La Germania viola i trattati europei
Vito Lops sul Sole 24 ore di oggi rimarca come la Germania ha registrato, nel secondo trimestre del 2013, un surplus delle partite correnti del 6,8% del Prodotto interno lordo, con una media degli ultimi tre anni che si attesta al 6,6%. Il tutto è in palese violazione con i trattati europei, che prevedono come il surplus delle partite correnti di un paese europeo non possa superare il 6% del Prodotto interno lordo sulla media.
Lo squilibrio della zona euro è enorme, con i paesi periferici che sono da molti trimestri in territorio negativo. Anche la Grecia, infatti, negli ultimi tre anni non ha rispettato quanto previsto dalle regole dell'Unione europea con un deficit di partite correnti del 5,64%.
Lo squilibrio della zona euro è enorme, con i paesi periferici che sono da molti trimestri in territorio negativo. Anche la Grecia, infatti, negli ultimi tre anni non ha rispettato quanto previsto dalle regole dell'Unione europea con un deficit di partite correnti del 5,64%.
Dato che la Germania genera il 52% del suo Pil grazie alle esportazion e che la maggior parte di queste è indirizzata verso i "partner" europei, conclude Lops, il gioco a somma zero che dovrebbe essere in teoria quello del commercio all'interno di un'area valutaria perfetta si trasforma per molti paesi in un gioco a somma negativa "È come se tutti i Paesi facessero parte di uno stesso lago diviso in 17 parti con qualcosa che si è inceppato nella diga e che in uno di questi paesi finisca più acqua, sottratta agli altri paesi che anno dopo anno si avvicinano pericolosamente alla siccità".
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