[...] Sarebbe facile abolire la vivisezione se si avessero come avversari unicamente i vivisettori, i cui motivi sono fin troppo trasparenti. L'ostacolo vero è rappresentato dai grandi mezzi d'informazione, che influenzano il pubblico e le autorità reclamizzando costantemente la cosiddetta "ricerca medica" (senza sapere che cosa reclamizzano) e influenzano anche certi antivivisezionisti impreparati, facendo loro credere che esistono esperimenti utili e giustificabili. Vedi qui:
LASSÙ QUALCUNO VI INGANNA
Mentre i "mass media" sono sempre a disposizione della medicina convenzionale, anche le critiche più seriamente documentate urtano contro una vera e propria censura. Perché? Si tratta per lo più di conformismo, di una. specie di venerazione di tipo religioso per la "scienza" ufficiale, inculcata nell'animo dei dirigenti fin dall'età infantile. Perciò partono dal principio che qualsiasi critica è male informata e si guardano bene dall'esaminarne le ragioni. Per di più, tacciono deliberatamente fatti cruciali col pretesto di non scuotere una fiducia di cui appunto questi fatti dimostrano l'infondatezza.
Sarebbe facile abolire la vivisezione se si avessero come avversari unicamente i vivisettori, i cui motivi sono fin troppo trasparenti. L'ostacolo vero è rappresentato dai grandi mezzi d'informazione, che influenzano il pubblico e le autorità reclamizzando costantemente la cosiddetta "ricerca medica" (senza sapere che cosa reclamizzano) e influenzano anche certi antivivisezionisti impreparati, facendo loro credere che esistono esperimenti utili e giustificabili.
Ad esempio, per amore di "spettacolo" si mostra alla TV un bambino il cui sangue viene rigenerato passando attraverso il fegato di una scimmia o di un maiale vivente: poi il "professore" che funge da maestro di cerimonie per questo gioco di prestigio asserisce che ormai è stata salvata la vita al bambino: un altro "miracolo della medicina moderna".
Nessuno farà sapere al pubblico televisivo che il bambino è morto pochi giorni dopo, probabilmente in conseguenza di questa performance. Se il bambino se la cava, ciò non è accaduto per merito di questa operazione da fantascienza, ma nonostante essa.
Ricordiamo il terremoto di emozione che suscitò la notizia del primo trapianto cardiaco effettuato da Christian Barnard: venne presentata come se la Scienza Moderna avesse fornito la prova palpabile che essa era capace di trionfare sulla natura stessa e in grado di assicurare all'uomo salute e vita eterna.
Ma i veri intenditori di chirurgia sapevano che l'operazione di Christian Barnard non presentava ostacoli tecnici; era fattibile da anni ; e che se nessun altro l'aveva tentata prima, ciò era dovuto al previsto pericolo del rigetto. Se n'è parlato a sufficienza nella prima parte. Dopo che Barnard ebbe rotto l'incanto, altri chirurghi, sensibili a tanta pubblicità, non esitarono più a imitarlo, con i risultati ormai noti.
È interessante scorrere le riviste e le rubriche medico-scientifiche degli anni passati.
Ne emerge che a intervalli regolari il mondo si trovava sulla soglia della liberazione definitiva di vari incubi, con notizie come:
«Prove su animali hanno dimostrato che... »
Annunci di scoperte miracolose sul punto di essere fatte sono la manna dei mezzi d'informazione nonché dei sollecitatori di sussidi ; anche se poi non si avverano, come le varie cure miracolose del cancro, o si risolvono in un'ennesima catastrofe, genere Talidomide o Stilbestrolo.
Oltre mezzo secolo fa la stampa internazionale reclamizzò sonoramente la notizia che Pavlov aveva trovato un "siero" contro l'epilessia provocando "attacchi di epilessia" nei cani mediante congelamento di alcune parti del cervello e la produzione di un veleno speciale che, iniettato ad animali sani, avrebbe permesso a sua volta di estrarre un "siero" che rendeva poi gli epilettici refrattari alla malattia.
Senonché i sieri si preparano in modo diverso da quello descritto da Pavlov, gli epilettici si ostinano tuttora a mostrarci i loro accessi d'incoscienza, bava alla bocca, e altri gravi disturbi che il preteso "siero" di Pavlov non ha mai nemmeno attenuato, e il numero di epilettici non ha cessato di crescere da quando il grande "scienziato" russo intascò il suo premio Nobel (1904).
