VIGILE DENUNCIA CANTIERE ABUSIVO: PUNITO E TRASFERITO. QUESTA E’ LA ROMA DI IGNAZIO MARINO E DELLA PRESUNTA LOTTA ALL’ILLEGALITA’
Cantiere abusivo a Villa Borghese, vigile denuncia abuso e viene trasferito a Ostia
Destinazione Ostia. Il vigile che martedì scorso ha segnalato con insistenza il clamoroso abuso edilizio in corso in un chiosco-bar a Villa Borghese è stato trasferito. L’agente – va detto – chiedeva da tempo di essere spostato in un ufficio sul litorale. Ma non può non colpire che il comando della Municipale abbia preso la decisione, affiancata da un provvedimento disciplinare, proprio all’indomani del controllo eseguito con pervicacia dall’agente in piazza delle Canestre. «Negligenza nei compiti assegnati – dice il documento – Interveniva per un presunto abuso edilizio, attività di controllo procastinabile…».
L’uomo martedì mattina aveva ordini precisi: occuparsi del traffico legato alla manifestazione delle piccole imprese a piazza del Popolo. Ma quando ha visto una nube di polvere alzarsi dal cantiere a Villa Borghese – uno dei “simulacri” del Centro Storico – si è fermato, ha contattato via radio i superiori e ha insistito per fare subito qualcosa. «Siamo già al corrente del fatto – è stata la risposta (la conversazione è registrata, ndr) – Se ne occuperà chi di dovere nei prossimi giorni». L’agente però si è intestardito, è andato a vedere e ha sorpreso tre muratori abusivi. Al ritorno ha fatto rapporto. Risultato: sanzione e trasferimento.
L’uomo martedì mattina aveva ordini precisi: occuparsi del traffico legato alla manifestazione delle piccole imprese a piazza del Popolo. Ma quando ha visto una nube di polvere alzarsi dal cantiere a Villa Borghese – uno dei “simulacri” del Centro Storico – si è fermato, ha contattato via radio i superiori e ha insistito per fare subito qualcosa. «Siamo già al corrente del fatto – è stata la risposta (la conversazione è registrata, ndr) – Se ne occuperà chi di dovere nei prossimi giorni». L’agente però si è intestardito, è andato a vedere e ha sorpreso tre muratori abusivi. Al ritorno ha fatto rapporto. Risultato: sanzione e trasferimento.
LO SCIVOLO
Il chiosco-bar di piazza delle Canestre, tra Porta Pinciana e piazzale Flaminio, si sta allargando. Il titolare, un iraniano – storia meravigliosa in una storia già di per sé “mitica” – sta facendo costruire uno scivolo per handicappati, ha fatto montare ringhiere, lampioncini, parapetti e ha quasi ultimato nuova una scalinata con gradoni di travertino. I lavori, va detto, potrebbero perfino migliorare l’aspetto del posto. Il punto è che non c’è alcuna autorizzazione, che tutto è abusivo (ieri è scattato il sequestro) e che per l’ennesima volta si dimostra che anche nel cuore di Roma ognuno fa come gli pare.
Il chiosco-bar di piazza delle Canestre, tra Porta Pinciana e piazzale Flaminio, si sta allargando. Il titolare, un iraniano – storia meravigliosa in una storia già di per sé “mitica” – sta facendo costruire uno scivolo per handicappati, ha fatto montare ringhiere, lampioncini, parapetti e ha quasi ultimato nuova una scalinata con gradoni di travertino. I lavori, va detto, potrebbero perfino migliorare l’aspetto del posto. Il punto è che non c’è alcuna autorizzazione, che tutto è abusivo (ieri è scattato il sequestro) e che per l’ennesima volta si dimostra che anche nel cuore di Roma ognuno fa come gli pare.
