domenica 25 agosto 2013
SACRIFICI UMANI A UN DIO DI ESSERI CHE VOGLIONO DOMINARE
Il Popolo Che Non Esiste
21 agosto
SENZA ALCUN COMMENTO.
In Siria i bambini dormono a lungo
Non stanno dormendo come dormono i bambini. No. Questi sono morti e succede in Siria, che non è nemmeno così lontana a puntarla con il dito sul mappamondo o su una cartina geografica.
”Centinaia di morti e di feriti, tra cui donne e bambini, sono il risultato del barbaro uso di gas letali da parte del regime di Assad nell’area del Ghouta, a est di Damasco“, denunciano i Comitati locali di coordinamento siriani. Assad si difende dicendo che sono solo invenzioni e forzature dei ribelli mentre il suo amico Putin dichiara di avere dei dubbi. Putin. Dei dubbi. La comunità internazionale intanto ha avviato un’indagine per toccare con mano la situazione: se veramente si tratta di un attacco con gas nervino sarebbe il massacro più grave degli ultimi 25 anni. Venticinque, anni. Non dormono i bambini in Siria come dormono i bambini a ferragosto, qui. Dormono più a lungo e più lunghi stesi per terra come sanno stare stesi in poco spazio solo i bambini, in tutte le parti del mondo. Ma la narrazione della guerra civile (che sia Siria o Egitto o comunque qualsiasi Paese che richieda un’infarinatura di storia e politica di quelle parti) è fastidiosa e riservata solo ai “saccenti”. Non è una vicenda da srotolare tranquillamente sulla spiaggia o durante l’aperitivo: chissà perché da quelle parti del mondo i bambini morti puzzano meno dei nostri. E nemmeno i protocattolici tutti impegnati nella legge anti-anti-omofobia riescono ad intenerirsi.
Questo silenzio mi allontana dalla politica che vorrei più dello stipendio del parrucchiere del Senato. Sono strano, si vede, io.
http://www.giuliocavalli.net/2013/08/21/in-siria-bambini-dormono-lungo/
Foto: SENZA ALCUN COMMENTO.
In Siria i bambini dormono a lungo
Non stanno dormendo come dormono i bambini. No. Questi sono morti e succede in Siria, che non è nemmeno così lontana a puntarla con il dito sul mappamondo o su una cartina geografica.
”Centinaia di morti e di feriti, tra cui donne e bambini, sono il risultato del barbaro uso di gas letali da parte del regime di Assad nell’area del Ghouta, a est di Damasco“, denunciano i Comitati locali di coordinamento siriani. Assad si difende dicendo che sono solo invenzioni e forzature dei ribelli mentre il suo amico Putin dichiara di avere dei dubbi. Putin. Dei dubbi. La comunità internazionale intanto ha avviato un’indagine per toccare con mano la situazione: se veramente si tratta di un attacco con gas nervino sarebbe il massacro più grave degli ultimi 25 anni. Venticinque, anni. Non dormono i bambini in Siria come dormono i bambini a ferragosto, qui. Dormono più a lungo e più lunghi stesi per terra come sanno stare stesi in poco spazio solo i bambini, in tutte le parti del mondo. Ma la narrazione della guerra civile (che sia Siria o Egitto o comunque qualsiasi Paese che richieda un’infarinatura di storia e politica di quelle parti) è fastidiosa e riservata solo ai “saccenti”. Non è una vicenda da srotolare tranquillamente sulla spiaggia o durante l’aperitivo: chissà perché da quelle parti del mondo i bambini morti puzzano meno dei nostri. E nemmeno i protocattolici tutti impegnati nella legge anti-anti-omofobia riescono ad intenerirsi.
Questo silenzio mi allontana dalla politica che vorrei più dello stipendio del parrucchiere del Senato. Sono strano, si vede, io.
http://www.giuliocavalli.net/2013/08/21/in-siria-bambini-dormono-lungo/
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