Intanto, a Pisa, sversano 750.000 litri di acqua radioattiva nel canale...In evidenza
19 Novembre 2013Scritto da Redazione
È iniziato venerdì mattina lo sversamento delle acque trattate della piscina dell’ex reattore nucleare di San Piero a Grado.
Tutto, a quanto pare, avviene "nella più completa trasparenza", ma è poi veramente così?
Vi proponiamo l'articolo de "Il Tirreno" in merito, ed anche un articolo in cui gli attivisti del movimento 5 stelle denunciano varie criticità che non sembrano interessare le istituzioni.
In fondo, cosa vuoi che sia? E' solo l'equivalente di due giorni e mezzo di sversamenti di Fukushima...una bazzecola... :(
"L'operazione che vedrà lo smaltimento del primo lotto dei liquidi (30 metri cubi) durerà cinque giorni. A essere sversato ogni giorno nel Canale Navicelli sarà un piccolo quantitativo di acqua trattata : 4.5 mc/giorno. La procedura è iniziata dopo aver ricevuto l'ok di Enea come aveva anche confermato la Provincia di Pisa in un comunicato stampa. «Le analisi Enea sul primo lotto indicano misure radiometriche conformi ai valori previsti. Si procederà dunque con lo scarico attraverso il depuratore di Pisa Sud», aveva affermato l'amministrazione pisana.
In riferimento alle analisi in corso sulle acque trattate della piscina dell'ex reattore nucleare di San Piero a Grado (analisi preventive effettuate in ordine al loro scarico attraverso il depuratore biologico di Pisa Sud), il Cisam, responsabile del processo di smaltimento, aveva, come promesso, trasmesso i risultati delle misure radiometriche che l'Enea, (coinvolta nel procedimento per volontà del Cisam stesso) ha compiuto sui campioni del primo lotto (batch) di 30 metri cubi. I rilevamenti, inviati per conoscenza a Prefetture, Province e Comuni di Pisa e Livorno; Ispra-Dipartimento nucleare rischio tecnologico e industriale; Arpat; Asl 5 Pisa; Acque Industriali Srl «confermano il rispetto, con ampi margini, dei valori previsti dalla "formula di scarico" illustrata in occasione dell'incontro del 16 ottobre scorso», scrive il Cisam. Il quale quindi provvederà, con le modalità indicate dall'autorizzazione conseguente agli esiti degli esami svolti, a eseguire «lo scarico dell'acqua suddetta attraverso il depuratore. Con cadenza settimanale, si procederà ad analoga operazione per i restanti batch da 30 mc, sempre previa ricezione, dall'Enea, delle misure radiometriche che attestino il rispetto della riferita formula di scarico»." (fonte: http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/11/15/news/acque-radioattive-e-iniziato-lo-sversamento-nel-canale-navicelli-1.8118729 )
In riferimento alle analisi in corso sulle acque trattate della piscina dell'ex reattore nucleare di San Piero a Grado (analisi preventive effettuate in ordine al loro scarico attraverso il depuratore biologico di Pisa Sud), il Cisam, responsabile del processo di smaltimento, aveva, come promesso, trasmesso i risultati delle misure radiometriche che l'Enea, (coinvolta nel procedimento per volontà del Cisam stesso) ha compiuto sui campioni del primo lotto (batch) di 30 metri cubi. I rilevamenti, inviati per conoscenza a Prefetture, Province e Comuni di Pisa e Livorno; Ispra-Dipartimento nucleare rischio tecnologico e industriale; Arpat; Asl 5 Pisa; Acque Industriali Srl «confermano il rispetto, con ampi margini, dei valori previsti dalla "formula di scarico" illustrata in occasione dell'incontro del 16 ottobre scorso», scrive il Cisam. Il quale quindi provvederà, con le modalità indicate dall'autorizzazione conseguente agli esiti degli esami svolti, a eseguire «lo scarico dell'acqua suddetta attraverso il depuratore. Con cadenza settimanale, si procederà ad analoga operazione per i restanti batch da 30 mc, sempre previa ricezione, dall'Enea, delle misure radiometriche che attestino il rispetto della riferita formula di scarico»." (fonte: http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/11/15/news/acque-radioattive-e-iniziato-lo-sversamento-nel-canale-navicelli-1.8118729 )
Ecco invece cosa scrivevano gli attivisti 5 stelle della zona, un paio di settimane fa:
"Come da annuncio stampa, si è tenuta sabato 26 presso la Limonaia l'Assemblea pubblica promossa dai Comitati Pisani NonBruciamociPisa, AcquaBeneComune e di quartiere Porta a Mare sullo sversamento acque della piscina del reattore nucleare CISAM dismesso.