«NIENTE DI STRANO»
Il cantiere, secondo Maurizio Sozi, comandante del II Gruppo, il dirigente che ha comminato la sanzione al vigile – forse c’erano già stati altri richiami – «era noto da martedì undici febbraio». «Siamo intervenuti e abbiamo chiesto spiegazioni al titolare – continua Sozi – Le spiegazioni non sono arrivate. Era in programma un sopralluogo con la sovrintendenza. Al collega, via radio, è stato ripetuto: sappiamo tutto, procedi con gli ordini. Ma siccome non lo ha fatto, è scattata la sanzione. Cosa c’è di tanto incomprensibile?».
«Anziché trasferirlo dovrebbero dargli un encomio – dice il sindacalista Gabriele Di Bella – Il comando, invece di segnalarlo al sindaco con una lode, lo allontana: colpevole di aver agito con tempestività. È follia: il provvedimento va ritirato». Deve essersi fatto qualche domanda anche il dirigente del corpo, Raffaele Clemente, che ieri ha convocato Sozi per capire cosa diavolo stesse accadendo. I trasferimenti di sede dipendono dal comandante generale e un trasferimento illegittimo può provocare – in linea teorica – un’inchiesta per abuso d’ufficio.
Il cantiere, secondo Maurizio Sozi, comandante del II Gruppo, il dirigente che ha comminato la sanzione al vigile – forse c’erano già stati altri richiami – «era noto da martedì undici febbraio». «Siamo intervenuti e abbiamo chiesto spiegazioni al titolare – continua Sozi – Le spiegazioni non sono arrivate. Era in programma un sopralluogo con la sovrintendenza. Al collega, via radio, è stato ripetuto: sappiamo tutto, procedi con gli ordini. Ma siccome non lo ha fatto, è scattata la sanzione. Cosa c’è di tanto incomprensibile?».
«Anziché trasferirlo dovrebbero dargli un encomio – dice il sindacalista Gabriele Di Bella – Il comando, invece di segnalarlo al sindaco con una lode, lo allontana: colpevole di aver agito con tempestività. È follia: il provvedimento va ritirato». Deve essersi fatto qualche domanda anche il dirigente del corpo, Raffaele Clemente, che ieri ha convocato Sozi per capire cosa diavolo stesse accadendo. I trasferimenti di sede dipendono dal comandante generale e un trasferimento illegittimo può provocare – in linea teorica – un’inchiesta per abuso d’ufficio.
IL GIALLO
Ma i misteri di piazza delle Canestre non si esauriscono con le peripezie del vigile. Gli accertamenti hanno portato alla luce che il chiosco – un chiosco frequentatissimo dai turisti – appartiene dal 2007 alla Justamir Srl, una società con proprietario e amministratore unico: Amir Hossein Azar Bagherzadeh, 42 anni, nazionalità iraniana, residenza a Firenze – proprio così: un iraniano di Firenze – che l’acquistò da un romano. Certe postazioni, non è un mistero, non si conquistano per caso. Ma nel passaggio di proprietà, secondo i vigili, non ci sono né stranezze né irregolarità formali. Ecco, la forma: un concetto, molto ampio, che da che mondo è mondo può nascondere di tutto.
Ma i misteri di piazza delle Canestre non si esauriscono con le peripezie del vigile. Gli accertamenti hanno portato alla luce che il chiosco – un chiosco frequentatissimo dai turisti – appartiene dal 2007 alla Justamir Srl, una società con proprietario e amministratore unico: Amir Hossein Azar Bagherzadeh, 42 anni, nazionalità iraniana, residenza a Firenze – proprio così: un iraniano di Firenze – che l’acquistò da un romano. Certe postazioni, non è un mistero, non si conquistano per caso. Ma nel passaggio di proprietà, secondo i vigili, non ci sono né stranezze né irregolarità formali. Ecco, la forma: un concetto, molto ampio, che da che mondo è mondo può nascondere di tutto.
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/chiosco_villa_borghese_abuso_vigile_trasferito_ostia/notizie/532600.shtml
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