Macchina NASA fabbrica nuvole di pioggia davanti alla telecamera - Tecnologia H.A.A.R.P?
Scoprire i segreti delle piogge e in particolare perche' alcune nubi producono piu' precipitazioni di altre e' l'obiettivo della missione della Nasa in corso fino a giugno. In molti definisco questo esperimento come la prova tangibile che sono in corso esperimenti per il controllo climatico ( tecnologia H.A.A.R.P. ). E sele inondazioni, e gli altri fenomeni climatici, fossero davvero provocati o amplificati da questo tipo di tecnologia?
La “Geo-ingegneria” non è finzione, ma realtà. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia che interferisce con la natura e che puo’ ricreare eventi atmosferisci e climatici, capace di provocare delle intemperie e delle catastrofi dette “naturali’. Guardate bene questa macchina all’opera, la NASA crea davanti le telecamere una nuvola artificiale che porta la pioggia. Veramente impressionante. E sele inondazioni, e gli altri fenomeni climatici, fossero provocati o amplificati da questo tipo di tecnologia? Non sono certamente tutte le catastrofi che sono oggetto di esperimenti, ma con questa dimostrazione evidente, è lecito credere che alcune catastrofi non siano semplicemente dei capricci di madre natura.
Secondo le dichiarazioni della NASA questi esperimenti servono per comprendere meglio il sistema di funzionamento interno di queste nuvole e ''raccogliere un database di informazioni che ci permettera' di sviluppare un modello per stimare la quantita' di precipitazioni che puo' cadere su un punto della superficie terrestre''.
''Per mettere a punto i modelli atmosferici - ha aggiunto il metereologo Michael Jensen del Doe - abbiamo bisogno di comprendere i dettagli delperche' queste nubi si formano, dove si formano, come crescono ed eventualmente come si riducono e quali fattori controllano la quantita' di pioggia emesse''.
''Il nostro obiettivo e' studiare l'intero processo che interessa le precipitazioni: dal ghiaccio che si forma in alto nelle nuvole alla pioggia che cade al suolo'' ha osservato lo scienziato della Nasa, Walt Petersen.
Il video che segue non è tradotto, ma le immagini sono sufficenti per eliminare qualsiasi dubbio agli scettici!
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