Ma le promesse non mantenute non fanno notizia.
Mentre scrivevo le ultime righe (5-3-1975) la radio annunciava che «lavorando sugli animali, scienziati americani stanno approntando dei farmaci che impediranno le emorragie cerebrali ». Questi « lavori sugli animali » consistono principalmente in martellate sulle teste di scimmie e cani, già commentate nella prima parte. Per impedire che i radioascoltatori si precipitassero immediatamente in farmacia chiedendo questi nuovi farmaci miracolosi, l'annunciatore precisava che «saranno pronti tra pochi anni».
Ossia allorché il pubblico avrà dimenticato quella mirabolante promessa, a furia di ascoltare tutte le nuove promesse, come la cura definitiva del cancro e l'imminente vaccino contro i raffreddori.
Milioni di italiani hanno visto il programma televisivo del 4 aprile 1967 sul problema della vivisezione e in cui furono intervistati illustri clinici.
La serata si risolse in un'altra grossa turlupinatura del pubblico in quanto la TV fece apparire gli sperimentatori all'uopo convocati, come angeli di bontà e zoofilia in camice bianco, unitamente agli zelanti inservienti che accarezzavano e blandivano i cani come in una mostra canina.
Si arrivò fino alla ridicola affermazione che i cani scodinzolano quando vengono trasportati dalla prigione degli stabulari ai tavoli di contenzione e un clinico che partecipava alla trasmissione non ebbe alcun pudore di dichiarare che gli animali erano contenti di sottoporsi agli esperimenti. Venne detto tra l'altro che le guardie zoofile, nelle loro visite d'ispezione (due o tre all'anno per centinaia di migliaia di esperimenti) si erano sempre dichiarate soddisfatte e... grate! (sic!)
Il settimanale Epoca, che nel 1974 pubblicò una lunga polemica sulla vivisezione a base di "lettere al direttore", le illustrava con fotografie di "animali da laboratorio" tutti in ottima salute, allegri e pimpanti.
Poi si rifiutò di pubblicare documentate confutazioni alle asserzioni infondate dei vivisezionisti e suggellò irrevocabilmente l'intera polemica con una lettera in favore della vivisezione che insultava volgarissimamente gli antivivisezionisti e terminava con un invito a continuare la vivisezione, nei seguenti termini: «A questi professori vorrei dire che tanta povera gente come me li incoraggia ad andare avanti con le loro ricerche».
Quanto a una lettera contro la vivisezione, pubblicata da un altro grande settimanale italiano, il direttore ha voluto aggiungere per i lettori un suo commento che sembrava copiato da un manuale di vivisezione: «Se oggi molte migliaia di vite umane vengono salvate, ciò è dovuto al fatto che una volta un chirurgo ha affondato un bisturi in un cane».
E intanto escono in continuazione libri e articoli con mille variazioni sul tema "i miracoli della medicina moderna".
Così il neogalenismo perpetua i suoi errori. Per quanto tempo ancora?
Sperimentazione sugli animali: crudeltà inutile o sacrificio necessario?, è il titolo di un elegante opuscolo stampato il 30-11-1971 a cura dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano in collaborazione con un denominato Gruppo Incentivazione Ricerca Farmaceutica. Vi si legge:
«Con metodi incruenti si effettuano anche gli studi di comportamento (riflessi condizionati, studi dei movimenti, ecc.) basati sull'osservazione di animali mantenuti in particolari condizioni, che non comportano sofferenze... Si ricorre talvolta a leggere scosse elettriche, mantenute peraltro entro limiti di intensità tali da non provocare convulsioni (sic). Possono essere così classificati gli studi che richiedono l'incannulazione o l'impianto di elettrodi, sempre effettuati previa anestesia, che sono tecniche comunemente impiegate anche sull'uomo».
Per vedere in che cosa consistono per lo più gli «studi sul comportamento» vedasi il capitolo "Sperimentazione Incruenta" che contiene esempi americani, dato che l'opuscolo del "Mario Negri" non si addentra in simili particolari, però vorrebbe dar a intendere che gli animali vengono trattati con ogni riguardo e «tecniche comunemente impiegate anche sull'uomo».