La discussione si è avvalsa del competente intervento di Giorgio Ferrari, tecnico già impiegato in ENEL nella gestione del combustibile nucleare e autore di testi sull'argomento, che ha esposto le sue considerazioni sul decommissioning del CISAM, avvalendosi delle scarne informazioni reperite dai comitati e dei dati reperibili da fonti ENEA ed ARPAT.
Dall'intervento di Ferrari è emersa chiaramente la complessità dell'intero smantellamento che passa sì per lo smaltimento delle acque piscina di raffreddamento, ma che nella prospettiva dovrà vedere la messa in sicurezza di più materiali e attrezzature contaminate che ad ora possono risultare in uno stato di conservazione non proprio rassicurante, se si ragiona secondo opportune procedure di tutela.
E' emerso pure l'anomalo quadro di sorveglianza e controllo sull'intera operazione in quanto decreti ad-hoc avrebbero permesso procedure in assoluto contrasto con le norme internazionali (legislative e tecniche) sulla sicurezza nucleare ed in particolare sulla assenza di un ente terzo di controllo le cui funzioni invece sono ricondotte tutte allinterno del ministero della Difesa, con facoltà di tipo autorizzativo a corpi, quali i Comandi dei Carabinieri e i Comandi logistici, che per evidente impreparazione in materia si avvalgono della consulenza del CISAM stesso, ovvero di chi dovrebbe essere autorizzato e controllato.
Ridimensionato anche il ruolo di Enea (sbandierato nei comunicati CISAM come in qualche modo "garante") che sarebbe quello di mero laboratorio di analisi, mentre la predisposizione della "formula di scarico", che dovrebbe essere responsabilità dell'ente appaltante (cioè del CISAM) viene elaborata dalla ditta esecutrice dei lavori!!!.
E' emerso pure l'anomalo quadro di sorveglianza e controllo sull'intera operazione in quanto decreti ad-hoc avrebbero permesso procedure in assoluto contrasto con le norme internazionali (legislative e tecniche) sulla sicurezza nucleare ed in particolare sulla assenza di un ente terzo di controllo le cui funzioni invece sono ricondotte tutte allinterno del ministero della Difesa, con facoltà di tipo autorizzativo a corpi, quali i Comandi dei Carabinieri e i Comandi logistici, che per evidente impreparazione in materia si avvalgono della consulenza del CISAM stesso, ovvero di chi dovrebbe essere autorizzato e controllato.
Ridimensionato anche il ruolo di Enea (sbandierato nei comunicati CISAM come in qualche modo "garante") che sarebbe quello di mero laboratorio di analisi, mentre la predisposizione della "formula di scarico", che dovrebbe essere responsabilità dell'ente appaltante (cioè del CISAM) viene elaborata dalla ditta esecutrice dei lavori!!!.
Pur non volendo aprioristicamente mettere in dubbio lonestà dei singoli responsabili militari, ma essendo cessate da oltre 30 anni le attività attinenti alla Difesa Nazionale, il decommissioning del reattore costituisce a tutti gli effetti una attività di natura industriale-civile con possibili quanto rilevanti ricadute sulla salute della popolazione e sull'ambiente, come testimonia il fatto stesso di voler sversare le acque provenienti dalla piscina del reattore al di fuori del sito militare del CISAM. In questo caso l'attività di trattamento dei rifiuti radioattivi sarebbe sottoposta alle prescrizioni autorizzative della legislazione civile e alle relative Direttive in materia di Valutazione di Impatto ambientale (VIA) ove applicabili: ma così non sta accadendo, proprio a partire dallo sversamento delle acque il cui impatto sull'ambiente andrebbe valutato anche in base a matrici ambientali da stabilire preventivamente e quindi con la possibilità di esprimere osservazioni di carattere tecnico e di opportunità da parte di tutti e tutte.
Rilevata anche la criticità sulla tecnica di trattamento dell'acqua radioattivaindicata dal CISAM (evaporazione sottovuoto), che potrebbe risultare non adeguata al fine di eliminare i componenti radioattivi più leggeri (come il Trizio), tanto è vero che in precedenza lo stesso CISAM aveva ipotizzato di impiegare allo scopo resine a scambio ionico.
