sabato 24 ottobre 2015

L’Inventore del CHIP Sottocutaneo si pente e confessa: “Perdonatemi, è un abominio”.


L’Inventore Italiano del CHIP Sottocutaneo si pente: “Perdonatemi, ho sbagliato”.
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In una lunga intervista al Daily Esmorr, noto settimanale americano, Carlo Sandri, inventore italiano del chip sottocutaneo, ha fatto pesanti dichiarazioni sulla tecnologia sua figlia:
“A distanza di tanti anni, mi pento di ciò che ho fatto. Il chip sottopelle all’epoca fu progettato per il controllo degli animali negli allevamenti. Ma col tempo, senza nessuna mia autorizzazione, è stato impiantato anche su vite umane: prigionieri di guerra, carcerati e via dicendo. Purtroppo non posso dire tutta la verità, ma, nei prossimi anni, il controllo della popolazione dall’interno potrebbe essere realtà. Spero non si verifichi mai, ma, partendo dalla mia idea, alcuni scienziati senza scrupoli, hanno sviluppato una forma di chip evolutissima che permette il controllo a distanza della persona. Impiantato sottopelle, sarà impossibile, per chi vi è sottoposto, uscirne e, a distanza anche di molti chilometri, il soggetto potrà essere controllato a piacimento. Insomma le prospettive sono angoscianti: nel futuro potrebbe forse farsi strada lo spettro di una popolazione di robot e la cosa è terribile. Chiedo scusa all’umanità tutta per quello che ho fatto, ma non credevo che questa tecnologia avrebbe preso questa piega barbara. A volte, bisogna capire che anche la scienza ha dei limiti e chiedo a tutti gli scienziati che stanno lavorando al progetto del nuovo chip sottopelle di fermarsi per il bene del mondo”.
Questo ed altro ancora nell’intervista dello studioso italiano che apre a ipotesi distorte quanto apocalittiche.
Per chi non sapesse quello che sta succedendo in Italia, vi rimandiamo ad un vecchio articolo che preannunciava l’avvento del Chip Sottocutaneo.
Prima gli USA, poi la Svezia, l’Italia è la terza ad aderire al microchip sottocutaneo, secondo Renzi, già dal 2016 i microchip verranno impiantati a tutti i neonati sia nelle strutture pubbliche che private, poi dal 2017 si ha tempo un anno per regolarizzare il resto della popolazione, e come se si andasse a farsi vaccinare, tutti dovranno farsi impiantare il microchip. Le sanzioni in caso qualcuno dovesse essere trovato sprovvisto di chip nel 2018 saranno veramente pesanti, si va da una multa di 3mila euro a 6 mesi di carcere.
Il microchip sarà su base RFID, gli stessi utilizzati negli animali da fattoria, ed ognuno avrà un database connesso al microchip, che raccoglierà informazioni su ogni  nostro spostamento giornaliero. In caso di crimine gli agenti potranno esattamente sapere responsabili e innocenti, chiedendo al centro di controllo dati di fornire i dati necessari. E inoltre sarà utilissimo anche a livello sanitario, dove il Microchip rappresenterà una “Tessera Sanitaria” che ci potremo sempre portare addosso, con le nostre generalità e i nostri familiari da contattare in caso di imprevisti. Ma la cosa interessante è per le persone sole, infatti pare che vi sia la possibilità, tramite un determinato comando, di chiamare immediatamente un’ambulanza nel caso di malore improvviso, ciò potrebbe decisamente salvare qualche vita, ma vale la pena perdere la nostra privacy?
Il Microchip sarà quindi presto una realtà.
Ecco un video sul microchip:


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Alvaro Porfido

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