Noti testi di "ricerca fisiologica" come il classico Pflüger's Archiv tedesco o di "psicologia sperimentale" come i moderni Psycopharmacology Abstracts editi dal Ministero della Sanità americano, nonché vari manuali di vivisezione come i già menzionati Markowitz e Crile, compilati non per gettar fumo negli occhi del pubblico bensì ad uso dei vivisettori, rappresentano utili documenti per chi vuole imparare a distinguere tra mito e realtà.
Attualmente esistono in tutto il mondo oltre 6.000 periodici medico-scientifici, per la maggior parte redatti a uso dei medici e finanziati dall'industria farmaceutica, che se ne serve per propagandare i propri prodotti e dare una parvenza "scientifica" ai propri metodi di "ricerca". Mentre la stampa periodica è ovunque in crisi, l'unico ramo editoriale che continua a crescere e fiorire è quello medico-scientifico.
Nel 1973 causò scandalo negli Stati Uniti la notizia che Journal of the American Medical Association, l'organo ufficiale del sindacato dei medici, volendo far fruttare nel modo più proficuo i 6 milioni di dollari (3,8 miliardi di lire) che si trovava in cassa, li aveva investiti tutti in azioni di ditte farmaceutiche...
Anche in Italia esistono riviste "medico-scientifiche", per lo più copie fedeli dei modelli anglosassoni. Una di queste, che viene inviata gratuitamente ai medici, chiamata Tempo Medico, portava nel suo numero di giugno 1972 un articolo di fondo, che l'autore aveva dimenticato di firmare, dal titolo: L'animale da esperimento irrinunciabile protagonista del progresso biomedico.
Dopo aver sbandierato tutti i ben noti argomenti, già riferiti, l'articolista scriveva che «Il ciclammato, per esempio, è stato escluso per il sospetto di esplicare un'azione cancerogena, grazie alla sperimentazione sugli animali, mentre con queste stesse sperimentazioni si sarebbe evitata la tragedia del Talidomide».
Sono affermazioni che dovrebbero ingannare solo il più superficiale e sprovveduto dei medici: eppure è per i medici che la rivista è redatta.
Esaminiamo anzitutto il caso del ciclammato.
Nella lotta anticancro, che da due secoli fa impazzire i ricercatori incamminati sulla via sbagliata della vivisezione, i laboratori americani hanno nutrito vari animali con dosi massicce di ogni sorta di prodotti chimici, tra cui anche il ciclammato, un dolcificante. Animali ai quali queste sostanze vengono somministrate in dosi eccessive, ne derivano logicamente gravi scompensi organici che, sovvertendo l'equilibrio naturale dell'organismo, aprono le porte a qualsiasi malattia.
Con l'ipernutrizione di ciclammato (come anche di molte altre sostanze) si è riusciti a fare ammalare i topi, alcuni anche di cancro. Dopodiché gli ingenui sperimentatori hanno annunciato di avere "scoperto" che il ciclammato sarebbe cancerogeno.
Senonché, come già detto, per ingerire un quantitativo di ciclammato corrispondente, un uomo dovrebbe bere ogni giorno oltre 900 bevande con esso dolcificate, per un periodo di anni.
Il ciclammato ingerito in dosi così massicce ha semplicemente scombussolato l'organismo dei topi, che di conseguenza ha perduto le capacità di reazioni naturali. E difatti, se il ciclammato è stato vietato anni fa negli Stati Uniti in base a queste prove assurde, che vengono spacciate per "scientifiche" ma in effetti sono antiscientifiche, il medesimo ciclammato è tuttora ammesso in altri paesi, tra cui la severissima Svizzera.
Più grave ancora era il deliberato inganno con cui Tempo Medico, per reclamizzare la vivisezione, aveva voluto far credere che il Talidomide non era stato sperimentato sugli animali. È un caso fondamentale che occorre approfondire.
