Il periodo di vita degli agnelli e dei capretti è molto breve: si aggira intorno ai 22 giorni, arco di tempo nel quale l'animale assume l'alimento latteo dalla madre con le poppate giornaliere.
"L'età dei 22 giorni dell'animale da avviare alla macellazione è importante per il prosieguo del nostro lavoro."
È opinione comune tra gli allevatori che gli agnelli e i capretti a 22 giorni devono essere macellati: superato tale periodo l'animale, come dicono in gergo, "spica", o "è spicato" o "è passato".
La spiegazione è dovuta al fatto che l'animale oltre all'alimentazione lattea incomincia a pelare o brucare l'erba. Secondo alcune teorie l'agnello incomincia a pelare l'erba anche a 15/18 giorni, il capretto inizia dopo il 22° e anche più, perché di famiglia più nobile e quindi più delicato.
L'attenzione che viene prestata a tale periodo ha il suo punto d'incontro nel fatto che la macellazione per l'allevatore riveste una doppia importanza. Da un lato i secondi agnelli e capretti che non sono destinati alla riproduzione sono da macellare, dall'altro dal lattante macellato viene rimossa la parte di abbozzo stomacale o abomaso, ripieno di latte per la formazione del caglio.
Molti allevatori, per evitare che l'animale peli l'erba, spoppano gli agnelli e i capretti dopo le poppate mattutine e serali e li richiudono dentro le gabbie: in tal modo gli animali non possono pelare l'erba o anche foraggio in piccole quantità o pagliuzze, che potrebbero trovarsi nell'abomaso assieme al latte.
Un altro aspetto di questa particolare macellazione è dato dal passaggio di categoria dell'animale: pur restando nell'ambito della stessa categoria, in tal modo l'animale macellato a 22 giorni, con l'alimentazione esclusivamente lattea, viene chiamato agnellino da latte o agnello da latte, mentre l'animale che ha brucato l'erba e poppato il latte viene chiamato agnello.
[tratto da Eurocarni - "La macellazione degli agnelli e dei capretti" -http://www.pubblicitaitalia.com/eurocarni/2002/1/3638.html]
"L'età dei 22 giorni dell'animale da avviare alla macellazione è importante per il prosieguo del nostro lavoro."
È opinione comune tra gli allevatori che gli agnelli e i capretti a 22 giorni devono essere macellati: superato tale periodo l'animale, come dicono in gergo, "spica", o "è spicato" o "è passato".
La spiegazione è dovuta al fatto che l'animale oltre all'alimentazione lattea incomincia a pelare o brucare l'erba. Secondo alcune teorie l'agnello incomincia a pelare l'erba anche a 15/18 giorni, il capretto inizia dopo il 22° e anche più, perché di famiglia più nobile e quindi più delicato.
L'attenzione che viene prestata a tale periodo ha il suo punto d'incontro nel fatto che la macellazione per l'allevatore riveste una doppia importanza. Da un lato i secondi agnelli e capretti che non sono destinati alla riproduzione sono da macellare, dall'altro dal lattante macellato viene rimossa la parte di abbozzo stomacale o abomaso, ripieno di latte per la formazione del caglio.
Molti allevatori, per evitare che l'animale peli l'erba, spoppano gli agnelli e i capretti dopo le poppate mattutine e serali e li richiudono dentro le gabbie: in tal modo gli animali non possono pelare l'erba o anche foraggio in piccole quantità o pagliuzze, che potrebbero trovarsi nell'abomaso assieme al latte.
Un altro aspetto di questa particolare macellazione è dato dal passaggio di categoria dell'animale: pur restando nell'ambito della stessa categoria, in tal modo l'animale macellato a 22 giorni, con l'alimentazione esclusivamente lattea, viene chiamato agnellino da latte o agnello da latte, mentre l'animale che ha brucato l'erba e poppato il latte viene chiamato agnello.
[tratto da Eurocarni - "La macellazione degli agnelli e dei capretti" -http://www.pubblicitaitalia.com/eurocarni/2002/1/3638.html]
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