Elezioni Europee 22-25 Maggio 2014: preparatevi al “botto” in tutta europa
Inserito da admin - 15 ottobre 2013
In estrema sintesi vi sara’ un boom delle formazioni euro-scettiche, specialmente di destra (ma non solo), oggi marginali, ed un bel crollo di popolari, liberali e socialisti. Vediamo qualche esempio:
FRANCIA: alla scorse elezioni ilFrant National, formazione della Le Pen, prese il 6%. Oggi i sondaggi lo danno tra il 20% ed il 24%. L’FN e’ una formazione di destra conservatrice, fortemente nazionalista, e favorevole ad uscire dall’Euro. Il PS al governo e’ in uno stato di crisi incredibile, complice il governo Hollande e l’incapacita’ di questo di fa fronte alla crisi. Anche l’UMP non se la passa benissimo. E’ probabile che l’elettorato francese mandera’ un chiaro segnale a Bruxelles, premiando il FN, e facendolo divenire prima forza politica del paese. E’ scontata una forte flessione della sinistra e delle forze legate al PPE.
REGNO UNITO: i sondaggi per le politiche danno l’UKIP, formazione di destra e fortemente contraria all’Unione Europea, al 13-15% per le elezioni politiche. Il punto e’ che l’UKIP alle elezioni europee normalmente prende una vagonata di voti. La volta scorsa prese il 16%. E’ piuttosto verosimile pensare che l’UKIP ripetera’ il boom, arrivando probabilmente a superare i conservatori.
OLANDA: i sondaggi nazionali vedono chiaramente in testa ilPartito per la Libertà, formazione di destra conservatrice fortemente euroscettica.
Di certo, cresceranno fortemente le formazioni di destra ed euroscettiche in AUSTRIA (FPO e TS hanno preso ben il 30% alle recenti politiche), in GRECIA (rammentate Alba Dorata? Qui gli euscettici poi, stanno pure a sinistra, e ci sara’ un’ondata rossa e nera fortemente scettica con la UE).
Ma anche in altri paesi vi saranno cambiamenti: in BELGIO le formazioni secessioniste fiamminghe moderate e di estrema destra dovrebbero andare a valanga, in GERMANIA gli euroscettici di AFD sono in ulteriore crescita nei sondaggi (ora stanno al 6%), ed in alcune nazioni della SCANDINAVIA e dell’EST EUROPA (non in tutte a dire il vero) dovrebbero esserci indicazioni analoghe.
In SPAGNA, alle scorse Europee Popolari e Socialisti presero l’80% dei voti, mentre oggi i sondaggi li danno sommati ad un 55-60% scarso. Nel paese Iberico non esistono formazioni di estrema destra, o partiti fortemente anti-euro.
Infine l’ ITALIA: i partiti facenti capo a PPE, PSE e Liberali presero quasi il 90% dei seggi (PDL, UDC, PD, IDV). E’ scontato un ridimensionamento straordinario, specialmente delle formazioni facenti capo al PPE. Non e’ del tutto chiaro dove si collochera’ l’M5S (di certo non con socialisti o popolari), ne’ e’ chiaro che partita giochera’ il PDL-Forza Italia. Ambedue queste formazioni non sono certamente partiti di destra euroscettica, ma qualcosa da dire sull’Euro l’hanno avuta. Stranamente, nonostante le ricerche ed i sondaggi dicano che l’opinione pubblica Italiana e’ quella meno entusiasta dell’Euro in Europa (fonte), non v’e’ ancora un partito chiaramente anti-euro (tanto la Meloni per FDI, quanto Tosi per la Lega, non si sono espressi in modo esplicitamente favorevole all’uscita, al pari di Grillo o Berlusconi).
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