Vaccini somministrati ai bambini responsabili di autismo? Organismi geneticamente modificati per ridurre popolazione mondiale?
NEW YORK (WSI) - Circa la metà degli americani crede in almeno una delle varie teorie di cospirazione che hanno per oggetto la salute dell'essere umano e il ruolo dei governi nel creare potenziali malattie.
Eric Oliver, autore principale di uno studio condotto dall'Università di Chicago, spiega il fenomeno sottolineando che è molto più semplice per il cittadino medio credere nelle varie teorie di complotto che non tentare di capire le varie informazioni medico-scientifiche che arrivano ogni giorno: "La scienza in generale - e la medicina in particolare - è complicata perché porta con sé un sacco di incertezza".
In un nuovo studio, Oliver e un suo collega hanno analizzato i dati di 1.351 adulti che hanno risposto ad un sondaggio online tra i mesi di agosto e settembre del 2013. I dati sono stati poi ponderati per rappresentare la popolazione degli Stati Uniti.
Tra le varie teorie, vi è quella in cui i governi sarebbero ben consapevoli del fatto che che i cellulari possano provocare il cancro; altra teoria quella secondo cui gli organismi geneticamente modificati sarebbero utilizzati al fine di ridurre la popolazione mondiale; alcuni credono che le vaccinazioni di routine siano responsabili di forme di autismo e che la fluorizzazione dell'acqua sia un modo per le aziende di scaricare sostanze chimiche pericolose nell'ambiente.
Il 49% dei partecipanti al sondaggio ha concordato con almeno una delle teorie. Invece il 37% ha concordato che le autorità degli Stati Uniti stanno vietando in qualche modo l'accesso alle cure naturali.
Nello specifico, riguardo alla teoria secondo cui i vaccini somministrati ai bambini causerebbero disturbi psicologici e secondo cui il governo ne sarebbe perfettamente a conoscenza, il 69% degli intervistati ha dichiarato di averne sentito parlare; il 20% crede nel complotto, il 44% no.
Una teoria del complotto però in cui non crederebbe oltre la metà degli intervistati è è quella secondo cui una agenzia di spionaggio degli Stati Uniti avrebbe infettato un gran numero di afro-americani con il virus HIV.
La conclusione quindi, secondo i ricercatori è la seguente: ovvero che chi crede nelle cospirazioni, o in questi generi di teorie, è più probabile che faccia uso di medicine alternative, onde evitare quelle tradizionali.
Eric Oliver, autore principale di uno studio condotto dall'Università di Chicago, spiega il fenomeno sottolineando che è molto più semplice per il cittadino medio credere nelle varie teorie di complotto che non tentare di capire le varie informazioni medico-scientifiche che arrivano ogni giorno: "La scienza in generale - e la medicina in particolare - è complicata perché porta con sé un sacco di incertezza".
In un nuovo studio, Oliver e un suo collega hanno analizzato i dati di 1.351 adulti che hanno risposto ad un sondaggio online tra i mesi di agosto e settembre del 2013. I dati sono stati poi ponderati per rappresentare la popolazione degli Stati Uniti.
Tra le varie teorie, vi è quella in cui i governi sarebbero ben consapevoli del fatto che che i cellulari possano provocare il cancro; altra teoria quella secondo cui gli organismi geneticamente modificati sarebbero utilizzati al fine di ridurre la popolazione mondiale; alcuni credono che le vaccinazioni di routine siano responsabili di forme di autismo e che la fluorizzazione dell'acqua sia un modo per le aziende di scaricare sostanze chimiche pericolose nell'ambiente.
Il 49% dei partecipanti al sondaggio ha concordato con almeno una delle teorie. Invece il 37% ha concordato che le autorità degli Stati Uniti stanno vietando in qualche modo l'accesso alle cure naturali.
Nello specifico, riguardo alla teoria secondo cui i vaccini somministrati ai bambini causerebbero disturbi psicologici e secondo cui il governo ne sarebbe perfettamente a conoscenza, il 69% degli intervistati ha dichiarato di averne sentito parlare; il 20% crede nel complotto, il 44% no.
Una teoria del complotto però in cui non crederebbe oltre la metà degli intervistati è è quella secondo cui una agenzia di spionaggio degli Stati Uniti avrebbe infettato un gran numero di afro-americani con il virus HIV.
La conclusione quindi, secondo i ricercatori è la seguente: ovvero che chi crede nelle cospirazioni, o in questi generi di teorie, è più probabile che faccia uso di medicine alternative, onde evitare quelle tradizionali.
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