Stiamo morendo di tasse. Questo stato vampiro ci stai dissanguando!
È una guerra silenziosa, fatta senza spargimento di sangue.
È una guerra condotta senza armi convenzionali, ma con regole farraginose, asfissianti ed incomprensibili.
Le sue armate non sono fatte da soldati, da marinai, ma sono composte da burocrati.
Lo Stato Italiano è in guerra CONTRO i suoi cittadini.
E sta vincendo: con le sue asfissianti armate burocratiche e le sue cervellotiche leggi ci sta impoverendo.
Lo Stato con questa guerra contro di noi ci sta riportando alle misere condizioni che i nostri nonni e nostri padri hanno sperimentato nel dopoguerra della WWII (seconda guerra mondiale).
Gli italiani non sono mai stati liberi di spendere i frutti del loro lavoro: prima devono pagare le tasse che sono imposte dallo stato.
La spesa delle famiglie per consumi finali è diminuita nel 2013 del 2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2012. Mentre “nei primi nove mesi 2013″, ha reso noto l’Istat, “le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali del 2,7%, con un’incidenza sul Pil del 44,8% (43,2% nel corrispondente periodo del 2012)”.
La spesa scende del 2,2% le tasse incamerate aumentano del 2,7%. Non credo sia un caso il fatto che queste due percentuali siano simili; piuttosto mi sembra la prova provata della spolizione sistematica da parte dei burocrati parassiti che stanno spolpando chi lavora e chi produce, imprenditori, dipendenti, liberi professionisti.
È una guerra silenziosa, fatta senza spargimento di sangue.
È una guerra condotta senza armi convenzionali, ma con regole farraginose, asfissianti ed incomprensibili.
Le sue armate non sono fatte da soldati, da marinai, ma sono composte da burocrati.
Lo Stato Italiano è in guerra CONTRO i suoi cittadini.
E sta vincendo: con le sue asfissianti armate burocratiche e le sue cervellotiche leggi ci sta impoverendo.
Lo Stato con questa guerra contro di noi ci sta riportando alle misere condizioni che i nostri nonni e nostri padri hanno sperimentato nel dopoguerra della WWII (seconda guerra mondiale).
Gli italiani non sono mai stati liberi di spendere i frutti del loro lavoro: prima devono pagare le tasse che sono imposte dallo stato.
La spesa delle famiglie per consumi finali è diminuita nel 2013 del 2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2012. Mentre “nei primi nove mesi 2013″, ha reso noto l’Istat, “le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali del 2,7%, con un’incidenza sul Pil del 44,8% (43,2% nel corrispondente periodo del 2012)”.
La spesa scende del 2,2% le tasse incamerate aumentano del 2,7%. Non credo sia un caso il fatto che queste due percentuali siano simili; piuttosto mi sembra la prova provata della spolizione sistematica da parte dei burocrati parassiti che stanno spolpando chi lavora e chi produce, imprenditori, dipendenti, liberi professionisti.
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