La scorsa domenica durante un presidio al Circo di Praga attendato a Rovato (BS), il circense Roberto Gerardi inizia una colluttazione, colpisce al volto uno degli attivisti e viene poi allontanato. A seguito del diverbio Gerardi viene colpito da infarto e portato all’ospedale di Chiari, dove perderà la vita ieri, a 48 ore di distanza.
Rammaricandoci per questa tragica fatalità, non possiamo però non provare sdegno per le vergognose strumentalizzazioni da parte del presidente dell’Ente Nazionale Circhi Roberto Buccioni, secondo il quale Gerardi sarebbe “il primo martire dell’odio animalista contro i circhi". La retorica di Buccioni, come quella di tutti gli altri portavoce di categoria delle organizzazioni che lucrano sullo sfruttamento animale, è da sempre incentrata sulla demonizzazione del movimento animalista/antispecista, additato come gruppo di misantropi che lottano per i diritti degli animali e non si preoccupano minimamente di quelli umani.
Ma un ascoltatore attento e imparziale riconoscerà benissimo quanto queste rappresentazioni siano distorte e quantomai distanti dalla realtà.
La nostra Associazione, come molte altre, si batte da sempre semplicemente per un #circo senza animali. Un circo dove possa essere messa sotto la luce dei riflettori solamente la bravura di artisti, giocolieri, acrobati, clown e non più la sofferenza degli animali condannati a una vita di prigionia e sofferenze.
Semplicemente un circo più umano.
La nostra Associazione, come molte altre, si batte da sempre semplicemente per un #circo senza animali. Un circo dove possa essere messa sotto la luce dei riflettori solamente la bravura di artisti, giocolieri, acrobati, clown e non più la sofferenza degli animali condannati a una vita di prigionia e sofferenze.
Semplicemente un circo più umano.
Foto: allenamenti del Cirque du Soleil
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