lunedì 2 settembre 2013
italia
Siamo alla censura preventiva auto-imposta per motivi politici. Non una novità per i nipotini di Stalin.
Il Partito Democratico ferrarese ha subito una rapina di 10mila euro, proventi di una delle feste alle quali ancora qualcuno partecipa.
Il fatto è avvenuto attorno all’una di notte, quando due sostenitori del Pd, dopo aver chiuso le casse e raccolto l’incasso del giorno, stavano tornando verso casa in bicicletta, trasportando i contanti in una cassetta all’interno di una borsa. Stavano pedalando quando sono stati fermati e aggrediti da due ‘persone’.
Il volontario che stava trasportando i soldi è stato spinto per terra. Cadendo dalla bicicletta ha riportato alcune escoriazioni. Dopo aver raccolto la borsa i rapinatori sono poi scappati mentre le due vittime tentavano un inseguimento, ma si sono dileguati dopo essere saliti a bordo di un’automobile che li aspettava poco distante.
I due volontari del Pd hanno descritto l’abbigliamento degli aggressori, ma non hanno saputo dare indicazioni precise sui loro tratti somatici. Luigi Vitiello, responsabile organizzativo del partito, spiega che “fortunatamente abbiamo stipulato un’assicurazione sui soldi dell’incasso, anche se la franchigia ci causerà comunque un danno consistente”.
Tale è il rifiuto della realtà, nei cosiddetti ‘sostenitori’ democratici, da non riuscire a descrivere i tratti somatici – decidete voi cosa questo significhi – ma essere molto precisi nell’abbigliamento. Strano, molto strano.
Ma del resto, dovrebbero altrimenti accettare il fatto che la loro ideologia è basata sul nulla. Anzi, sulla menzogna. Del resto loro sono il partito della Kyenge, vuoi che denuncino che sono i loro potenziali elettori a derubarli? No, insieme preferiscono derubare gli italiani
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