Tratto da: Imperatrice Nuda al capitolo "LASSÙ QUALCUNO VI INGANNA"
http://www.hansruesch.net/articoli/Imperatrice%20Nuda%20(1976).pdf
Il pdf di Imperatrice Nuda scaricabile anche da questo link :http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem/nuocontri_1/ruesch_IN.pdf
vedi anche: Imperatrice Nuda al capitolo "SPERIMENTAZIONE INCRUENTA":http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477688812308970&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=1&relevant_count=1
Capitoli di IMPERATRICE NUDA:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=508213929256458&set=a.508213905923127.1073741842.469925656418619&type=3&src
Mentre i "mass media" sono sempre a disposizione della medicina convenzionale, anche le critiche più seriamente documentate urtano contro una vera e propria censura. Perché? Si tratta per lo più di conformismo, di una. specie di venerazione di tipo religioso per la "scienza" ufficiale, inculcata nell'animo dei dirigenti fin dall'età infantile. Perciò partono dal principio che qualsiasi critica è male informata e si guardano bene dall'esaminarne le ragioni. Per di più, tacciono deliberatamente fatti cruciali col pretesto di non scuotere una fiducia di cui appunto questi fatti dimostrano l'infondatezza.
Sarebbe facile abolire la vivisezione se si avessero come avversari unicamente i vivisettori, i cui motivi sono fin troppo trasparenti. L'ostacolo vero è rappresentato dai grandi mezzi d'informazione, che influenzano il pubblico e le autorità reclamizzando costantemente la cosiddetta "ricerca medica" (senza sapere che cosa reclamizzano) e influenzano anche certi antivivisezionisti impreparati, facendo loro credere che esistono esperimenti utili e giustificabili.
Ad esempio, per amore di "spettacolo" si mostra alla TV un bambino il cui sangue viene rigenerato passando attraverso il fegato di una scimmia o di un maiale vivente: poi il "professore" che funge da maestro di cerimonie per questo gioco di prestigio asserisce che ormai è stata salvata la vita al bambino: un altro "miracolo della medicina moderna".
Nessuno farà sapere al pubblico televisivo che il bambino è morto pochi giorni dopo, probabilmente in conseguenza di questa performance. Se il bambino se la cava, ciò non è accaduto per merito di questa operazione da fantascienza, ma nonostante essa.
Ricordiamo il terremoto di emozione che suscitò la notizia del primo trapianto cardiaco effettuato da Christian Barnard: venne presentata come se la Scienza Moderna avesse fornito la prova palpabile che essa era capace di trionfare sulla natura stessa e in grado di assicurare all'uomo salute e vita eterna.
Ma i veri intenditori di chirurgia sapevano che l'operazione di Christian Barnard non presentava ostacoli tecnici; era fattibile da anni ; e che se nessun altro l'aveva tentata prima, ciò era dovuto al previsto pericolo del rigetto. Se n'è parlato a sufficienza nella prima parte. Dopo che Barnard ebbe rotto l'incanto, altri chirurghi, sensibili a tanta pubblicità, non esitarono più a imitarlo, con i risultati ormai noti.
È interessante scorrere le riviste e le rubriche medico-scientifiche degli anni passati.
Ne emerge che a intervalli regolari il mondo si trovava sulla soglia della liberazione definitiva di vari incubi, con notizie come:
«Prove su animali hanno dimostrato che... »
Annunci di scoperte miracolose sul punto di essere fatte sono la manna dei mezzi d'informazione nonché dei sollecitatori di sussidi ; anche se poi non si avverano, come le varie cure miracolose del cancro, o si risolvono in un'ennesima catastrofe, genere Talidomide o Stilbestrolo.
Oltre mezzo secolo fa la stampa internazionale reclamizzò sonoramente la notizia che Pavlov aveva trovato un "siero" contro l'epilessia provocando "attacchi di epilessia" nei cani mediante congelamento di alcune parti del cervello e la produzione di un veleno speciale che, iniettato ad animali sani, avrebbe permesso a sua volta di estrarre un "siero" che rendeva poi gli epilettici refrattari alla malattia.
Senonché i sieri si preparano in modo diverso da quello descritto da Pavlov, gli epilettici si ostinano tuttora a mostrarci i loro accessi d'incoscienza, bava alla bocca, e altri gravi disturbi che il preteso "siero" di Pavlov non ha mai nemmeno attenuato, e il numero di epilettici non ha cessato di crescere da quando il grande "scienziato" russo intascò il suo premio Nobel (1904).
Ma le promesse non mantenute non fanno notizia.
