismo che sarà di molto migliore.
Anche le persone sane hanno bisogno di farne almeno due cicli l'anno, per ripulire l'organismo dalle scorie e mantenersi così in salute il più a lungo possibile.

Ricordiamo ancora una volta che durante questo regime bisogna consumare solo: GRANO, MIGLIO, GRANO SARACENO, RISO e assolutamente niente altro, a parte il sale. Come liquido bisogna consumare solo ACQUA, preferibilmente quanto più pura possibile.

Ricette

I quattro cereali possono essere semplicemente lessati, da soli o mescolati tra di loro in qualsivoglia proporzione, in acqua e sale.
Ma al di là del modo più semplice di cucinarli, ossia bollirli, vogliamo suggerirvi alcune ricette che possono rendere più facile intraprendere questo regime, soprattutto se ne facciamo più di uno di seguito.
1) Grano tostato

Si lava il grano, lo si scola, si aggiunge il sale e lo si pone in una padella in uno strato sottile. Si cuoce a fuoco vivo mescolandolo continuamente con un cucchiaio di legno. E' importante che il fuoco sia vivace affinché i chicchi diventino croccanti e non duri. E' pronto quando i chicchi si sono asciugati, gonfiati e hanno cambiato colore (attenzione a non bruciarli!).

2) Grano saraceno o miglio tostati

Stessa cottura di prima ma avendo l'accortezza di metterli asciutti, aggiungendo del sale inumidito.

3) Focaccine 

Si macina il grano con l'aiuto di un macinino fino ad ottenere la farina (la farina deve sempre essere macinata al momento).
Si aggiungono poi acqua e sale fino a formare un impasto elastico, né troppo molle né troppo duro, che lasceremo poi riposare per due ore.
Prelevando un po' d'impasto alla volta si preparano delle focaccine sottili che verranno cotte in una padella (SENZA OLIO !!!), oppure in forno, usando la carta-forno o stendendole sulla teglia bollente.
Se le cuociamo in forno possiamo dar loro anche altre forme ( a paninetti, a bastoncini lunghi o ripiegati in cerchio...) spolverandole di sale a nostro gusto.
Allo stesso modo possiamo preparare anche il grano saraceno ed il miglio o il riso, o meglio, un miscuglio di farina di grano (predominante) e un'altra farina a scelta, oppure possiamo aggiungere all'impasto del riso, o miglio, o grano saraceno bolliti.
4) Crepes di grano saraceno
Si macina il grano saraceno e alla farina così ottenuta si aggiungono acqua e sale fino ad ottenere una pastella fluida che si cuoce poi in una padella (SENZA OLIO !!!) aggiungendo sopra sale a piacere.
5) Polenta
Possiamo anche preparare delle polentine con la farina macinata al momento di uno, o più, dei quattro cereali. Si mette l'acqua a bollire, al bollore la si sala e si butta a pioggia la farina prescelta (un terzo, rispetto all'acqua) lasciandola cuocere per 25/30 minuti.
6) Crema di riso
Si tosta moderatamente il riso finché non diventa ben cotto. Si macina e si aggiungono alla farina ottenuta tre bicchieri d'acqua ogni quattro cucchiai di farina. Si cuoce il tutto per circa 25 minuti, aggiungendo acqua se è necessario. Si sala a fine cottura secondo il proprio gusto.
7) Crema di grano saraceno (senza cottura)
Si macina il grano saraceno fino a ridurlo in farina, aggiungiamo poi acqua bollente e sale e mescoliamo fino ad ottenere una consistenza molle. Lo si lascia riposare per 15/20 minuti. E' pronto  quando ha assorbito tutta l'acqua diventando una specie di crema molto nutriente e gustosa.
8) "Pane Harica" (il nutrimento dei monaci esicasti)

Si mescola la farina di grano integrale (macinata al momento) con acqua e sale formando un impasto molle che lasceremo riposare sette ore; poi si formano delle focacce sottilissime che si lasciano asciugare al sole.

Nessun commento:

Posta un commento