Viatcheslav Vérémiï era un giornalista scomodo, uno che faceva il proprio lavoro, lo hanno trucidato. Quando i carnefici hanno fermato il taxi che lo trasportava, prima che lo crivellassero di proiettili, ha acceso la telecamera, è morto con gli "arnesi del mestiere" in mano, lascia moglie e un figlio di 4 anni.
Mi spiace molto pensare che sarà dimenticato, la sua storia meriterebbe di essere conosciuta, alcuni mesi prima aveva subito un'aggressione che gli aveva procurato p
roblemi a una cornea, ma era rimasto in prima linea, certo non lo faceva per i pochi soldi che gli davano, ma per vocazione. Quella di INFORMARE, dire la VERITA', è una vocazione a tutti gli effetti... è una pulsione irresistibile per chi ha "senso della giustizia"...
in un mondo dove i giornalisti LECCACULO che MANIPOLANO e MENTONO SAPENDO DI MENTIRE vengono pagati a peso d'oro, non c'è posto per giornalisti come lui. La sua scomparsa mi addolora profondamente, RIPOSA IN PACE FRATELLO... e anche se non avrai funerali di stato, onori e allori - che troppo spesso sono riservati a emerite merde - sappi che ci sono persone che non ti dimenticheranno; persone che ti considerano un EROE!
Mi piacerebbe molto poter mettermi in contatto con la sua famiglia, magari organizzare una colletta, sarebbe un piccolo ma grande gesto. QUALCUNO MI AIUTA? Qualcuno mi da una mano per cercare contatti e organizzare qualcosa???
SE QUALCUNO MI AIUTA, ORGANIZZIAMO QUALCOSA... contattatemi sul mio profilohttps://www.facebook.com/alessandro.raffa o email redazione@nocensura.com
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Mentre le troupe televisive europee erano le benvenute nei luoghi della protesta ucraini, dove hanno intervistato i riottosi evitando accuratamente di mostrare immagini di manifestanti armati, Viatcheslav Vérémiï è stato fermato e trucidato a sangue freddo. La sua colpa, quella di aver documentato LA REALTA' della rivolta ucraina.... + approfondimenti sulla "resa" del governo EDITORIALE
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