Mentre scrivevo le ultime righe (5-3-1975) la radio annunciava che «lavorando sugli animali, scienziati americani stanno approntando dei farmaci che impediranno le emorragie cerebrali ». Questi « lavori sugli animali » consistono principalmente in martellate sulle teste di scimmie e cani, già commentate nella prima parte. Per impedire che i radioascoltatori si precipitassero immediatamente in farmacia chiedendo questi nuovi farmaci miracolosi, l'annunciatore precisava che «saranno pronti tra pochi anni».
Ossia allorché il pubblico avrà dimenticato quella mirabolante promessa, a furia di ascoltare tutte le nuove promesse, come la cura definitiva del cancro e l'imminente vaccino contro i raffreddori.
Milioni di italiani hanno visto il programma televisivo del 4 aprile 1967 sul problema della vivisezione e in cui furono intervistati illustri clinici.
La serata si risolse in un'altra grossa turlupinatura del pubblico in quanto la TV fece apparire gli sperimentatori all'uopo convocati, come angeli di bontà e zoofilia in camice bianco, unitamente agli zelanti inservienti che accarezzavano e blandivano i cani come in una mostra canina.
Si arrivò fino alla ridicola affermazione che i cani scodinzolano quando vengono trasportati dalla prigione degli stabulari ai tavoli di contenzione e un clinico che partecipava alla trasmissione non ebbe alcun pudore di dichiarare che gli animali erano contenti di sottoporsi agli esperimenti. Venne detto tra l'altro che le guardie zoofile, nelle loro visite d'ispezione (due o tre all'anno per centinaia di migliaia di esperimenti) si erano sempre dichiarate soddisfatte e... grate! (sic!)
Il settimanale Epoca, che nel 1974 pubblicò una lunga polemica sulla vivisezione a base di "lettere al direttore", le illustrava con fotografie di "animali da laboratorio" tutti in ottima salute, allegri e pimpanti.
Poi si rifiutò di pubblicare documentate confutazioni alle asserzioni infondate dei vivisezionisti e suggellò irrevocabilmente l'intera polemica con una lettera in favore della vivisezione che insultava volgarissimamente gli antivivisezionisti e terminava con un invito a continuare la vivisezione, nei seguenti termini: «A questi professori vorrei dire che tanta povera gente come me li incoraggia ad andare avanti con le loro ricerche».
Quanto a una lettera contro la vivisezione, pubblicata da un altro grande settimanale italiano, il direttore ha voluto aggiungere per i lettori un suo commento che sembrava copiato da un manuale di vivisezione: «Se oggi molte migliaia di vite umane vengono salvate, ciò è dovuto al fatto che una volta un chirurgo ha affondato un bisturi in un cane».
E intanto escono in continuazione libri e articoli con mille variazioni sul tema "i miracoli della medicina moderna".
Così il neogalenismo perpetua i suoi errori. Per quanto tempo ancora?
Sperimentazione sugli animali: crudeltà inutile o sacrificio necessario?, è il titolo di un elegante opuscolo stampato il 30-11-1971 a cura dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano in collaborazione con un denominato Gruppo Incentivazione Ricerca Farmaceutica. Vi si legge:
«Con metodi incruenti si effettuano anche gli studi di comportamento (riflessi condizionati, studi dei movimenti, ecc.) basati sull'osservazione di animali mantenuti in particolari condizioni, che non comportano sofferenze... Si ricorre talvolta a leggere scosse elettriche, mantenute peraltro entro limiti di intensità tali da non provocare convulsioni (sic). Possono essere così classificati gli studi che richiedono l'incannulazione o l'impianto di elettrodi, sempre effettuati previa anestesia, che sono tecniche comunemente impiegate anche sull'uomo».
Per vedere in che cosa consistono per lo più gli «studi sul comportamento» vedasi il capitolo "Sperimentazione Incruenta" che contiene esempi americani, dato che l'opuscolo del "Mario Negri" non si addentra in simili particolari, però vorrebbe dar a intendere che gli animali vengono trattati con ogni riguardo e «tecniche comunemente impiegate anche sull'uomo».