Fino a considerare, come in ogni VIA , anche l'"opzione zero" e cioè il non sversamento delle acque nel canale dei Navicelli: infatti, in base a come tale operazione viene condotta, non è da escludere che la piscina sia il posto più sicuro dove le acque possano rimanere, anche alla luce del ruolo di "schermo" svolto dall'acqua per le successive operazioni di "decomissioning" della piscina stessa.
Comitato _NONBRUCIAMOCIPISA_
31 ottobre 2013
***
No allo sversamento acque radioattive nel nostro mare – comunicato M5S
Nelle prossime settimane, nel silenzio delle amministrazioni locali e all'insaputa quindi dei cittadini,750.000 litri di acque radioattive (sulla cui decontaminazione e sicurezza non ci sono certezze) saranno versate nel canale dei Navicelli e poi defluiranno finendo in mare, davanti alle nostre coste, depositandosi nei sedimenti ed entrando nella catena alimentare.
In questo modo i militari del CISAM con la collaborazione e il supporto tecnico di ARPAT, Enea e Ispra, per mezzo della ditta appaltatrice Lainsa, hanno deciso di disfarsi delle acque radioattive del dismesso reattore nucleare di S. Piero a Grado.
Si perché – pare impossibile ma è proprio così! – a pochissimi chilometri dalle nostre case, in piena zona parco, è installato dal 1961 un reattore nucleare sperimentale della Marina Militare, reattore in fase di dismissione. Proprio uno di questi stadi prevede lo smaltimento delle acque un tempo destinate alla piscina di raffreddamento. Numerose e dettagliate sono le assicurazioni riguardanti la non pericolosità delle stesse. Pagine di dati e numeri, formule e calcoli, ci dovrebbero tranquillizzare sul fatto che non ci saranno rischi per la salute delle persone e nessun pericolo per l'ambiente.
ARPAT assicura che saranno effettuati campionamenti a scopo cautelativo, considerando "assai improbabile" che si possano rilevare livelli di contaminazione.
Cosa accadrà se invece le misurazioni daranno un risultato diverso?
"Assai improbabile " corrisponde a: nessuna certezza!
Per rifiuti di questo genere si dovrebbe individuare un sito idoneo allo stoccaggio sicuro e perpetuo, questo però comporterebbe innumerevoli " problemi" (intesi come procedure atte alla sicurezza dei cittadini), tempi dilatati e spese, allora...molto meglio buttare tutto in mare!
E i nostri amministratori cosa fanno? Perchè coloro che sono a conoscenza di un fatto così grave non hanno promosso azioni a tal proposito?
Questo sversamento non s'ha da fare! Le acque radioattive non possono e non devono finire in mare in nessun caso.
I nostri inermi amministratori come sempre "non sanno" e non faranno niente, sarà compito dei cittadini risolvere il problema.
Il Movimento 5 Stelle è già in attività, a livello locale e a Roma, per fermare lo sversamento assieme ai Comitati e ai Cittadini. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedirne l'effettuazione. Per rifiuti di questo genere si dovrebbe individuare una soluzione sicura, condivisa con la popolazione, cosa mai avvenuta in precedenza, che preservi i cittadini e l'ambiente.
Il MOVIMENTO 5 STELLE chiede l'istituzione di una Commissione civile indipendente che faccia nuove analisi verificando l'effettivo stato di decontaminazione delle acque, studi il modo migliore per evitarne lo sversamento e proponga metodi alternativi di stoccaggio.
comunicato firmato dai gruppi MoVimento 5 Stelle e meetup dei comuni di:
Livorno
Viareggio
Versilia Storica
Camaiore
Gruppi della Valdinievole
Montignoso
Rufina
Isola d'Elba
La Spezia
Rosignano
Calenzano
Cecina
Mugello
Movimento 5 Stelle Valle d'Aosta
Orvieto 5 Stelle
MoVimento 5 stelle Deruta
Cortona 5 Stelle
Movimento Cinque Stelle Sicilia
Movimento 5 Stelle '900 Catania
San Pietro in Cariano 5 Stelle (VR)
I Grilli Parlanti – Dolo (VE)
Movimento 5 Stelle Spinea (VE)
Movimento 5 StelleSaonara (PD)
Mirano 5 Stelle (VE)
Meetup Oderzogrilla (TV)
Movimento 5 Stelle Martellago (VE)
Movimento 5 Stelle Santa Maria di Sala (VE)
Meetup Area Pedemontana Veneta (VI)
Movimento 5 Stelle Chioggia (VE)
Prato in Movimento
Capannori (LU)
Arezzo
Piombino
Bari5Stelle
Movimento 5 Stelle Spoltore (PE)
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