venerdì 27 settembre 2013
Sono stufi di vedere il loro paese umiliato
Sono stufi di vedere il loro paese umiliato. Con una disoccupazione giovanile che sfiora il 60% e i continui diktat europei. Stufi di essere lo zerbino della Merkel.
Così ufficiali delle forze speciali greche, hanno intimato al governo di Atene di dimettersi, “in quanto incapace di offrire quanto previsto dalla Costituzione per i settori chiave della salute, istruzione, giustizia e sicurezza“.
La Grecia è da ormai sei anni prigioniera di una spirale depressiva senza fine. Nella quale ha perduto il 30% del prodotto interno lordo.
Da ieri sera, le riunioni e i contatti del primo ministro greco Andònis Samaràs con i membri del suo esecutivo composto, come in Italia e presto in Germania dalle due teste del Sistema: centrodestra e centrosinistra, si susseguono in mezzo a “seria preoccupazione riguardo all’ accaduto”.
Nel loro “appello”, gli ufficiali avanzano la richiesta che si dia vita a un governo di “emergenza nazionale” con a capo il presidente della Cassazione greca e la partecipazione “di personalità di ben noto valore, che non appartengano alla scena politica”.
Si chiede di fermare la svendita di beni pubblici, le aste, i licenziamenti dei pubblici dipendenti e di interrompere l’applicazione di tutte le leggi imposte dalla Troika.
Nell’ “appello via web”, i riservisti chiedono anche le dimissioni del presidente della Repubblica e annunciano una manifestazione di protesta per sabato, nel centro di Atene. Il Sistema, che è espressione della dittatura globalista che strangola la Grecia non starà a guardare.
Dopo avere manipolato l’omicidio di un estremista di sinistra, vendendolo all’opinione pubblica come responsabilità di Alba Dorata, e tentando, sfruttandone la strumentalizzazione, di mettere fuori legge un partito che raccoglie il 15% dei voti, ed è in crescita, certo, i servi di Bruxelles non si fermeranno.
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