Noti testi di "ricerca fisiologica" come il classico Pflüger's Archiv tedesco o di "psicologia sperimentale" come i moderni Psycopharmacology Abstracts editi dal Ministero della Sanità americano, nonché vari manuali di vivisezione come i già menzionati Markowitz e Crile, compilati non per gettar fumo negli occhi del pubblico bensì ad uso dei vivisettori, rappresentano utili documenti per chi vuole imparare a distinguere tra mito e realtà.
Attualmente esistono in tutto il mondo oltre 6.000 periodici medico-scientifici, per la maggior parte redatti a uso dei medici e finanziati dall'industria farmaceutica, che se ne serve per propagandare i propri prodotti e dare una parvenza "scientifica" ai propri metodi di "ricerca". Mentre la stampa periodica è ovunque in crisi, l'unico ramo editoriale che continua a crescere e fiorire è quello medico-scientifico.
Nel 1973 causò scandalo negli Stati Uniti la notizia che Journal of the American Medical Association, l'organo ufficiale del sindacato dei medici, volendo far fruttare nel modo più proficuo i 6 milioni di dollari (3,8 miliardi di lire) che si trovava in cassa, li aveva investiti tutti in azioni di ditte farmaceutiche...
Anche in Italia esistono riviste "medico-scientifiche", per lo più copie fedeli dei modelli anglosassoni. Una di queste, che viene inviata gratuitamente ai medici, chiamata Tempo Medico, portava nel suo numero di giugno 1972 un articolo di fondo, che l'autore aveva dimenticato di firmare, dal titolo: L'animale da esperimento irrinunciabile protagonista del progresso biomedico.
Dopo aver sbandierato tutti i ben noti argomenti, già riferiti, l'articolista scriveva che «Il ciclammato, per esempio, è stato escluso per il sospetto di esplicare un'azione cancerogena, grazie alla sperimentazione sugli animali, mentre con queste stesse sperimentazioni si sarebbe evitata la tragedia del Talidomide».
Sono affermazioni che dovrebbero ingannare solo il più superficiale e sprovveduto dei medici: eppure è per i medici che la rivista è redatta.
Esaminiamo anzitutto il caso del ciclammato.
Nella lotta anticancro, che da due secoli fa impazzire i ricercatori incamminati sulla via sbagliata della vivisezione, i laboratori americani hanno nutrito vari animali con dosi massicce di ogni sorta di prodotti chimici, tra cui anche il ciclammato, un dolcificante. Animali ai quali queste sostanze vengono somministrate in dosi eccessive, ne derivano logicamente gravi scompensi organici che, sovvertendo l'equilibrio naturale dell'organismo, aprono le porte a qualsiasi malattia.
Con l'ipernutrizione di ciclammato (come anche di molte altre sostanze) si è riusciti a fare ammalare i topi, alcuni anche di cancro. Dopodiché gli ingenui sperimentatori hanno annunciato di avere "scoperto" che il ciclammato sarebbe cancerogeno.
Senonché, come già detto, per ingerire un quantitativo di ciclammato corrispondente, un uomo dovrebbe bere ogni giorno oltre 900 bevande con esso dolcificate, per un periodo di anni.
Il ciclammato ingerito in dosi così massicce ha semplicemente scombussolato l'organismo dei topi, che di conseguenza ha perduto le capacità di reazioni naturali. E difatti, se il ciclammato è stato vietato anni fa negli Stati Uniti in base a queste prove assurde, che vengono spacciate per "scientifiche" ma in effetti sono antiscientifiche, il medesimo ciclammato è tuttora ammesso in altri paesi, tra cui la severissima Svizzera.
Più grave ancora era il deliberato inganno con cui Tempo Medico, per reclamizzare la vivisezione, aveva voluto far credere che il Talidomide non era stato sperimentato sugli animali. È un caso fondamentale che occorre approfondire.
Tratto da: Imperatrice Nuda al capitolo "LASSÙ QUALCUNO VI INGANNA"
http://www.hansruesch.net/articoli/Imperatrice%20Nuda%20(1976).pdf
Il pdf di Imperatrice Nuda scaricabile anche da questo link :http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem/nuocontri_1/ruesch_IN.pdf
vedi anche: Imperatrice Nuda al capitolo "SPERIMENTAZIONE INCRUENTA":http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477688812308970&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=1&relevant_count=1
Capitoli di IMPERATRICE NUDA:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=508213929256458&set=a.508213905923127.1073741842.469925656418619&type=3&src
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