Boom di furti in casa: +30% a Bologna, +29% a Milano
CRONACA, NEWSlug 30, 2013
30 lug – Bologna e Milano sono le città preferite dai topi d’appartamento, secondo una ricerca di Confabitare, associazione di proprietari immobiliari, che ha rilevato, nei primi sei mesi dell’anno, una significativa crescita del fenomeno dei furti in casa. E proprio nel capoluogo emiliano si segnala un balzo del 30,3%. Subito dopo Milano, dove l’aumento è pari al 29%.
A Torino la crescita è del 26%, a Roma del 25%. All’ultimo posto della lista c’è Bari, dove i furti sono saliti “solo” del 13%. A livello nazionale l’aumento è del 28% rispetto al 2012: avviene dunque un furto ogni due minuti nelle grandi città.
Poche difese a Bologna – Il presidente di Confabitare Alberto Zanni sostiene che Bologna è la città più colpita “forse perché i proprietari hanno adottato qui meno che da altre parti sistemi di sicurezza, come porte blindate. Inoltre, in altre realtà esiste ancora il portierato, che invece a Bologna è quasi sparito”. Anche se, proprio sotto le Due Torri, sottolinea ancora Zanni, in alcuni casi “sono stati organizzati da un po’ di tempo dei presidi di controllo, con turni giorno e notte da parte di guardie giurate” per la sicurezza.
Un furto sfociato in tragedia - Proprio la settimana scorsa un furto avvenuto a Bologna ha avuto un tragico epilogo. Una donna di 73 anni, in un appartamento in via Monte Albano, è morta per un’emorragia cerebrale ma è verosimile che all’origine della caduta ci sia stato lo spavento per aver sorpreso di notte un ladro, mascherato e con addosso un paio di guanti, che ha attraversato di corsa la sua stanza per poi fuggire da una finestra.
La crisi fa la sua parte – All’origine del preoccupante boom, “un vero e proprio allarme”, dice Zanni, secondo l’associazione c’è la crisi economica. Per far fronte in qualche modo al fenomeno, Confabitare in tempo di partenze estive ha diffuso un decalogo, che tiene anche conto delle abitudini multimediali dei cittadini.
Come difendersi - Oltre ai tradizionali consigli, come quello di non lasciare in casa oggetti di valore durante l’assenza oppure di dare le chiavi a persone di fiducia che facciano visite regolari all’appartamento, si raccomanda di fare attenzione ai social network: “Facebook e Twitter possono essere un’arma a doppio taglio e spargere ai quattro venti la notizia della propria villeggiatura potrebbe avere brutti risvolti: mai comunicare a estranei il periodo di assenza da casa e assicurarsi sempre che i propri figli non divulghino tale informazione attraverso chat e social network”.
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