martedì 17 marzo 2015

ACCUSE AI POLITICI


Accuse ai politici, Soria non è credibile
In Appello ridotta la pena all’ex patron del Grinzane: 8 anni e 3 mesi. Per il pg Corsi le dichiarazioni sulle dazioni in nero “valgono zero”. Chiamparino può pure evitare di querelare. E Meluzzi è pronto ad accoglierlo nella sua comunità per pazienti psichiatrici
È stata ridotta a 8 anni e 3 mesi la condanna per Giuliano Soria, l’ex patron del Grinzane Cavour processato per uso improprio di fondi pubblici e per maltrattamenti a un giovane domestico. Lo ha deciso la Corte d’Appello. In primo grado gli erano stati inflitti 14 anni e 6 mesi. Alcuni capi d’accusa sono caduti in prescrizione. Ridotta la pena anche per Angelo Soria, il fratello ex dirigente regionale (4 anni e 3 mesi rispetto ai sette anni del primo grado), e lo chef Bruno Libralon (1 anno e sette mesi dai due anni e 10 mesi iniziali). Per Soria resta l’interdizione dai pubblici uffici. Alla ripresa del processo, il procuratore generale Vittorio Corsi si è soffermato sulle accuse di denaro in nero ai politici. Per il pg, Soria “non ha reso dichiarazioni precise e puntuali: i conti non tornano, io ci credo fino a un certo punto e quelle cose, dette oggi, valgono zero”. Soria, nei giorni scorsi, ha consegnato al tribunale un memoriale che il pg ritiene “incompleto e insoddisfacente”.
Con una lettera inviata agli avvocati difensori lo psichiatra Alessandro Meluzzi ha comunicato la propria disponibilità a ricevere Soria nella onlus “Madre dell’Accoglienza”, per attività di volontariato. Lo ha comunicato l’avvocato Luca Gastini oggi ai giudici della Corte d’appello diTorino alla ripresa del processo. Nella struttura, che ha la sede ad Albugnano (e ha un ufficio nel centro storico del capoluogo subalpino) e ospita giovani disabili psichici, Soria potrebbe svolgere attività di volontariato. L’ex presidente del Grinzane ha anche consegnato un assegno di diecimila euro come indennizzo per il reato di maltrattamenti a Gianluca Vitale, patrono di parte civile per il giovane domestico che lo denunciò per maltrattamenti a sfondo sessuale.
GRINZANE CAVOUR: PG, ‘SOLDI A POLITICI? CONTI NON TORNANO’
(ANSA) – Quando ha raccontato di soldi in nero a politici e ad attori Giuliano Soria “non ha reso dichiarazioni precise e puntuali: i conti non tornano, io ci credo fino a un certo punto e quelle cose, dette oggi, valgono zero”. Lo ha detto oggi il pg Vittorio Corsi alla ripresa del processo in cui l’ex patron del premio letterario Grinzane Cavour è accusato di peculato. Soria, nei giorni scorsi, ha consegnato a Corsi un memoriale che il pg ritiene “incompleto e insoddisfacente”.
Corsi ha espresso i suoi dubbi sulle rivelazioni di Soria, il quale, ha sottolineato, negli interrogatori del 2009 disse “non ricordo di avere fatto regali importanti ai politici”. “Perché – ha affermato Corsi – foraggiare Gianni Vernetti, che era un parlamentare? Che attinenza aveva con il Grinzane?”. “Soria – ha aggiunto – avrà anche dato qualcosa. Ma nelle sue dichiarazioni potrebbe avere gonfiato le cifre per farci dimenticare la provenienza del denaro. Qui in corte d’appello è venuto, ha parlato e se ne è andato senza seguire il resto del processo, come se avesse fatto una semplice passeggiata. Senza umiltà”.
Corsi ha anche affermato che l’immagine di Soria data dalla difesa non è credibile: “Non è corretto il ritratto di un superuomo cui rimproverare semplicemente il mancato rispetto di qualche regola per il bene del Piemonte e di tutti noi. Lui faceva il grandioso con i soldi pubblici. Ha parlato di attori e politici voraci. Ma in questa storia il più vorace era lui”.

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