EL MOMENTO IN CUI LA FRANCIA ESCE, L'EURO CESSA DI ESISTERE
MARINE LE PEN, leader del Fronte Nazionale Francese giura che, se vincerà le prossime elezioni, distruggerà l’ordine europeo esistente e forzerà una rottura dell’unione monetaria. FINE DELL’EURO – “Nello stesso momento in cui la Francia esce, l’euro cessa di esistere, e questa è la nostra forza incredibile. Che cosa hanno intenzione di fare, mandare i carri armati?” ha detto al Daily Telegraph.
“L’Europa è un grande bluff. Da un lato vi è l’immenso potere dei popoli sovrani, e dall’altro pochi tecnocrati,” ha detto.
Per la prima volta, il Fronte Nazionale gioca allo stesso livello dei due partiti di governo del dopoguerra, Socialisti e Gaullistes. Nei sondaggi nazionali sono tutti vicini al 21%, ma solo il Fronte Nazionale della Le Pen ha il vento in poppa.
La signora Le Pen ha detto che il suo primo ordine del giorno appena messo piede nel Palazzo dell’Eliseo sarà quello di annunciare un referendum sull’adesione all’UE. “Non negozierò sui punti sui quali non si possono fare compromessi. Se il risultato sarà inadeguato, io chiederò l’uscita. Non riesco a immaginare una politica economica senza il pieno controllo della nostra moneta”
Alla domanda se ha intenzione di ritirare immediatamente la Francia dall’euro, ha detto: “Si, perché l’euro blocca tutte le decisioni economiche. La Francia non è un paese che può accettare la tutela di Bruxelles”
"Ai funzionari sarà dato l’incarico di elaborare dei piani per il ritorno al franco francese. I leader dell’Eurozona dovranno affrontare una scelta difficile: o lavorare con la Francia per una uscita concertata o uno scioglimento coordinato dell’UE; oppure attendere il loro destino."
Il suo piano è basato su uno studio di economisti dell’Ecole des Hautes Etudes di Parigi, condotto dal professor Jacques Sapir. Nello studio si conclude che la Francia, l’Italia e la Spagna avrebbero tutte da trarre grandi vantaggi da un’uscita dall’ UEM, riacquistando con ciò la competitività del lavoro, evitando anni di depressione.
"Un sacco di politici sono venuti da me, sia Gaullistes che Socialisti. Sono d’accordo con me, ma non vogliono esprimersi pubblicamente. Vogliono che qualcun altro prenda l’iniziativa."
"Se Marine Le Pen vuole usare il mio lavoro, io non ho alcun problema“ ha detto Sapir.
Con le sue bordate contro Washington e la Nato, o la sua richiesta che la Francia riprenda il suo posto come voce “non allineata” in un mondo multipolare, ella esprime un patriottismo anti-atlantista.
“In Francia abbiamo ceduto ad uno spirito di schiavitù. Abbiamo dimenticato come essere leader, e la nostra voce non si sente più. Si sentirà adesso."
Articolo completo qui:
http://bastacasta.altervista.org/p5279/
MARINE LE PEN, leader del Fronte Nazionale Francese giura che, se vincerà le prossime elezioni, distruggerà l’ordine europeo esistente e forzerà una rottura dell’unione monetaria. FINE DELL’EURO – “Nello stesso momento in cui la Francia esce, l’euro cessa di esistere, e questa è la nostra forza incredibile. Che cosa hanno intenzione di fare, mandare i carri armati?” ha detto al Daily Telegraph.
“L’Europa è un grande bluff. Da un lato vi è l’immenso potere dei popoli sovrani, e dall’altro pochi tecnocrati,” ha detto.
Per la prima volta, il Fronte Nazionale gioca allo stesso livello dei due partiti di governo del dopoguerra, Socialisti e Gaullistes. Nei sondaggi nazionali sono tutti vicini al 21%, ma solo il Fronte Nazionale della Le Pen ha il vento in poppa.
La signora Le Pen ha detto che il suo primo ordine del giorno appena messo piede nel Palazzo dell’Eliseo sarà quello di annunciare un referendum sull’adesione all’UE. “Non negozierò sui punti sui quali non si possono fare compromessi. Se il risultato sarà inadeguato, io chiederò l’uscita. Non riesco a immaginare una politica economica senza il pieno controllo della nostra moneta”
Alla domanda se ha intenzione di ritirare immediatamente la Francia dall’euro, ha detto: “Si, perché l’euro blocca tutte le decisioni economiche. La Francia non è un paese che può accettare la tutela di Bruxelles”
"Ai funzionari sarà dato l’incarico di elaborare dei piani per il ritorno al franco francese. I leader dell’Eurozona dovranno affrontare una scelta difficile: o lavorare con la Francia per una uscita concertata o uno scioglimento coordinato dell’UE; oppure attendere il loro destino."
Il suo piano è basato su uno studio di economisti dell’Ecole des Hautes Etudes di Parigi, condotto dal professor Jacques Sapir. Nello studio si conclude che la Francia, l’Italia e la Spagna avrebbero tutte da trarre grandi vantaggi da un’uscita dall’ UEM, riacquistando con ciò la competitività del lavoro, evitando anni di depressione.
"Un sacco di politici sono venuti da me, sia Gaullistes che Socialisti. Sono d’accordo con me, ma non vogliono esprimersi pubblicamente. Vogliono che qualcun altro prenda l’iniziativa."
"Se Marine Le Pen vuole usare il mio lavoro, io non ho alcun problema“ ha detto Sapir.
Con le sue bordate contro Washington e la Nato, o la sua richiesta che la Francia riprenda il suo posto come voce “non allineata” in un mondo multipolare, ella esprime un patriottismo anti-atlantista.
“In Francia abbiamo ceduto ad uno spirito di schiavitù. Abbiamo dimenticato come essere leader, e la nostra voce non si sente più. Si sentirà adesso."
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http://bastacasta.altervista.org/p5279/
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