Non gli bastava aver portato a casa 4 miliardi e mezzo di dollari, con una polizza assicurativa che aveva un massimale di 3,2 miliardi. Non gli bastava aver preso altri 800 milioni di dollari per ricostruire un grattacielo che ne era costati 400. Non gli bastava aver risparmiato gli 800 milioni di dollari che sarebbero serviti a rimodernare il sistema elettrico delle Torri Gemelle. Non gli bastava aver risparmiato 1 miliardo di dollari che avrebbe dovuto sborsare per la rimozione dell'amianto dalle stesse Torri Gemelle, e che invece è stato tutto respirato dai soccorritori che hanno lavorato per mesi sulle macerie di Ground Zero.
Ora Larry Silverstein vuole anche denunciare le compagnie aeree, la Boeing Corporation, e diverse altre entità coinvolte nei fatti dell'11 settembre, fra cui l'aeroporto di Boston e quello di Portland, per altri 8 miliardi di dollari.
In realtà, questa causa multipla era già stata depositata da Silverstein nel 2008, ma ora è giunto il momento in cui il giudice deciderà se procedere o meno con il processo vero e proprio.
Se dovesse vincere tutte le cause che ha presentato, Silverstein sbancherebbe le assicurazioni delle compagnie aeree, e le farebbe fallire. Per questo motivo il giudice ha comunque fissato un massimale che permetterebbe a buon Larry di portarsi a casa, al massimo, altri 3 miliardi di dollari.
Nello specifico, Silverstein ha denunciato la American e la United Airlines "per non essere state in grado di proteggere i passeggeri e le sue proprietà, dopo che i dirottamenti erano iniziati", ha denunciato gli aeroporti di Boston e Portland "per non aver fermato i dirottatori ai controlli di sicurezza", ed ha persino denunciato la Boeing Corporation "per aver progettato gli aerei".
Mancava che denunciasse la mamma del signor Boeing "per averlo messo al mondo", e la lista era completa.
C'è però, curiosamente, una denuncia che Silverstein si è dimenticato di fare: secondo la sua logica, andava denunciata anche l'aviazione militare, "per non essere riuscita ad intercettare nessuno dei quattro aerei dirottati". Eppure questa denuncia, che sarebbe l'unica veramente sensata fra le tante, a Silverstein non è venuta in mente. Chissà perchè?
Se la vicenda dell'11 settembre potesse essere ridotta ad una favola, potrebbe diventare la storia ideale da raccontare ai nostri bambini, quando vogliamo insegnargli a non raccontare bugie.
"Lo vedi Carletto - direbbero i genitori alla fine della favola - che cosa può succedere se permetti alle bugie di andare libere in giro per il mondo? Le bugie sono come le valanghe: una volta che iniziano a rotolare diventano sempre più grosse e travolgenti, e un bel giorno ci si accorge che nessuno è più in grado di fermarle."
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